Lecco: la Prefettura in festa per i trent’anni di attività
Oggi si celebra una ricorrenza che va ben oltre la semplice memoria amministrativa: i trent’anni di vita della Prefettura di Lecco rappresentano un traguardo di civiltà, di servizio e di coesione istituzionale… trent’anni in cui la presenza dello Stato, incarnata nella Prefettura, si è fatta presidio di legalità e garanzia di prossimità, attenta ai bisogni del territorio.

Lecco — città di lago e di montagna, territorio di lavoro, ingegno ed innovazione — ha sempre saputo coniugare il rigore del dovere con la passione del fare. In questa armonia di elementi si riflette lo spirito stesso della Prefettura: punto d’incontro tra lo Stato e la comunità, tra le istituzioni e i cittadini, tra il principio e la sua concreta attuazione. Come scrisse Cicerone, “Salus populi suprema lex esto” — la salvezza del popolo sia la legge suprema: un monito antico che continua a guidare l’azione di chi, ogni giorno, serve con dedizione la cosa pubblica.
Trent’anni sono un tempo di maturità, ma anche di rinnovato slancio. In un mondo che muta con rapidità vertiginosa, la vera forza risiede nella capacità di fare squadra. Nessuna istituzione, per quanto autorevole, può bastare a sé stessa. Solo la collaborazione leale, la condivisione di intenti e la sinergia fra amministrazioni, forze dell’ordine, enti locali, volontariato e cittadinanza possono tessere quella rete di fiducia che sostiene la vita democratica.
Come ricordava Sandro Pertini, “Dietro ogni articolo della Costituzione ci sono centinaia di giovani morti nella Resistenza: la libertà è un bene che si conquista ogni giorno, insieme.” La Prefettura di Lecco si è impegnata per essere, in questi tre decenni, crocevia di tale spirito: garante dell’ordine, mediatrice nelle crisi, ma anche promotrice di dialogo, inclusione e sviluppo. Oggi, nel celebrare questa storia, si rende omaggio a tutte le donne e gli uomini che, con discrezione pari alla dedizione, hanno contribuito a renderla tale.

Lecco — città di lago e di montagna, territorio di lavoro, ingegno ed innovazione — ha sempre saputo coniugare il rigore del dovere con la passione del fare. In questa armonia di elementi si riflette lo spirito stesso della Prefettura: punto d’incontro tra lo Stato e la comunità, tra le istituzioni e i cittadini, tra il principio e la sua concreta attuazione. Come scrisse Cicerone, “Salus populi suprema lex esto” — la salvezza del popolo sia la legge suprema: un monito antico che continua a guidare l’azione di chi, ogni giorno, serve con dedizione la cosa pubblica.
Trent’anni sono un tempo di maturità, ma anche di rinnovato slancio. In un mondo che muta con rapidità vertiginosa, la vera forza risiede nella capacità di fare squadra. Nessuna istituzione, per quanto autorevole, può bastare a sé stessa. Solo la collaborazione leale, la condivisione di intenti e la sinergia fra amministrazioni, forze dell’ordine, enti locali, volontariato e cittadinanza possono tessere quella rete di fiducia che sostiene la vita democratica.
Come ricordava Sandro Pertini, “Dietro ogni articolo della Costituzione ci sono centinaia di giovani morti nella Resistenza: la libertà è un bene che si conquista ogni giorno, insieme.” La Prefettura di Lecco si è impegnata per essere, in questi tre decenni, crocevia di tale spirito: garante dell’ordine, mediatrice nelle crisi, ma anche promotrice di dialogo, inclusione e sviluppo. Oggi, nel celebrare questa storia, si rende omaggio a tutte le donne e gli uomini che, con discrezione pari alla dedizione, hanno contribuito a renderla tale.














