Provincia: alla scadenza del mandato Silverij sintetizza il lavoro per rilanciare il CFPA
Ieri sera il Consiglio provinciale di Lecco ha approvato all’unanimità le linee generali di indirizzo 2026 e la proroga del contratto di servizio di APAF, l’agenzia per le attività formative che gestisce il Centro di Formazione Professionale Alberghiero (CFPA) di Casargo.
Un passaggio significativo, anche alla luce dell’imminente scadenza della presidenza Hofmann e, di conseguenza, del mandato del Consiglio di Amministrazione guidato da Francesco Silverij, al quale era stato affidato negli ultimi anni, il compito – non semplice - di rilanciare l'istituto.
A introdurre la delibera è stato il consigliere delegato Simone Brigatti, che ha chiarito come le linee di indirizzo rappresentino una presa d’atto del quadro normativo e gestionale già in essere.
In particolare, è stata ribadita la legittimità della contribuzione annuale da 250mila euro da parte della Provincia – aspetto sul quale nel punto precedente si era espresso anche il direttore generale avv.Mario Blandino dando lettura di un'indicazione della Corte dei Conti - in quanto proporzionata al costo sociale del servizio svolto da APAF.
Confermate anche le regole su assunzioni, incarichi, consulenze, spese di rappresentanza e progetti pluriennali, così come il monitoraggio quadrimestrale della cabina di regia. ''Vi chiediamo di approvarle'' ha detto l'esponente della maggioranza rivolgendosi ai colleghi.

Su invito della presidente Alessandra Hofmann, ha quindi preso la parola il presidente di APAF Francesco Silverij – peraltro neo cavaliere, titolo conferitogli l'altra sera dal Prefetto Paolo Ponta ndr - che ha dato lettura di una relazione di sintesi del lavoro svolto nel triennio.
Un intervento sentito, durante il quale il presidente non ha saputo trattenere l'emozione. Silverij in particolare ha ripercorso le scelte compiute dal CdA per riqualificare il CFPA sotto il profilo formativo, economico e organizzativo.
''Abbiamo ereditato una situazione complessa che ci ha imposto decisioni difficili – ha spiegato – ma necessarie per ripristinare gli equilibri economici. Oggi consegniamo un'azienda sana''.
Un risultato raggiunto, ha sottolineato, grazie alla collaborazione degli enti, dei dipendenti e di tutto il personale.
Silverij ha precisato come si sia voluto dare ampio spazio agli investimenti sugli studenti: l’esperienza positiva di convitto e semiconvitto, la riorganizzazione del personale educativo, i percorsi individualizzati e gli sportelli di supporto didattico, oltre ai numerosi progetti sviluppati in questi anni e al rafforzamento del rapporto con famiglie e aziende del settore. Confermati i corsi curriculari, mentre il corso di operatore agricolo non ha raggiunto le adesioni sperate.
Dal punto di vista occupazionale, il presidente uscente ha rivendicato un dato significativo: il 97% degli studenti riceve proposte di lavoro a tempo indeterminato: significa che il mercato riconosce il valore della scuola. Sul fronte gestionale, la riduzione dei costi e il monitoraggio costante di entrate e uscite hanno portato a un bilancio ora in equilibrio, pur restando alcune incognite legate ai costi energetici e all’andamento delle iscrizioni.
Illustrati infine anche gli interventi strutturali realizzati per rendere l'edificio in linea con le esigenze di chi lo abita quotidianamente.

''Abbiamo agito secondo la logica del buon padre di famiglia'' ha detto, ringraziando infine il presidente uscente Hofmann, Regione Lombardia – in particolare l'assessore delegato Simona Tironi - i consiglieri provinciali, il sindaco di Casargo Antonio Pasquini, il direttore e i collaboratori del CFPA e soprattutto il CdA – coeso - che lo affiancato in questo triennio.
''Sono stati anni difficili – ha concluso – ma oggi riteniamo che la scuola abbia il successo che merita''.
Aperta la discussione, il primo ad intervenire è stato il capogruppo de ''La Provincia bene comune'' Paolo Lanfranchi, parlando di una scuola ''in ordine sotto tutti i punti di vista''. ''Il CdA ha svolto un lavoro egregio'' ha detto il consigliere di minoranza, auspicando che il futuro consiglio sia composto da figure altrettanto all’altezza del ruolo. ''Mi fa piacere anche l'attenzione che è stata data dal Comune di Casargo: tutto il territorio ha lavorato per il bene di APAF e finalmente questa sera ne parliamo in maniera positiva''.
Il consigliere delegato Simone Brigatti ha invece ribadito come dietro ai numeri ci sia un lavoro complesso: ''possiamo guardare al futuro di APAF con serenità'' le sue parole, comprendendo bene l'emozione che il presidente, nel dare lettura della relazione, ha faticato a trattenere.
Il vicesindaco Mattia Micheli – che in passato si era occupato personalmente del tema – ha evidenziato il clima costruttivo che ha caratterizzato questi anni di presidenza Hofmann, durante i quali APAF è stato monitorato e attenzionato – a suo avviso - come mai prima.
Richiamando i valori di trasparenza e lavoro di squadra portati avanti in questa fase, ha invitato a tenere APAF ''fuori da polemiche sterili''. La scuola insomma, merita ben altro.
Particolarmente sentito l'intervento di Antonio Pasquini che oltre ad essere consigliere con delega alla formazione è pure sindaco di Casargo dunque conosce bene la realtà del CFPA. L'esponente della maggioranza ha ringraziato dipendenti e collaboratori, anche del proprio Comune, ribadendo l’obiettivo di preservare l'istituto come luogo di formazione permanente e di innovazione. ''Remiamo tutti nella stessa direzione'' ha detto. Parole all'insegna dell'ottimismo che si sono tuttavia affiancate al rammarico espresso rispetto ad alcune dichiarazioni esternate una ventina di giorni fa da parte di un partito che, a suo avviso, non rendono giustizia al lavoro svolto.
Posto in votazione (era assente Cesare Colombo dei Civici ndr) il punto è stato dunque approvato all’unanimità.
Un passaggio significativo, anche alla luce dell’imminente scadenza della presidenza Hofmann e, di conseguenza, del mandato del Consiglio di Amministrazione guidato da Francesco Silverij, al quale era stato affidato negli ultimi anni, il compito – non semplice - di rilanciare l'istituto.
A introdurre la delibera è stato il consigliere delegato Simone Brigatti, che ha chiarito come le linee di indirizzo rappresentino una presa d’atto del quadro normativo e gestionale già in essere.
In particolare, è stata ribadita la legittimità della contribuzione annuale da 250mila euro da parte della Provincia – aspetto sul quale nel punto precedente si era espresso anche il direttore generale avv.Mario Blandino dando lettura di un'indicazione della Corte dei Conti - in quanto proporzionata al costo sociale del servizio svolto da APAF.
Confermate anche le regole su assunzioni, incarichi, consulenze, spese di rappresentanza e progetti pluriennali, così come il monitoraggio quadrimestrale della cabina di regia. ''Vi chiediamo di approvarle'' ha detto l'esponente della maggioranza rivolgendosi ai colleghi.

Il cda uscente di Apaf, con a destra il presidente Francesco Silverij
Su invito della presidente Alessandra Hofmann, ha quindi preso la parola il presidente di APAF Francesco Silverij – peraltro neo cavaliere, titolo conferitogli l'altra sera dal Prefetto Paolo Ponta ndr - che ha dato lettura di una relazione di sintesi del lavoro svolto nel triennio.
Un intervento sentito, durante il quale il presidente non ha saputo trattenere l'emozione. Silverij in particolare ha ripercorso le scelte compiute dal CdA per riqualificare il CFPA sotto il profilo formativo, economico e organizzativo.
''Abbiamo ereditato una situazione complessa che ci ha imposto decisioni difficili – ha spiegato – ma necessarie per ripristinare gli equilibri economici. Oggi consegniamo un'azienda sana''.
Un risultato raggiunto, ha sottolineato, grazie alla collaborazione degli enti, dei dipendenti e di tutto il personale.
Silverij ha precisato come si sia voluto dare ampio spazio agli investimenti sugli studenti: l’esperienza positiva di convitto e semiconvitto, la riorganizzazione del personale educativo, i percorsi individualizzati e gli sportelli di supporto didattico, oltre ai numerosi progetti sviluppati in questi anni e al rafforzamento del rapporto con famiglie e aziende del settore. Confermati i corsi curriculari, mentre il corso di operatore agricolo non ha raggiunto le adesioni sperate.
Dal punto di vista occupazionale, il presidente uscente ha rivendicato un dato significativo: il 97% degli studenti riceve proposte di lavoro a tempo indeterminato: significa che il mercato riconosce il valore della scuola. Sul fronte gestionale, la riduzione dei costi e il monitoraggio costante di entrate e uscite hanno portato a un bilancio ora in equilibrio, pur restando alcune incognite legate ai costi energetici e all’andamento delle iscrizioni.
Illustrati infine anche gli interventi strutturali realizzati per rendere l'edificio in linea con le esigenze di chi lo abita quotidianamente.

''Abbiamo agito secondo la logica del buon padre di famiglia'' ha detto, ringraziando infine il presidente uscente Hofmann, Regione Lombardia – in particolare l'assessore delegato Simona Tironi - i consiglieri provinciali, il sindaco di Casargo Antonio Pasquini, il direttore e i collaboratori del CFPA e soprattutto il CdA – coeso - che lo affiancato in questo triennio.
''Sono stati anni difficili – ha concluso – ma oggi riteniamo che la scuola abbia il successo che merita''.
Aperta la discussione, il primo ad intervenire è stato il capogruppo de ''La Provincia bene comune'' Paolo Lanfranchi, parlando di una scuola ''in ordine sotto tutti i punti di vista''. ''Il CdA ha svolto un lavoro egregio'' ha detto il consigliere di minoranza, auspicando che il futuro consiglio sia composto da figure altrettanto all’altezza del ruolo. ''Mi fa piacere anche l'attenzione che è stata data dal Comune di Casargo: tutto il territorio ha lavorato per il bene di APAF e finalmente questa sera ne parliamo in maniera positiva''.
Il consigliere delegato Simone Brigatti ha invece ribadito come dietro ai numeri ci sia un lavoro complesso: ''possiamo guardare al futuro di APAF con serenità'' le sue parole, comprendendo bene l'emozione che il presidente, nel dare lettura della relazione, ha faticato a trattenere.
Il vicesindaco Mattia Micheli – che in passato si era occupato personalmente del tema – ha evidenziato il clima costruttivo che ha caratterizzato questi anni di presidenza Hofmann, durante i quali APAF è stato monitorato e attenzionato – a suo avviso - come mai prima.
Richiamando i valori di trasparenza e lavoro di squadra portati avanti in questa fase, ha invitato a tenere APAF ''fuori da polemiche sterili''. La scuola insomma, merita ben altro.
Particolarmente sentito l'intervento di Antonio Pasquini che oltre ad essere consigliere con delega alla formazione è pure sindaco di Casargo dunque conosce bene la realtà del CFPA. L'esponente della maggioranza ha ringraziato dipendenti e collaboratori, anche del proprio Comune, ribadendo l’obiettivo di preservare l'istituto come luogo di formazione permanente e di innovazione. ''Remiamo tutti nella stessa direzione'' ha detto. Parole all'insegna dell'ottimismo che si sono tuttavia affiancate al rammarico espresso rispetto ad alcune dichiarazioni esternate una ventina di giorni fa da parte di un partito che, a suo avviso, non rendono giustizia al lavoro svolto.
Posto in votazione (era assente Cesare Colombo dei Civici ndr) il punto è stato dunque approvato all’unanimità.
G.C.














