Carenno: inaugurato nel '65, il circolo Arci ha 50 anni, una mostra ne celebra la storia

Il 25 luglio del 1965 la comunità di Carenno si riuniva  per partecipare all'inaugurazione della nuova sede del Circolo Arci. Trascorsi 50 anni, nella mattinata di ieri, domenica 26 luglio 2015, soci, simpatizzanti e semplici cittadini si sono ritrovati ancora una volta negli ambienti del civico 35 di via Roma per festeggiare questo importante traguardo.

Da sinistra il presidente provinciale Arci Davide Ronzoni, il presidente della cooperativa "Immobiliare Carenno"
Bernardino Rigamonti, il presidente del circolo Arci Carenno Alessandro Tironi e il sindaco Luca Pigazzini

La giornata di celebrazioni è iniziata intorno alle ore 10.30 con l'inaugurazione di una mostra fotografica che ripercorre i momenti più significativi del mezzo secolo di attività: "l'esposizione si intitola "50 anni di storia e oltre", perché l'inaugurazione della nuova sede, avvenuta 50 anni fa, costituisce solo una tappa di un percorso che risale a tempi ben più lontani" ha spiegato il presidente del circolo Alessandro Tironi, accogliendo i numerosi intervenuti. "Come si vede dalle foto, l'attivismo sociale dei carennesi aveva portato alla nascita della "Società cooperativa dei Muratori" e della "Cooperativa di consumo" già alla fine dell'Ottocento: entrambe le associazioni avevano sede nell'edificio che fu requisito nel 1931 per essere adibito a Municipio". Nel periodo fascista, in linea con le direttive nazionali, le attività associazionistiche furono interrotte; solo dopo il 1945 il circolo si ricostituì come Enal, trovando nuovamente spazio in affitto nei locali del Municipio.

Una foto scattata il giorno dell'inaugurazione

Tra foto e materiali originali conservati con cura certosina, la mostra si sviluppa analizzando le pagine più significative dei verbali redatti durante le assemblee dei soci: "grazie a questi documenti si può notare come fin dagli inizi l'attività del circolo sia stata di natura sociale e comunitaria, tra l'acquisto del televisore nel 1956 - solo due anni dopo l'inizio delle trasmissioni Rai, quando pochissimi lo possedevano - e l'istituzione delle gratifiche natalizie e della befana per le famiglie dei soci più bisognosi" ha commentato Tironi.
Spicca tra i testi la delibera del 1961 per la ricerca di un'area dove costruire un nuovo fabbricato: a questo scopo nello stesso anno fu costituita la cooperativa "Immobiliare Carenno", braccio operativo adibito allo svolgimento di tutte le pratiche di carattere amministrativo e finanziario per dar vita alla nuova sede. Quattro anni dopo, l'inaugurazione che ieri si festeggiava: a tagliare il nastro nell'ormai lontano 1965 il parroco don Vincenzo Cavallari insieme al presidente del circolo Luigi Rigamonti.

Il progetto

Da allora  l'evoluzione del circolo non si è mai arrestata: negli anni '70 è stata costituita una squadra di calcio, nel 1986 l'associazione è passata sotto l'insegna dell'Arci e la struttura è stata soggetta a diversi progetti di ammodernamento, come ad esempio la modifica dell'ingresso e dei servizi per renderli accessibili ai disabili, ultime di una lunga lista. Sui circa 1.500 abitanti di Carenno, gli iscritti sono saliti dai 134 dello scorso anno ai 140 del 2105; le attività proposte sono diverse, da quelle per il tempo libero rivolte ai soci a quelle di natura solidale rivolte alla comunità, come la cena pakistana e la gara di burraco organizzate lo scorso anno in collaborazione con la biblioteca per raccogliere fondi a favore delle famiglie carennesi in difficoltà.

Galleria fotografica (28 immagini)


"Le risorse per costruire, inaugurare e mantenere un'opera così impegnativa derivavano dalle attività del circolo, da sottoscrizioni e prestiti dei soci, da mutui accesi per far fronte ai pagamenti delle fatture e anche dal lavoro volontario: negli anni successivi all'inaugurazione i dirigenti, nonostante fossero semplici lavoratori, spesso anticipavano le cifre di tasca propria per rispettare le scadenze, sobbarcandosi un impegno di non poco conto" ha evidenziato il presidente Arci, concludendo: "Tutto ciò dà un valore aggiuntivo a questa sede: il coraggio, il sacrificio e lo sforzo dei soci e dei dirigenti di allora hanno lasciato alla comunità di Carenno questa importante eredità. Compito delle nuove generazioni è non disperdere gli sforzi fatti ma valorizzarli e aggiornarli alle esigenze attuali rimanendo fedeli ai valori che stanno alla base della sua nascita".
Elena Toni
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