Vendrogno: presentato lo speciale calendario 'Aberrazione della luce', a cura di due coniugi
È stato presentato nei giorni scorsi al Museo del Latte e della Storia della Muggiasca di Vendrogno lo speciale calendario realizzato dal dottor Roberto Bassi con la moglie Gabriella Monti, dal titolo “Aberrazione della luce”. L'autore ha introdotto il suo originale lavoro spiegando il fenomeno affascinante della fisica ottica, scoperto nel 1725 dall’astronomo britannico James Bradley, ovvero l’apparente deviazione della posizione delle stelle causata dalla combinazione tra la velocità della luce e il movimento orbitale della Terra attorno al Sole.

"Immaginiamo di camminare sotto la pioggia: per evitare di bagnarci, tendiamo a inclinare l’ombrello in avanti, nonostante le gocce cadano verticalmente. Analogamente, la luce proveniente da una stella lontana raggiunge la Terra, che nel frattempo si sta spostando lungo la propria orbita. Come risultato, i telescopi devono essere inclinati leggermente per osservare correttamente gli astri, un po' come facciamo con l'ombrello. Questo effetto rappresenta appunto l’aberrazione della luce, che non solo ci rivela dettagli preziosi sul moto terrestre, ma è anche una delle prime osservazioni che ha contribuito allo sviluppo della teoria della relatività speciale di Einstein" ha detto Bassi, raccontando poi come il calendario sia nato grazie a un "incidente di percorso": la caduta in mare della sua macchina fotografica, durante una vacanza.
Già convinti che l'apparecchiatura fosse ormai inutilizzabile, insieme a tutta la documentazione in essa contenuta, i due coniugi hanno comunque voluto scaricare le istantanee dalla memory stick, senza particolari aspettative. Da qui la sorpresa: "Abbiamo assistito allo svelarsi di vere e proprie opere d'arte. Per una strana "magia", la combinazione di acqua, sale, luce e pixel ha determinato un'autentica rivoluzione di forme, colori e immagini da lasciarci stupefatti. Abbiamo perciò chiamato questo risultato "aberrazione della luce", utilizzando un'espressione magari impropria ma che ci sembrava rendere al meglio il concetto”.

Dodici gli scatti raccolti, che costituiscono appunto la parte iconografica del calendario. Composto, oltre che dalle immagini, anche da poesie che si è ritenuto essere legate proprio al tema dell'aberrazione, che inteso in senso sociale e culturale - perché ciò che qualcuno considera aberrante potrebbe essere visto come accettabile o addirittura virtuoso da qualcun altro - richiama questioni di più ampia portata, come per esempio il colonialismo e la discriminazione razziale.
Da qui la scelta di Bassi e della moglie di associare, appunto, alle immagini "abbinate" ai mesi del calendario alcuni componimenti in versi nati da situazioni considerate aberranti come la schiavitù dei popoli africani, poesie di ragazzi che nella Parigi degli anni '30 hanno coniato la parola "Negritudine", intrise di quel senso di rivolta, lirismo e sensualità in grado di restituire il clima dell'epoca che precedette l'indipendenza dei Paesi del continente più a Sud del mondo.

Questo quanto è stato spiegato alla presentazione del calendario, a cui è intervenuto anche Claudio Piatti, responsabile culturale regionale di Treccani (che ha sponsorizzato la stampa), il quale dopo essersi complimentato con i coniugi Bassi ha detto di immaginare "una mostra di tutti i lunari che in questi anni hanno toccato tanti temi simili, aiutando a guardare al cambiamento".
Coloro che volessero una copia del calendario, offerto gratuitamente, possono rivolgersi allo stesso Roberto Bassi al numero 335.7077193.

"Immaginiamo di camminare sotto la pioggia: per evitare di bagnarci, tendiamo a inclinare l’ombrello in avanti, nonostante le gocce cadano verticalmente. Analogamente, la luce proveniente da una stella lontana raggiunge la Terra, che nel frattempo si sta spostando lungo la propria orbita. Come risultato, i telescopi devono essere inclinati leggermente per osservare correttamente gli astri, un po' come facciamo con l'ombrello. Questo effetto rappresenta appunto l’aberrazione della luce, che non solo ci rivela dettagli preziosi sul moto terrestre, ma è anche una delle prime osservazioni che ha contribuito allo sviluppo della teoria della relatività speciale di Einstein" ha detto Bassi, raccontando poi come il calendario sia nato grazie a un "incidente di percorso": la caduta in mare della sua macchina fotografica, durante una vacanza.
Già convinti che l'apparecchiatura fosse ormai inutilizzabile, insieme a tutta la documentazione in essa contenuta, i due coniugi hanno comunque voluto scaricare le istantanee dalla memory stick, senza particolari aspettative. Da qui la sorpresa: "Abbiamo assistito allo svelarsi di vere e proprie opere d'arte. Per una strana "magia", la combinazione di acqua, sale, luce e pixel ha determinato un'autentica rivoluzione di forme, colori e immagini da lasciarci stupefatti. Abbiamo perciò chiamato questo risultato "aberrazione della luce", utilizzando un'espressione magari impropria ma che ci sembrava rendere al meglio il concetto”.

Dodici gli scatti raccolti, che costituiscono appunto la parte iconografica del calendario. Composto, oltre che dalle immagini, anche da poesie che si è ritenuto essere legate proprio al tema dell'aberrazione, che inteso in senso sociale e culturale - perché ciò che qualcuno considera aberrante potrebbe essere visto come accettabile o addirittura virtuoso da qualcun altro - richiama questioni di più ampia portata, come per esempio il colonialismo e la discriminazione razziale.
Da qui la scelta di Bassi e della moglie di associare, appunto, alle immagini "abbinate" ai mesi del calendario alcuni componimenti in versi nati da situazioni considerate aberranti come la schiavitù dei popoli africani, poesie di ragazzi che nella Parigi degli anni '30 hanno coniato la parola "Negritudine", intrise di quel senso di rivolta, lirismo e sensualità in grado di restituire il clima dell'epoca che precedette l'indipendenza dei Paesi del continente più a Sud del mondo.

Questo quanto è stato spiegato alla presentazione del calendario, a cui è intervenuto anche Claudio Piatti, responsabile culturale regionale di Treccani (che ha sponsorizzato la stampa), il quale dopo essersi complimentato con i coniugi Bassi ha detto di immaginare "una mostra di tutti i lunari che in questi anni hanno toccato tanti temi simili, aiutando a guardare al cambiamento".
Coloro che volessero una copia del calendario, offerto gratuitamente, possono rivolgersi allo stesso Roberto Bassi al numero 335.7077193.
M.A.














