Il Sistema Pavia conduce a... Lecco. Perillo assiste Venditti

Lecco incrocia Pavia, passando da Garlasco e Campione d'Italia. Le vicende che, una dopo l'altra, hanno investito l'ex procuratore aggiunto Mario Venditti riportano incidentalmente anche sul Lario. E non solo perché - come raccontato QUI - dismessa la toga, il magistrato, originario di Benevento, ha assunto la guida del CdA dal Casinò dell'exclave sul lago di Lugano, avviando, lo scorso autunno, una procedura di arbitrato chiedendo un risarcimento multimilionario agli amministratori della sala da gioco in carica fino al 2018, inclusi dunque i "nostri" Mauro Piazza, Antonio Pasquini e Eugenio Mascheroni. 
E' di Lecco, infatti, anche il legale che assiste il dottor Venditti tacciato del reato di corruzione in relazione tanto all'archiviazione del fascicolo incentrato su Andrea Sempio nell'ambito delle indagini sul delitto di Chiara Poggi tanto in riferimento al così detto "Sistema Pavia". L'ex PM ha nominato l'avvocato Marcello Perillo che, dopo la vicenda del Mottarone, entra così, a stretto giro rispetto ai patteggiamenti con cui si è chiuso il capitolo giudiziario originato dallo schianto della cabina dell'impianto a fune sopra Stresa, in un altro caso di portata nazionale, affiancando il collega meneghino Domenico Aiello. 
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L'avvocato Marcello Perillo

Il pool difensivo di Venditti, nei giorni scorsi, come ormai noto, vista la risonanza mediatica assicurata a ogni novità che riguarda Garlasco, ha ottenuto dal Tribunale del Riesame di Brescia l'annullamento del sequestro dei dispositivi elettronici dell'ex magistrato - tre cellulari, due computer e un Ipad oltre a due chiavette usb e altrettanti hard disk - che gli inquirenti avrebbero voluto scandagliare in cerca di prove dell'ipotizzata corruzione in atti giudiziari e dunque riscontri alla tesi – chiaramente ancora tutta da cementare - secondo la quale Venditti avrebbe ottenuto del denaro per scagionare Andrea Sempio, al tempo - siamo nel 2017 - indagato, per l'assassinio della sorella del suo amico Marco Poggi, delitto per il quale è stato poi riconosciuto come unico colpevole il fidanzato della vittima Alberto Stasi, dopo la doppia assoluzione dello stesso tanto in primo grado quanto in Appello. Almeno fino alla riapertura del caso, con le nuove indagini focalizzatesi anche su Venditti, dopo il rinvenimento di un "appunto" conservato dal padre di Sempio, messo in correlazione con l'archiviazione chiesta, per la posizione del giovane, dall'allora procuratore aggiunto di Pavia, in tempi rapidissimi. 
Convalidato, dal Tribunale del Riesame, invece, il "trattenimento" di due agende del 72enne, con i "device" comunque non restituiti al legittimo proprietario in quanto oggetto di altro sequestro. Che verrà, è già stato annunciato da Perillo e Aiello, ugualmente impugnato. 
Il secondo incartamento a carico di Venditti, come anticipato, riguarda la sua gestione del suo Ufficio a Pavia. In "Clean 2", risulta indagato, tra l'altro, per supposte utilità ottenute affidando in maniera pressoché esclusiva ad una società il noleggio degli apparati di intercettazione ed a un'altra quello di autovetture in misura incongrua rispetto alle esigenze investigative e destinate ad uso privato, non inerente all'attività d'indagine. In concorso con il Sostituto Paolo Pietro Mazza, altro nome che... riconduce a Lecco. Oggi in servizio a Milano, infatti, quest'ultimo, a cavallo tra il 2021 e il 2022, da Pavia venne applicato temporaneamente presso il quinto piano di Corso Promessi sposi, per sopperire alla pesantissima carenza d'organico che affliggeva la Procura lariana. Un nome noto, insomma, per chi frequenta il Palazzo.
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