Galbiate: 'Tutti fuori' fa ancora il pienone, fondi per il Kenya

Ieri sera, a Galbiate, ultima delle serate in musica organizzate per "Tutti fuori per l'Africa", l'appuntamento ricorrente dal 2013 che ha visto alternarsi nella favolosa cornice del parco Marselli vari artisti e gruppi musicali.

L'idea, nata da un gruppo di amici e volontari accomunati dal forte desiderio di fare qualcosa per gli altri, si prefigge come fine ultimo la raccolta fondi per proseguire nell'opera di costruzione del centro polifunzionale presso il St. Francis Children's Village, in Kenya: "Da anni ci rechiamo in questo villaggio in Kenya ed ora il centro polifunzionale è praticamente ultimato, mancano davvero pochi dettagli" ha raccontato Jacopo Binda, presidente di Smileland, evoluzione di quell'originario gruppo "Galbiate per l'Africa", che nel 2014 è riuscito a costituirsi come associazione di volontariato autonoma.

Ed è stato proprio grazie ai fondi raccolti dal 2013 con la prima edizione di "Tutti fuori per l'Africa" che i lavori hanno avuto inizio: "all'interno del centro abbiamo costruito sale da pallavolo, abbiamo messo dei videoproiettori, abbiamo creato insomma dei luoghi di svago che potessero impegnare i ragazzi di strada specialmente durante la stagione delle piogge", ha spiegato Binda. A dare vita all'ultima serata del festival, ieri sera, è stata la presentazione della seconda edizione del Pimp my Africa, che ha visto la collaborazione di "Snapout" e "Turbobalera" e di un ospite d'onore, Tilt, da anni impegnato nei migliori club nazionali ed europei. A salire sul palco nelle due serate precedenti, invece, "Ghost Mantra" e "Vintage Violence" il venerdì sera, mentre sabato è stata la volta de "Gli Occhi degli Altri" e "Cani Sciolti".

Numerosissima la folla di persone che ha partecipato: adulti con bambini, ma anche tantissimi giovani che non si sono fatti scappare il concerto nella suggestiva location sul lago di Annone.