Lecco: incarico per studiare dove fare l'hub multimodale. E intanto la minoranza lascia l'Aula
Aspro scontro, giovedì sera in commissione quinta, sul collegamento pedonale di via Castagnera che il Comune di Lecco sta cercando di immaginare nell’ambito del progetto multimodale urbano. Non sul merito, perché la minoranza ha lasciato l’aula prima di affrontarlo, ma per le “questioni preliminari”.
Prima di iniziare la presentazione del punto all’ordine del giorno, Lorella Cesana ha infatti evidenziato che l’ultima versione della delibera, che dovrebbe essere illustrata in commissione prima di passare al vaglio del consiglio di lunedì sera, era arrivata ai consiglieri appena poche ore prima dell’inizio della seduta, inoltre non a tutti i "colleghi" ma solo a lei.
Il dirigente Alessandro Crippa ha provato a spiegare che le differenze con la prima versione del testo inviato erano minime e riguardavano solamente una migliore organizzazione in senso cronologico delle premesse, scusandosi anche per il mancato invio a tutti i consiglieri, dipeso dal fatto che nella conversazione mail sul punto, qualcuno avesse tolto l’indirizzo mail collettivo che permette l’invio di un messaggio a tutti i consiglieri.
Considerate sufficienti queste spiegazioni, il presidente della commissione Stefano Villa ha chiesto all’assessore Giuseppe Rusconi di illustrare la proposta di delibera, ma la minoranza, seccata per le modalità, ha abbandonato in massa la seduta, sia in presenza, sia da remoto. Circostanza “compresa” anche dalla maggioranza: “Nella sostanza si può certo discutere questa sera e poi la Giunta potrebbe presentare un emendamento per sistemare le difformità tra la prima e la seconda versione, certo è che questo incidente ha la sua gravità” ha commentato il dem Casto Pattarini.
La sostanza richiamata, è quella esposta dall’assessore Rusconi: “Si tratta di reiterare un vincolo preordinato all’esproprio lungo via Castagnera. È il vecchio e dibattuto tema di creare una cerniera di congiuntura per collegare la stazione e il centro con la fascia mediana della città, già prevista nel Pgt del 2014. La proposta era quella di un allargamento dell’asservimento a uso pubblico per via Castagnera per almeno tre metri da raccordare con percorsi esistenti a monte. La motivazione della re-iterazione del vincolo, previsto anche nel Pgt adottato a luglio, è legata al progetto del multimodale urbano. La possibilità di imporre questo vincolo comporta la necessità di comunicare l’avvio del procedimento ai soggetti interessati i quali hanno fatto avere le loro osservazioni che gli uffici tecnici hanno a loro volta contro-dedotto”.
Nella stessa giornata di giovedì, il dirigente Crippa ha firmato una determinazione con la quale è stato affidato al Politecnico di Milano l’incarico di svolgere un’analisi tecnica relativa “alla scelta localizzativa per la realizzazione di un hub multimodale a Lecco”.
Nelle premesse del documento si legge che “nell’ambito delle politiche di mobilità sostenibili e di riqualificazione delle infrastrutture di trasporto, risulta strategica la realizzazione di un nuovo terminal bus concepito come hub intermodale a servizio del territorio della città di Lecco e della cittadinanza. La scelta della localizzazione dell’hub intermodale riveste particolare complessità in quanto incide sull’assetto urbano, sulla funzionalità del sistema di trasporto pubblico, sull’integrazione con le altre modalità di trasporto e sulla sostenibilità ambientale ed economica dell’intervento. Si rende indispensabile effettuare un’analisi comparativa approfondita delle possibili alternative localizzative, basata su criteri trasportistici, urbanistici, infrastrutturali e funzionali pertanto, non disponendo di risorse interne all’ente in possesso delle essenziali competenze tecnico professionali, è necessario individuare un operatore economico in possesso di comprovate competenze ed esperienze professionali nel settore della pianificazione dei trasporti e della progettazione di sistemi di mobilità multimodale”.
Insomma il Comune commissiona ora ciò che avrebbe dovuto fare in principio.
Come detto, l’operatore individuato è il solito Politecnico, che svolgerà il servizio al costo di 12.200 euro finanziati con avanzo libero.

Il dirigente Alessandro Crippa ha provato a spiegare che le differenze con la prima versione del testo inviato erano minime e riguardavano solamente una migliore organizzazione in senso cronologico delle premesse, scusandosi anche per il mancato invio a tutti i consiglieri, dipeso dal fatto che nella conversazione mail sul punto, qualcuno avesse tolto l’indirizzo mail collettivo che permette l’invio di un messaggio a tutti i consiglieri.
Considerate sufficienti queste spiegazioni, il presidente della commissione Stefano Villa ha chiesto all’assessore Giuseppe Rusconi di illustrare la proposta di delibera, ma la minoranza, seccata per le modalità, ha abbandonato in massa la seduta, sia in presenza, sia da remoto. Circostanza “compresa” anche dalla maggioranza: “Nella sostanza si può certo discutere questa sera e poi la Giunta potrebbe presentare un emendamento per sistemare le difformità tra la prima e la seconda versione, certo è che questo incidente ha la sua gravità” ha commentato il dem Casto Pattarini.
La sostanza richiamata, è quella esposta dall’assessore Rusconi: “Si tratta di reiterare un vincolo preordinato all’esproprio lungo via Castagnera. È il vecchio e dibattuto tema di creare una cerniera di congiuntura per collegare la stazione e il centro con la fascia mediana della città, già prevista nel Pgt del 2014. La proposta era quella di un allargamento dell’asservimento a uso pubblico per via Castagnera per almeno tre metri da raccordare con percorsi esistenti a monte. La motivazione della re-iterazione del vincolo, previsto anche nel Pgt adottato a luglio, è legata al progetto del multimodale urbano. La possibilità di imporre questo vincolo comporta la necessità di comunicare l’avvio del procedimento ai soggetti interessati i quali hanno fatto avere le loro osservazioni che gli uffici tecnici hanno a loro volta contro-dedotto”.
Nelle premesse del documento si legge che “nell’ambito delle politiche di mobilità sostenibili e di riqualificazione delle infrastrutture di trasporto, risulta strategica la realizzazione di un nuovo terminal bus concepito come hub intermodale a servizio del territorio della città di Lecco e della cittadinanza. La scelta della localizzazione dell’hub intermodale riveste particolare complessità in quanto incide sull’assetto urbano, sulla funzionalità del sistema di trasporto pubblico, sull’integrazione con le altre modalità di trasporto e sulla sostenibilità ambientale ed economica dell’intervento. Si rende indispensabile effettuare un’analisi comparativa approfondita delle possibili alternative localizzative, basata su criteri trasportistici, urbanistici, infrastrutturali e funzionali pertanto, non disponendo di risorse interne all’ente in possesso delle essenziali competenze tecnico professionali, è necessario individuare un operatore economico in possesso di comprovate competenze ed esperienze professionali nel settore della pianificazione dei trasporti e della progettazione di sistemi di mobilità multimodale”.
Insomma il Comune commissiona ora ciò che avrebbe dovuto fare in principio.
Come detto, l’operatore individuato è il solito Politecnico, che svolgerà il servizio al costo di 12.200 euro finanziati con avanzo libero.
M.V.














