San Nicolò porta i Pómm, mentre Gattinoni porta via i meriti altrui

Il sindaco Gattinoni, anche durante la cerimonia di San Nicolò, ha trasformato un momento dedicato davvero alla nostra comunità in un’occasione di autocelebrazione per intestarsi risultati che non gli appartengono. San Nicolò, nella tradizione lecchese, porta le mele. Dona. Gattinoni, invece, porta via meriti altrui in vista delle elezioni, cercando di costruire un racconto che non corrisponde ai fatti.

Lo si vede chiaramente quando parla dei collegamenti ferroviari, come se il Comune avesse avuto un ruolo nelle nuove tratte. La realtà è che l’Amministrazione non ha contato nulla. Il collegamento verso Orio al Serio è stato deciso da Regione Lombardia e inserito nel contratto di servizio di Trenord, senza alcun contributo del Comune. E oggi, dopo il fallimento del progetto “hub”, bisogna persino capire se quel collegamento sarà davvero confermabile. Invece di chiarire questo, Gattinoni continua a citare Orio per far dimenticare la sua promessa da campagna elettorale: il treno Lecco–Milano in 30 minuti, promessa mai nemmeno sfiorata, poiché fuori dalle competenze comunali.

La stessa distorsione si ripete quando parla del Campus universitario. L’ampliamento del Politecnico viene presentato come un risultato dell’Amministrazione, mentre il Comune non ha messo un solo euro. I fondi arrivano da Regione Lombardia, dall’Ateneo e da privati che credono e investono nella nostra università da anni. L’unico gesto del Comune, che però Gattinoni evita di rivendicare è stato applicare l’IMU al Politecnico tassando proprio ciò che funziona e porta valore alla città. Un maldestro tentativo di fare cassa sabotando la formazione universitaria.

E a proposito di giovani, il sindaco ha parlato di volerli trattenere e attrarre, ma nei fatti cosa offre? Varianti urbanistiche con case da oltre 4.500 euro al metro quadro e l’aliquota IRPEF più alta possibile. È difficile immaginare un modo più efficace per spingerli altrove. Prima di parlare di futuro e opportunità, un sindaco dovrebbe spiegare perché a Lecco vivere diventa ogni anno più costoso, soprattutto per chi è giovane e vorrebbe restare.

Su tutto questo pesa poi il silenzio sui 38 milioni di euro di finanziamenti perduti durante il mandato: una cifra abnorme, che avrebbe potuto dare impulso a progetti essenziali per la città.

I lecchesi meritano verità, serietà e responsabilità. Meritano amministratori che parlino dei risultati veri, non di quelli di altri su cui mettere il cappello per convenienza politica. Lecco ha bisogno di scelte concrete, non di propaganda. Spiace che ancora una volta chi guida palazzo Bovara, utilizzi quello stesso registro e modo di porsi che gli ha fatto perdere sostegni in consiglio e consenso nella cittadinanza. Il velluto rosso è i sorrisi di circostanza non posso nascondere questi 5 anni di traffico, insicurezza e tanti, troppi errori commessi sempre nella convinzione di essere i soli ad avere la verità in tasca!
Carlo Piazza, candidato sindaco Lecco per la Lega, e Mauro Piazza, consigliere regionale
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