Lecco: con AVS 'la Flotilla continua'. Incontro con l'on. Scuderi alla prima festa provinciale

La prima festa provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra ha rimesso al centro del dibattito la Global Sumud Flotilla come esperienza sociale prima ancora che simbolica. Dalle voci del senatore Tino Magni, della presidente di Assopace Palestina Luisa Morgantini e dell'europarlamentare Benedetta Scuderi, membro della spedizione, è arrivato un messaggio chiaro: la mobilitazione civile non si esaurisce, perché la guerra a Gaza non è finita e la tutela del diritto internazionale non è qualcosa di negoziabile.
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Per Tino Magni, che ha moderato l'incontro, la Flottilla ha riaperto un canale tra comunità: “Vogliamo costruire una continuità di relazione con le famiglie palestinesi. La Flottilla ha rimesso in moto una partecipazione larga e spontanea, soprattutto tra i giovani, che da anni non si vedeva”. Un invito a trasformare l'eccezione in pratica stabile: reti civili, scambi, progetti, perché il dopo non sia solo cronaca ma relazione.
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Emotivamente importante è stata la testimonianza di Luisa Morgantini (collegata da remoto), la quale ha narrato quanto avviene oggi in territorio palestinese, richiamando forte urgenza e responsabilità collettiva: “Non c'è tregua, non c'è pace. La cancellazione della memoria in Cisgiordania passa attraverso la distruzione dei campi profughi e per la disumanizzazione dei prigionieri”. Il compito, dice, è tenere aperti occhi e presidi democratici: scioperi, manifestazioni, difesa dei diritti dei detenuti, presenza costante dalla parte del giusto, perché anche non rendersi e rendere gli altri informati è una forma di complicità.
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Benedetta Scuderi ha rivendicato la scelta di salire a bordo come rottura dal forte senso di impotenza provato: “L'assenza di una risoluzione e i doppi standard hanno svuotato la fiducia. La Flottilla ha dato forma all'attivazione, su vari fronti, fra chi navigava, chi scendeva in piazza e chi ci sosteneva. Si è creata una catena che ci avvicina a Gaza e tra di noi, catena che non deve essere rotta dalla disattenzione mediatica”.
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Dalla denuncia degli attacchi in acque internazionali al tema delle garanzie legali negate, il punto politico resta uno: "Raccontare ciò che è accaduto non per renderci degli eroi, ma per misurare ciò che può essere inflitto a un popolo quando l'impunità prevale”. Infatti, Scuderi ha raccontato in modo dettagliato le modalità di trattamento che i soldati israeliani hanno loro riservato: nessun contatto fra i compagni, continue minacce e registrazioni di dati illegittimi, nessun modo di parlare con legali o ambasciate, accesso ad acqua e cibo negati, come per il sonno. laflottacontinua-AVS-Lecco-2.JPG (298 KB)
“Se il modo in cui hanno tratto noi, cittadini provenienti da altri Stati riconosciuti nel mondo, è stato reso possibile e non è stato punito, pensiamo a cosa può essere soggetta la popolazione palestinese. È qualcosa che va al di là della nostra comprensione, qualcosa di profondamente violento e deumanizzante. Dobbiamo continuare a lottare, dentro e fuori le istituzioni”. Oltre il gesto politico, la Flottilla ha prodotto un effetto sociale tangibile, come si diceva, nella prossimità tra persone e generazioni, trasformando l'indignazione in legami. Ha anche attivato competenze variegate: c’era chi si occupava del supporto logistico, chi di quello tecnico e chi di quello comunicativo.  “La mobilitazione ha reso visibile la domanda di diritto internazionale come bene comune, rifiutando categoricamente l’affermazione di Tajani secondo cui il diritto internazionale vale fino ad un certo punto” ha concluso l’europarlamentare. 
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La guerra a Gaza non è finita. Le violazioni denunciate non sono un capitolo chiuso. Pace e giustizia camminano insieme: senza rappresentanza reale del popolo palestinese e senza garanzie, ogni accordo è fragile. Dalla serata è arrivata una consegna chiara: mantenere viva la catena della società civile, con memoria, diritto e prossimità, mettendo così il cappello a una due giorni densa. 
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"La politica è radicamento, cura e partecipazione" il messaggio veicolato già a partire dal titolo — TERRA! — della festa. Un modo per parlare di ambiente, lavoro, scuola, diritti e pace con lo sguardo rivolto al futuro.
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La giornata di sabato si è aperta con due appuntamenti molto partecipati: “Sportello Salute”, dedicato al diritto alla cura e alla sanità pubblica, e “Nelle tue scarpe”, un confronto con i giovani su partecipazione, futuro e politiche giovanili, che ha messo al centro le loro esperienze concrete.
A seguire, il dibattito “Una Repubblica fondata sul lavoro” con Tino Magni (Senatore AVS), Valentina Cappelletti (Segretaria CGIL Lombardia) e Sara Roccisano (ricercatrice in diritto del lavoro – UNIMI) per discutere di salari, sicurezza e dignità del lavoro.
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Domenica mattina, invece, il dialogo con il sindaco di Lecco e i capigruppo di maggioranza, “La città per le persone”, ha posto al centro il tema della città come spazio di vita e relazioni.
A seguire, “Non più di 20 per classe”, con Elisabetta Piccolotti (deputata AVS), dedicato alla proposta di legge per ridurre il numero di studenti per classe e garantire una scuola pubblica di qualità, e infine, per l'appunto, “La Flotilla continua”.
“Un ringraziamento va a tutte e tutti coloro che hanno reso possibile TERRA 2025 e alle tante persone che hanno scelto di esserci e partecipare. La strada è tracciata: continuare a costruire una sinistra ecologista, attenta alla giustizia e alla pace, capace di unire i territori e le persone" il commento di Emanuele Manzoni, Segretario provinciale Sinistra Italiana – AVS Lecco.
“Assieme al sindaco e agli altri capigruppo abbiamo cominciato a discutere del programma per i prossimi cinque anni, partendo da un giudizio positivo su quanto realizzato fino ad oggi. In queste settimane abbiamo usato lo slogan ‘una città per le persone’, ma cominceremo ora a discutere anche di ‘persone per la città’” la chiosa di Alberto Anghileri, Capogruppo AVS – Lecco.
M.E.
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