UP - seconda stagione/30: che differenza c'è tra ciaspole, ramponcini e ramponi?

Negli scorsi giorni è finalmente arrivata la prima neve a imbiancare le nostre montagne anche a bassa quota. L’inverno è ormai davvero alle porte e anche per la nostra rubrica UP – Un Percorso è arrivato il momento di andare in “letargo”. Prima, però, c’è ancora un argomento, decisamente attuale, da affrontare.
L’arrivo della neve significa che non si va più a camminare? Assolutamente no! L’importante è farlo nel modo giusto, usando l’attrezzatura più adeguata in ogni situazione – oltre a una sana dose di prudenza, ché quella non deve mai mancare. Avrete sicuramente sentito parlare di ciaspole, ramponcini e ramponi. Ma cosa sono? E cosa cambia tra uno e l’altro?
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Il primo strumento di cui parliamo è abbastanza antico, ma negli ultimi tempi ha trovato una nuova popolarità: le ciaspole. Conosciute anche come racchette da neve, la loro funzione è di aumentare la nostra superficie di galleggiamento e quindi diminuire lo sprofondamento nella neve. Sostanzialmente il nostro peso viene distribuito su una superficie più ampia rispetto a quella dei nostri piedi. 
A seconda dei modelli cambia la struttura e il modo in cui si calzano, ma in generale possiamo dire che sono una piattaforma su cui si appoggia e allaccia lo scarpone. La camminata con le ciaspole risulta un po’ più faticosa perché costringono a tenere le gambe leggermente divaricate.
In virtù della loro caratteristica principale (aumentare la superficie di galleggiamento e diminuire lo sprofondamento) risulta quindi evidente qual è l’unica situazione in cui le ciaspole sono effettivamente davvero utili: quando c’è abbondante neve fresca.
Se la neve è poca sono assolutamente inutili; quando invece la neve è molto dura o ghiacciata possono addirittura essere pericolose, perché si trasformano in pattini. Le ciaspolate sono sicuramente una delle mode degli ultimi anni, e in un certo senso va bene così: ciaspolare è un’attività invernale divertente, che consentono di esplorare ambienti innevati e con un impatto pressoché nullo (a differenza di altre attività invernali). 
Bisogna sempre tenere a mente, però, la loro funzione e il contesto giusto in cui usarle. I percorsi tendenzialmente devono essere pianeggiati, o comunque poco pendenti, e come dicevamo prima deve esserci presenza di abbondante neve fresca.
E negli altri casi? Ci sono altri strumenti per muoversi in sicurezza.
Il secondo strumento di cui parliamo in questo articolo sono i ramponcini. Come le ciaspole, anch’essi hanno acquisito una certa notorietà negli ultimi anni. Ma sono due cose molto diverse. Questi si compongono di una fascia elastica da avvolgere intorno alla tomaia dello scarpone e di una retina metallica con numerose piccole punte acuminate che finiscono sotto la suola dello scarpone.
Sono molto utili per camminare su neve dura, battuta e ghiacciata perché i denti fanno presa e diminuiscono notevolmente lo scivolamento. Si possono usare su buona parte dei normali sentieri escursionistici che non presentano pendenze eccessivamente elevate. Sono uno strumento che consigliamo di avere sempre nello zaino per tutta la stagione invernale, da novembre ad aprile: costano poco e pesano altrettanto poco, ma quando si trova ghiaccio sul sentiero possono davvero fare la differenza.
Non bisogna però sopravvalutare il loro uso: come abbiamo detto, vanno bene su sentieri semplici e poco pendenti. Per le cose più ripide e più pericolose è necessario utilizzare attrezzatura alpinistica vera e propria. Veniamo quindi al terzo strumento: i ramponi. Simbolo dell’alpinismo, si allacciano intorno agli scarponi e hanno grandi denti appuntiti e fendenti per penetrare in profondità nella neve più dura e nel ghiaccio. Utilizzati quasi sempre in abbinamento alla piccozza, consentono di progredire su terreni innevati impervi ed estremamente ripidi.
Basta avere ramponi e piccozza per diventare alpinisti? Ovviamente no. È una disciplina a sé, molto diversa rispetto all’escursionismo (nel cui perimetro ricade l’uso di ciaspole e ramponcini). Per chi è alle prime esperienze, o in generale vuole provare l’alpinismo, il consiglio è di frequentare uno dei tanti corsi di alpinismo promossi ad esempio dal CAI, o di affidarsi a un’esperta Guida Alpina.
Abbiamo visto cosa sono e come si usano ciaspole, ramponcini e ramponi. In chiusura ricordiamo che dal 2022 è in vigore una legge che prevede, per tutte le attività che si svolgono in ambiente innevato, l’obbligo di dotarsi di ARTVA, pala e sonda se sussiste un pericolo di valanghe. Questo kit serve per facilitare le operazioni di soccorso nel caso in cui si rimanesse travolti dalla neve. 
A questo punto non ci resta che augurarvi una buona stagione di escursioni invernali, in attesa del ritorno di una nuova stagione di UP – Un Percorso!
Michele Castelnovo – Guida ambientale escursionistica – www.trekkinglecco.com
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