Bione: botta e risposta sulle condizioni del centro sportivo

Si torna a parlare del Centro sportivo del Bione durante una commissione congiunta, la prima e la quarta, fortemente voluta dalla minoranza per affrontare quei temi che da mesi si trascinano nelle varie assisi senza risposte definitive.
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Ad aprire i lavori della riunione di giovedì è stato l’assessore allo Sport Emanuela Torri: “La commissione ha lo scopo di fare chiarezza sui dubbi e le domande relativi al centro sportivo e al momento delicato che sta attraversando a causa delle modifiche alla viabilità dovute al cantiere per il quarto ponte”. E i quesiti non si sono fatti attendere, con la consigliera Lorella Cesana (Lecco ideale) che ne ha messi in fila diversi: “Esiste un documento, sebbene non prodotto dal Comune, in cui vengono segnalate tutta una serie di difformità tecniche e amministrative e relative alla sicurezza, queste difformità ci sono o no? Ce ne sono altre? C’è poi il problema della pista di atletica, a seguito del sopralluogo di maggio era stata elevata una contestazione alla società che ha realizzato il manufatta ed era stato fatto un intervento di manutenzione che secondo me era molto riduttivo e poi sono emerse nuove criticità. C’è poi il tema dei pannelli fotovoltaici, su tre strutture una sola è funzionante e nessuna è allacciata alla rete. Lo spogliatoi del campo 4 mi dicono essere in condizioni pietose e anche gli altri, che sono tutti abbastanza nuovi, pare che non siano in buone condizioni. Il nuovo vialetto di accesso quando piove versa in condizioni non adeguate e un altro problema del nuovo accesso al centro è che non ha nessun presidio e prevede un lungo spazio da fare a piedi che per essere illuminato ha bisogno dei fari del campo 1. Infine, c’è il problema della pista di atletica indoor che per l’umidità che si crea diventa inutilizzabile”.
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Anche altri interventi hanno voluto sottolineare punti dolenti che riguardano il centro sportivo: “Nel giro di pochi mesi rischiamo di perdere la presenza in città di attività sportive che vanno per la maggiore - ha detto Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) - Che senso ha avere cinque milioni di avanzo di bilancio se non per intervenire su situazioni come queste? Vi chiedo di rivedere questo orientamento e intervenire sulle strutture sportive che ne hanno bisogno”. 
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Filippo Boscagli (Fratelli d’Italia) ha ricordato che il Bione rappresenta per tanti lecchesi la quotidianità: “Ci sono luoghi in cui i cittadini amano vivere e anche questa amministrazione finisce il mandato senza aver fatto nulla per il centro. Come uscire dalla mancata valorizzazione di questa situazione?”. 
Il leghista Stefano Parolai ha parlato di “16 anni di fallimenti con la situazione che prosegue con un progressivo degrado. Il centro sportivo è troppo grande, con due situazioni - la parte calda e la parte fredda - completamente diverse. Tutti i comuni soffrono questo problema e potremmo prendere in considerazione quanto il centro è un servizio della città e quanto del territorio e pensare di gestirlo attraverso delle società pubbliche”. 
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L’assessore Torri nella sua replica ha riconosciuto le criticità ma respinto al mittente parte delle accuse: “Questa commissione non può fare disinformazione e non si può affermare che il centro sportivo sia inquietante e sia degradato. Il centro non è peggio di com’era dieci o 15 anni fa e non credo che delle società vogliano andare via, sicuramente ci segnalano i malfunzionamenti ma poi i problemi si cerca di risolverli. Negli anni ci sono stati investimenti da parte della Regione e del Comune, sicuramente ci sono ancora dei problemi; la pista di atletica è quello che mi preoccupa di più anche alla luce dei master games, mentre la pista indoor non ha più dato problemi di condensa dopo lo scorso anno. Ci sono criticità che però stiamo cercando di risolvere, tutto è migliorabile ma ricordiamoci che queste tariffe consentono a migliaia di atleti di poter svolgere sport”.
M.V.
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