A Nesolio torna il rito della battitura delle castagne
Nesolio è un piccolo borgo montano del Comune di Erve, incastonato a 695 metri di altitudine nella Val San Martino. È un autentico esempio di architettura rurale alpina, con case, fienili e stalle costruiti in pietra locale e legno di ciliegio e castagno, distribuiti lungo stretti vicoli che convergono in una piazzetta posta nella parte più alta del nucleo. La sua origine è antichissima: una memoria manoscritta del XIX secolo suggerisce una presenza umana già in epoca franca, mentre studi sulle murature confermano che la parte più antica risale al XIV secolo. Per questo, Nesolio è considerato il centro originario della Val d’Erve, un tempo collegato alla frazione Torre tramite una mulattiera.

Intorno al borgo si estendeva un sistema agricolo articolato, con orti e prati a valle e terrazzamenti a monte, realizzati con scarpate e muri a secco. All’inizio del Novecento, Nesolio contava 170 abitanti, ma il progressivo spopolamento ha ridotto la presenza a una sola coppia, Roberto e Stella, che oggi ne sono i custodi. In questo angolo di montagna, si conserva ancora il ritmo lento e autentico della vita contadina.

Uno dei riti più suggestivi che ancora si ripetono ogni autunno è quello dell’essicazione e della battitura delle castagne, alimento fondamentale per le popolazioni locali. Nei due essiccatoi ancora attivi, le castagne vengono disposte al piano superiore mentre al piano terra si accende un fuoco dolce che le secca lentamente per tre settimane. Segue la battitura: le castagne vengono poste in una “pila” scavata in un tronco e battute ritmicamente da quattro persone con mazze di legno, in una sorta di danza antica che racconta la fatica e la resilienza delle genti della valle. Infine, con un vaglio in vimini, si separano i frutti dai gusci, pronti per essere conservati, bolliti o trasformati in farina.

Anche quest’anno un gruppo di cittadini di Erve torna a Nesolio per celebrare un rito collettivo che, da secoli, scandisce l’arrivo dell’inverno e restituisce dignità alla memoria di un borgo che resiste nel tempo. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Pro Erve in collaborazione con il Comune di Erve, si svolgerà domenica 16 novembre ed è aperta al pubblico. È la testimonianza di come, nonostante il borgo sia oggi quasi disabitato, la comunità continui a sentirlo proprio, con i suoi profumi, sapori e tradizioni.

Con questa apertura, si desidera coinvolgere cittadini, viandanti e appassionati, condividendo senza riserve i tesori di Nesolio e accogliendo chiunque voglia riscoprire il valore autentico della vita contadina.

Intorno al borgo si estendeva un sistema agricolo articolato, con orti e prati a valle e terrazzamenti a monte, realizzati con scarpate e muri a secco. All’inizio del Novecento, Nesolio contava 170 abitanti, ma il progressivo spopolamento ha ridotto la presenza a una sola coppia, Roberto e Stella, che oggi ne sono i custodi. In questo angolo di montagna, si conserva ancora il ritmo lento e autentico della vita contadina.

Uno dei riti più suggestivi che ancora si ripetono ogni autunno è quello dell’essicazione e della battitura delle castagne, alimento fondamentale per le popolazioni locali. Nei due essiccatoi ancora attivi, le castagne vengono disposte al piano superiore mentre al piano terra si accende un fuoco dolce che le secca lentamente per tre settimane. Segue la battitura: le castagne vengono poste in una “pila” scavata in un tronco e battute ritmicamente da quattro persone con mazze di legno, in una sorta di danza antica che racconta la fatica e la resilienza delle genti della valle. Infine, con un vaglio in vimini, si separano i frutti dai gusci, pronti per essere conservati, bolliti o trasformati in farina.

Anche quest’anno un gruppo di cittadini di Erve torna a Nesolio per celebrare un rito collettivo che, da secoli, scandisce l’arrivo dell’inverno e restituisce dignità alla memoria di un borgo che resiste nel tempo. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Pro Erve in collaborazione con il Comune di Erve, si svolgerà domenica 16 novembre ed è aperta al pubblico. È la testimonianza di come, nonostante il borgo sia oggi quasi disabitato, la comunità continui a sentirlo proprio, con i suoi profumi, sapori e tradizioni.
Con questa apertura, si desidera coinvolgere cittadini, viandanti e appassionati, condividendo senza riserve i tesori di Nesolio e accogliendo chiunque voglia riscoprire il valore autentico della vita contadina.
Date evento
domenica, 16 novembre 2025














