Valmadrera: dopo i furti, arriva una telecamera tra via Resegone e via Grigna
Ieri mattina a Valmadrera residenti e istituzioni si sono incontrati per fare il punto sul percorso avviato dopo l'ondata di furti che ha colpito in estate la zona tra via Resegone e via Grigna (ne abbiamo parlato QUI). All'appuntamento erano presenti il sindaco Cesare Colombo e il Comandante della Polizia Locale Cristian Francese, che hanno ascoltato i cittadini e illustrato gli step tecnici e amministrativi per dare seguito alle richieste di maggiore sicurezza.
Confermato l'indirizzo già tracciato: l'installazione di una telecamera di contesto fra le due vie considerate più esposte. Sul fronte della collaborazione pubblico‑privato è stata ribadita la possibilità, per chi ne abbia i requisiti tecnici, di collegare le telecamere private alla rete comunale. Si tratta di un impegno economico non trascurabile, stimato in circa 3.000 euro. Essendo una spesa elevata per un singolo cittadino, la querela diviene fondamentale: le denunce formali finora risultano poche, ma sono indispensabili per documentare il fenomeno, attivare le procedure e accedere a eventuali fondi pubblici. Dalle istituzioni è quindi arrivato un invito chiaro a formalizzare gli episodi, inoltrando la documentazione anche alla Polizia Locale per velocizzare gli scambi tra uffici.
I residenti, che negli ultimi mesi hanno creato una rete di segnalazione e mutuo aiuto tramite un gruppo WhatsApp dedicato, potranno comunicare direttamente con le forze dell'ordine locali attraverso lo stesso canale. "C'è bisogno di definire il tutto nei termini e secondo i regolamenti, ma questa proposta sembra una collaborazione innovativa che promette davvero bene" hanno sottolineato i cittadini delle due vie.
Il sindaco e il Comandante effettueranno nei prossimi giorni un sopralluogo nelle aree interessate, mentre l'attenzione resta puntata anche su altre zone con criticità analoghe, come quella del Ceppo. "Ci riteniamo molto soddisfatti da questa collaborazione e dall'ascolto ricevuto", hanno affermato i residenti. "Ringraziamo l'amministrazione per quanto è stato fatto oggi, sicuri che questo percorso avrà seguito e reciproco impegno".
Confermato l'indirizzo già tracciato: l'installazione di una telecamera di contesto fra le due vie considerate più esposte. Sul fronte della collaborazione pubblico‑privato è stata ribadita la possibilità, per chi ne abbia i requisiti tecnici, di collegare le telecamere private alla rete comunale. Si tratta di un impegno economico non trascurabile, stimato in circa 3.000 euro. Essendo una spesa elevata per un singolo cittadino, la querela diviene fondamentale: le denunce formali finora risultano poche, ma sono indispensabili per documentare il fenomeno, attivare le procedure e accedere a eventuali fondi pubblici. Dalle istituzioni è quindi arrivato un invito chiaro a formalizzare gli episodi, inoltrando la documentazione anche alla Polizia Locale per velocizzare gli scambi tra uffici.
I residenti, che negli ultimi mesi hanno creato una rete di segnalazione e mutuo aiuto tramite un gruppo WhatsApp dedicato, potranno comunicare direttamente con le forze dell'ordine locali attraverso lo stesso canale. "C'è bisogno di definire il tutto nei termini e secondo i regolamenti, ma questa proposta sembra una collaborazione innovativa che promette davvero bene" hanno sottolineato i cittadini delle due vie.
Il sindaco e il Comandante effettueranno nei prossimi giorni un sopralluogo nelle aree interessate, mentre l'attenzione resta puntata anche su altre zone con criticità analoghe, come quella del Ceppo. "Ci riteniamo molto soddisfatti da questa collaborazione e dall'ascolto ricevuto", hanno affermato i residenti. "Ringraziamo l'amministrazione per quanto è stato fatto oggi, sicuri che questo percorso avrà seguito e reciproco impegno".
M.E.