Capolavoro per Lecco: dal 5 dicembre in mostra tre opere dei Bellini
Si inaugurerà al primo piano di Palazzo delle Paure di Lecco il prossimo 5 dicembre alle ore 17,30 (apertura al pubblico il giorno successivo, Festa del Patrono della città San Nicolò) la settima edizione di ''Capolavoro per Lecco'', l’evento espositivo promosso dalla Comunità pastorale e dall’Associazione culturale Madonna del Rosario, con la collaborazione del Comune di Lecco.
''Capolavoro per Lecco è una proposta che la Comunità pastorale e l’Associazione culturale Madonna del Rosario rivolgono in primo luogo a tutta la nostra città, sebbene nel tempo sia diventato un evento di carattere e risonanza sovraregionale. – spiega Mons. Bortolo Uberti, Prevosto di Lecco – Alla base sta il desiderio di provocare in ciascun visitatore una riflessione sulla sua vita che parta dall’annuncio di salvezza che il Natale porta ad ogni uomo, credente e non credente, attraverso l’incontro con la bellezza di capolavori dell’arte''.
La scelta quest’anno si è indirizzata sulla bottega dei Bellini – il padre Jacopo e i figli Giovanni e Gentile Bellini – artisti veneti che segnarono con la loro opera l’inizio del Rinascimento a Venezia.
''Lessico famigliare. La bottega dei Bellini e l’alba del Rinascimento a Venezia'' è infatti il titolo di questa edizione, curata da Giacomo Alberto Calogero dell’Università di Bologna, che mette in mostra tre capolavori custoditi in altrettante gallerie:
-la Madonna col Bambino di Jacopo Bellini, un dipinto realizzato a tempera su tavola trasportato su tela databile intorno al 1450 e conservato nella Galleria dell'Accademia Tadini di Lovere
-la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, un dipinto realizzato a tempera su tavola, databile alla primissima produzione dell'artista tra il 1450 e il 1460 e conservato nella Pinacoteca Malaspina di Pavia
-la Nascita della Vergine della bottega di Jacopo Bellini con il coinvolgimento diretto dei figli Giovanni e Gentile, un dipinto a tempera su tela, databile 1465 e conservato presso la Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino.
Si tratta di tre opere di grande bellezza, realizzate in un arco di tempo relativamente breve, che permettono di sondare l’influenza che la lezione del padre Jacopo ebbe sui due figli Giovanni e Gentile, ma anche gli stimoli inevitabili che i due giovani eredi fornirono all’arte del genitore.
La mostra consente pertanto un approfondimento sulle relazioni familiari all’interno di una “bottega” nel fiorire del periodo rinascimentale a Venezia: “Relazioni di dialogo e confronto fecondo, come anche oggi succede in ogni famiglia. – afferma ancora il Prevosto di Lecco – Relazioni contrassegnate da uno scambio di saperi tra generazioni, come accade anche in moltissime delle aziende famigliari che costituiscono il tessuto imprenditoriale del nostro Paese. È uno scambio generativo, perché da questo dialogo tutti escono arricchiti”.
E non è un caso che la mostra presenti anche alcune testimonianze di imprese famigliari artigiane contemporanee – raccolte da Susanna De Maron, Giorgio Melesi e Laura Polo D’Ambrosio – specializzatesi nelle lavorazioni dell’argilla, del legno e del ferro: “Abbiamo incontrato dei maestri del ‘saper fare’ artigianale dei nostri giorni direttamente nei loro luoghi di lavoro, - raccontano - per comprendere quel rapporto tra generazioni che consente una continuità tra tutto quanto c’è stato prima - come qualcosa che si riversa a cascata, una trasmissione di sapere, un legame, un’appartenenza affettiva, una simbiosi con il materiale sul quale si imprime la propria azione – e la necessità di innovazione e di saper rispondere alle richieste del presente. Nella bottega dei Bellini questo è stato vissuto e sperimentato come ben testimoniano le loro opere esposte in “Capolavoro per Lecco 2025””.
Anche quest’anno “Capolavoro per Lecco” potrà contare sul prezioso contributo di volontari e di una sessantina di ragazzi delle scuole superiori lecchesi coinvolti attraverso un progetto di PCTO, che accompagneranno il pubblico nel percorso di visita: “È un’esperienza ormai consolidata – sottolinea Susanna De Maron – che viene sempre particolarmente apprezzata dai visitatori e dagli stessi ragazzi, chiamati ad essere protagonisti dell’evento. Come già negli anni scorsi, alcuni di loro si occuperanno anche di animare la comunicazione sui canali social”.
L’allestimento della mostra, che proseguirà fino all’8 marzo 2026, nasce dalla interpretazione creativa di Giorgio Melesi, che ha disegnato un layout molto suggestivo, che gioca su contrasti di luci e colori, e ha previsto anche un ampio spazio dedicato al laboratorio per le scuole e i per i bambini.
Come ogni anno, “Capolavoro per Lecco” sarà anche accompagnato da un prezioso catalogo ricco di approfondimenti e da un sito dedicato (www.capolavoroperlecco.it). Nel corso del periodo di apertura saranno anche organizzati alcuni eventi culturali e musicali.
“Un ringraziamento particolare va, oltre che al Comune di Lecco, a tutte le istituzioni del territorio e della regione e alle numerose imprese che hanno scelto di sostenere questo evento e fanno parte a pieno titolo della grande famiglia di “Capolavoro per Lecco” conclude Mons. Bortolo Uberti.
Il Comune ha definito che anche quest’anno il biglietto d’ingresso alla mostra sarà di 2 Euro con ampie fasce d’esenzione.
''Capolavoro per Lecco è una proposta che la Comunità pastorale e l’Associazione culturale Madonna del Rosario rivolgono in primo luogo a tutta la nostra città, sebbene nel tempo sia diventato un evento di carattere e risonanza sovraregionale. – spiega Mons. Bortolo Uberti, Prevosto di Lecco – Alla base sta il desiderio di provocare in ciascun visitatore una riflessione sulla sua vita che parta dall’annuncio di salvezza che il Natale porta ad ogni uomo, credente e non credente, attraverso l’incontro con la bellezza di capolavori dell’arte''.

''Lessico famigliare. La bottega dei Bellini e l’alba del Rinascimento a Venezia'' è infatti il titolo di questa edizione, curata da Giacomo Alberto Calogero dell’Università di Bologna, che mette in mostra tre capolavori custoditi in altrettante gallerie:
-la Madonna col Bambino di Jacopo Bellini, un dipinto realizzato a tempera su tavola trasportato su tela databile intorno al 1450 e conservato nella Galleria dell'Accademia Tadini di Lovere
-la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, un dipinto realizzato a tempera su tavola, databile alla primissima produzione dell'artista tra il 1450 e il 1460 e conservato nella Pinacoteca Malaspina di Pavia
-la Nascita della Vergine della bottega di Jacopo Bellini con il coinvolgimento diretto dei figli Giovanni e Gentile, un dipinto a tempera su tela, databile 1465 e conservato presso la Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino.
Si tratta di tre opere di grande bellezza, realizzate in un arco di tempo relativamente breve, che permettono di sondare l’influenza che la lezione del padre Jacopo ebbe sui due figli Giovanni e Gentile, ma anche gli stimoli inevitabili che i due giovani eredi fornirono all’arte del genitore.

E non è un caso che la mostra presenti anche alcune testimonianze di imprese famigliari artigiane contemporanee – raccolte da Susanna De Maron, Giorgio Melesi e Laura Polo D’Ambrosio – specializzatesi nelle lavorazioni dell’argilla, del legno e del ferro: “Abbiamo incontrato dei maestri del ‘saper fare’ artigianale dei nostri giorni direttamente nei loro luoghi di lavoro, - raccontano - per comprendere quel rapporto tra generazioni che consente una continuità tra tutto quanto c’è stato prima - come qualcosa che si riversa a cascata, una trasmissione di sapere, un legame, un’appartenenza affettiva, una simbiosi con il materiale sul quale si imprime la propria azione – e la necessità di innovazione e di saper rispondere alle richieste del presente. Nella bottega dei Bellini questo è stato vissuto e sperimentato come ben testimoniano le loro opere esposte in “Capolavoro per Lecco 2025””.
Anche quest’anno “Capolavoro per Lecco” potrà contare sul prezioso contributo di volontari e di una sessantina di ragazzi delle scuole superiori lecchesi coinvolti attraverso un progetto di PCTO, che accompagneranno il pubblico nel percorso di visita: “È un’esperienza ormai consolidata – sottolinea Susanna De Maron – che viene sempre particolarmente apprezzata dai visitatori e dagli stessi ragazzi, chiamati ad essere protagonisti dell’evento. Come già negli anni scorsi, alcuni di loro si occuperanno anche di animare la comunicazione sui canali social”.

Come ogni anno, “Capolavoro per Lecco” sarà anche accompagnato da un prezioso catalogo ricco di approfondimenti e da un sito dedicato (www.capolavoroperlecco.it). Nel corso del periodo di apertura saranno anche organizzati alcuni eventi culturali e musicali.
“Un ringraziamento particolare va, oltre che al Comune di Lecco, a tutte le istituzioni del territorio e della regione e alle numerose imprese che hanno scelto di sostenere questo evento e fanno parte a pieno titolo della grande famiglia di “Capolavoro per Lecco” conclude Mons. Bortolo Uberti.
Il Comune ha definito che anche quest’anno il biglietto d’ingresso alla mostra sarà di 2 Euro con ampie fasce d’esenzione.














