Galbiate: al via la seconda parte del cineforum, ecco il programma
Il cine-teatro "C. Ferrari" di Galbiate presenta la programmazione della seconda parte del cineforum, che include pellicole "a dir poco imperdibili".
"Stiamo parlando, infatti, di film come "La voce di Hind Rajab", che a Venezia 2025 ha commosso tutti e ha giustamente meritato il Leone d’Argento, di "Una battaglia dopo l’altra", definito il film del decennio e di cui sentiremo parlare moltissimo agli Oscar, e di "Un semplice incidente", Palma d’Oro a Cannes, o ancora di una pellicola di nicchia già cult per i cinefili come "Le città di pianura"", annunciano i volontari della sala, fornendo poi ulteriori dettagli. "Certo, ci sarà spazio anche per commedie più leggere ma non troppo, come "Il professore e il pinguino" e "La riunione di condominio", così da andare incontro a tutti i gusti del nostro pubblico. Ovviamente non cambia la formula: appuntamento al venerdì, lunedì e giovedì alle 21.00, più proiezione anche al giovedì alle 15.00. E visto che "critico vincente non si cambia", in sala sarà sempre presente, per questa parte nella serata di lunedì, il nostro Gabriele Lingiardi, sempre pronto a stupirci anche con una sorpresa al giovedì sera".
Ma vediamo il programma con date e dettagli (per la locandina CLICCA QUI). Si inizia con La voce di Hind Rajab, venerdì 7, lunedì 10 e giovedì 13 novembre, la storia vera - in audio e versione originale - di una bambina di sei anni uccisa con la propria famiglia da militari israeliani durante la distruzione di Gaza e l’annientamento della sua popolazione, con l’operazione militare israeliana iniziata nel 2023. Di Hind Rajab è rimasta impressa, commuovendo fino alle lacrime, la voce registrata dagli operatori della Mezzaluna Rossa nelle disperate telefonate per chiedere aiuto. Da questa voce nasce un film che non è solo la ricostruzione del suo assassinio, ma soprattutto dell’angosciante impotenza di chi avrebbe voluto e potuto salvarla. Un film importante, potente che ha vinto il Leone d’argento alla 82ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è candidato come miglior film straniero ai premi Oscar 2026.
Dopo tanta angoscia, arriva un film più leggero ma interessante, il 14, 17 e 20 novembre, Il professore e il pinguino, diretto da Peter Cattaneo. Con dei momenti di commedia pura sia pure nel contesto storico drammatico della dittatura argentina, il film tratto da una storia vera non è comunque affatto il feel good movie senza pretese che può sembrare ad una prima e superficiale analisi. Oltre a riscaldare il cuore, il film è la cronaca del viaggio interiore del suo protagonista, che, dall’indifferenza e dal grigiore di una vita segnata prima dal dolore e poi dall’apatia, passa, se non alla lotta politica, comunque a un certo attivismo, nel senso che la dura realtà dell’Argentina pre-golpe che fa da sfondo alla vicenda finisce per diventare per lui un elemento di disturbo.
E veniamo a un’altra commedia, questa volta italiana, Le città di pianura, che porterà in sala il 21, 24 e 27 novembre tante risate (anche amare), ma soprattutto un grande senso di libertà. Le pianure sono quelle del Veneto, protagonisti dello strampalato road-movie sono due incredibili personaggi di mezza età, ai quali si aggiunge un giovane studente: è una piacevole stranezza, il migliore dei film italiani che si sono visti allo scorso Festival di Cannes, fuori dai canoni e che racconta qualcosa che il regista Francesco Sossai evidentemente conosce benissimo: il nord-est come stile di vita.
E siamo a La riunione di condominio, il 28 novembre e l’1 e il 4 dicembre. Anche in questo caso si tratta di una commedia, ma di quelle che fanno riflettere: ambientata in un condominio nel cuore della capitale spagnola, la storia racconta le vicissitudini di quella che può sembrare una (apparente) noiosa riunione tra inquilini: all’ordine del giorno c’è il cambio dell’ascensore condominiale. Quello che però fa scattare la miccia, tramutando l’assemblea in un acceso conflitto, è l’annuncio da parte dell’amministratore dell’arrivo di un nuovo affittuario nel palazzo che ha problemi di salute mentale. I pregiudizi e le paure si rincorrono subito tra i vicini.
Arriviamo così all’imperdibile Una battaglia dietro l’altra di quel genio che risponde al nome di Paul Thomas Anderson. Appuntamento il 5, 8 e 11 dicembre. Con un cast eccezionale, da Leonardo Di Caprio e Sean Penn (Oscar assicurato per lui) a Benicio Del Toro, porta in sala un lungometraggio (lungo lo è, 2 ore e 50 minuti ma che scorrono velocissimi) davvero gigantesco sia per temi sia per trama quasi difficile da raccontare. Un film che bisogna vedere, assolutamente, per capirne il senso. Diciamo solo che la trama inizia con il personaggio di Di Caprio specialista in bombe e cotillon, che guida insieme alla compagna Perfidia i French 75, guerriglieri improvvisati e autoproclamatisi combattenti per la libertà che vogliono sovvertire il regime con azioni casuali. Il loro obiettivo: un centro di detenzione per immigrati a San Diego, sperando che sia il primo boom di una rivoluzione. Attenzione agli orari, il film inizierà alle ore 20.30.
E finiamo questa seconda parte, con Un semplice incidente, in sala il 12, 15 e 18 dicembre: girato clandestinamente, senza il permesso ufficiale delle autorità iraniane, il film di Jafar Panahi, vincitore all’ultimo Festival di Cannes, conferma l’impegno del regista nel difendere l’integrità artistica e l’indipendenza creativa. Un semplice incidente unisce dramma e ironia, muovendosi sul sottile confine tra tragedia e grottesco. Soprattutto l’ironia dissacrante, cifra distintiva del suo cinema, diventa lo strumento attraverso cui Panahi mette in scena l’assurdità dei meccanismi di potere iraniani e la fragilità dei giudizi morali.
Chi non ha ancora la tessera per i 32 film della rassegna può acquistarla al costo di 96 euro, mentre l’entrata singola è di 6 euro (5 al giovedì pomeriggio). Abbonamenti e biglietti sono prenotabili anche online sul sito www.cferrari.it, dove sono disponibili anche tutte le informazioni sulla programmazione ordinaria e le rassegne sulla Grande Arte e sulla Montagna.
"Stiamo parlando, infatti, di film come "La voce di Hind Rajab", che a Venezia 2025 ha commosso tutti e ha giustamente meritato il Leone d’Argento, di "Una battaglia dopo l’altra", definito il film del decennio e di cui sentiremo parlare moltissimo agli Oscar, e di "Un semplice incidente", Palma d’Oro a Cannes, o ancora di una pellicola di nicchia già cult per i cinefili come "Le città di pianura"", annunciano i volontari della sala, fornendo poi ulteriori dettagli. "Certo, ci sarà spazio anche per commedie più leggere ma non troppo, come "Il professore e il pinguino" e "La riunione di condominio", così da andare incontro a tutti i gusti del nostro pubblico. Ovviamente non cambia la formula: appuntamento al venerdì, lunedì e giovedì alle 21.00, più proiezione anche al giovedì alle 15.00. E visto che "critico vincente non si cambia", in sala sarà sempre presente, per questa parte nella serata di lunedì, il nostro Gabriele Lingiardi, sempre pronto a stupirci anche con una sorpresa al giovedì sera".
Ma vediamo il programma con date e dettagli (per la locandina CLICCA QUI). Si inizia con La voce di Hind Rajab, venerdì 7, lunedì 10 e giovedì 13 novembre, la storia vera - in audio e versione originale - di una bambina di sei anni uccisa con la propria famiglia da militari israeliani durante la distruzione di Gaza e l’annientamento della sua popolazione, con l’operazione militare israeliana iniziata nel 2023. Di Hind Rajab è rimasta impressa, commuovendo fino alle lacrime, la voce registrata dagli operatori della Mezzaluna Rossa nelle disperate telefonate per chiedere aiuto. Da questa voce nasce un film che non è solo la ricostruzione del suo assassinio, ma soprattutto dell’angosciante impotenza di chi avrebbe voluto e potuto salvarla. Un film importante, potente che ha vinto il Leone d’argento alla 82ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è candidato come miglior film straniero ai premi Oscar 2026.
Dopo tanta angoscia, arriva un film più leggero ma interessante, il 14, 17 e 20 novembre, Il professore e il pinguino, diretto da Peter Cattaneo. Con dei momenti di commedia pura sia pure nel contesto storico drammatico della dittatura argentina, il film tratto da una storia vera non è comunque affatto il feel good movie senza pretese che può sembrare ad una prima e superficiale analisi. Oltre a riscaldare il cuore, il film è la cronaca del viaggio interiore del suo protagonista, che, dall’indifferenza e dal grigiore di una vita segnata prima dal dolore e poi dall’apatia, passa, se non alla lotta politica, comunque a un certo attivismo, nel senso che la dura realtà dell’Argentina pre-golpe che fa da sfondo alla vicenda finisce per diventare per lui un elemento di disturbo.
E veniamo a un’altra commedia, questa volta italiana, Le città di pianura, che porterà in sala il 21, 24 e 27 novembre tante risate (anche amare), ma soprattutto un grande senso di libertà. Le pianure sono quelle del Veneto, protagonisti dello strampalato road-movie sono due incredibili personaggi di mezza età, ai quali si aggiunge un giovane studente: è una piacevole stranezza, il migliore dei film italiani che si sono visti allo scorso Festival di Cannes, fuori dai canoni e che racconta qualcosa che il regista Francesco Sossai evidentemente conosce benissimo: il nord-est come stile di vita.
E siamo a La riunione di condominio, il 28 novembre e l’1 e il 4 dicembre. Anche in questo caso si tratta di una commedia, ma di quelle che fanno riflettere: ambientata in un condominio nel cuore della capitale spagnola, la storia racconta le vicissitudini di quella che può sembrare una (apparente) noiosa riunione tra inquilini: all’ordine del giorno c’è il cambio dell’ascensore condominiale. Quello che però fa scattare la miccia, tramutando l’assemblea in un acceso conflitto, è l’annuncio da parte dell’amministratore dell’arrivo di un nuovo affittuario nel palazzo che ha problemi di salute mentale. I pregiudizi e le paure si rincorrono subito tra i vicini.
Arriviamo così all’imperdibile Una battaglia dietro l’altra di quel genio che risponde al nome di Paul Thomas Anderson. Appuntamento il 5, 8 e 11 dicembre. Con un cast eccezionale, da Leonardo Di Caprio e Sean Penn (Oscar assicurato per lui) a Benicio Del Toro, porta in sala un lungometraggio (lungo lo è, 2 ore e 50 minuti ma che scorrono velocissimi) davvero gigantesco sia per temi sia per trama quasi difficile da raccontare. Un film che bisogna vedere, assolutamente, per capirne il senso. Diciamo solo che la trama inizia con il personaggio di Di Caprio specialista in bombe e cotillon, che guida insieme alla compagna Perfidia i French 75, guerriglieri improvvisati e autoproclamatisi combattenti per la libertà che vogliono sovvertire il regime con azioni casuali. Il loro obiettivo: un centro di detenzione per immigrati a San Diego, sperando che sia il primo boom di una rivoluzione. Attenzione agli orari, il film inizierà alle ore 20.30.
E finiamo questa seconda parte, con Un semplice incidente, in sala il 12, 15 e 18 dicembre: girato clandestinamente, senza il permesso ufficiale delle autorità iraniane, il film di Jafar Panahi, vincitore all’ultimo Festival di Cannes, conferma l’impegno del regista nel difendere l’integrità artistica e l’indipendenza creativa. Un semplice incidente unisce dramma e ironia, muovendosi sul sottile confine tra tragedia e grottesco. Soprattutto l’ironia dissacrante, cifra distintiva del suo cinema, diventa lo strumento attraverso cui Panahi mette in scena l’assurdità dei meccanismi di potere iraniani e la fragilità dei giudizi morali.
Chi non ha ancora la tessera per i 32 film della rassegna può acquistarla al costo di 96 euro, mentre l’entrata singola è di 6 euro (5 al giovedì pomeriggio). Abbonamenti e biglietti sono prenotabili anche online sul sito www.cferrari.it, dove sono disponibili anche tutte le informazioni sulla programmazione ordinaria e le rassegne sulla Grande Arte e sulla Montagna.














