Bracconaggio sul Lario: un fatto gravissimo. Il Lario va difeso

Il recente episodio avvenuto a Perledo, dove due pescatori professionali sono stati fermati dalla Polizia Provinciale con 120 esemplari di Coregone Lavarello in pieno periodo di riproduzione, continua a suscitare indignazione e forte preoccupazione in tutto il territorio.

Condivido pienamente la preoccupazione espressa da FIPSAS Lecco e dalle realtà che operano quotidianamente per la salvaguardia del Coregone Lavarello. Quanto accaduto rappresenta un fatto di particolare gravità, che mette a rischio la specie e compromette il prezioso lavoro svolto da volontari, associazioni, enti locali e dalla stessa Regione per la tutela dell’ecosistema del Lario.

Come Regione Lombardia ci attiveremo immediatamente. Ho già condiviso la necessità di un intervento con l’amico Floriano Massardi, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, e coinvolgeremo tempestivamente anche l’Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi.

Chiederemo un’audizione in Commissione per affrontare con urgenza il tema dell’inasprimento delle sanzioni per il bracconaggio professionale, il rafforzamento dei controlli e l’adozione di misure che rendano queste condotte realmente sconvenienti. 

Il messaggio deve essere chiaro: il Lario va difeso con decisione e chi ne compromette l’equilibrio non può restare impunito.
Mauro Piazza, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia
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