L'attore Kaspar Capparoni in Tribunale. E' parte lesa in un processo per diffamazione

Kaspar Capparoni, il popolare attore, protagonista, recentemente, del telefilm “Il commissario Rex” nei panni dell’amato poliziotto Lorenzo Fabbri, questa mattina ha presenziato personalmente (senza nemmeno entrare in Aula, a dire il vero, ma aspettando seduto in corridoio) alla prima udienza del procedimento penale intentato dinnanzi al giudice monocratico Gian Marco De Vincenzi nei confronti della sua ex consorte e di un giornalista, nonché del direttore responsabile del settimanale “Di Più”.
Essi sono accusati, a vario titolo, di diffamazione (art. 595 cp) per alcune affermazioni contenute in un articolo pubblicato sul periodico nel giugno del 2008, ritenute dall’attore stesso lesive della sua immagine.
Il procedimento (approdato presso il Tribunale di Lecco per competenza territoriale in quanto il giornale allora stampava presso la Elcograf di Brivio) non si risolverà, probabilmente, con la bonaria remissione di querela, magari dietro risarcimento extragiudiziale, come spesso è accaduto in circostanze analoghe.

L'attore con il suo avvocato fuori dal Tribunale lecchese

Come fatto quest’oggi presente al dottor De Vincenzi, non sembrnoa infatti esserci le condizioni per arrivare all'accordo tra le parti. Il processo lecchese, poi, come asserito dall’avvocato di Roma che assiste Capparoni, costituitosi parte civile, si inserisce in un contesto di accuse reciproche scambiatesi, negli anni addietro, tra il personaggio televisivo e l’ex moglie, in un clima dunque non certo disteso tra gli ex coniugi, già balzati agli onori delle cronache per queste loro vicissitudini giudiziarie. Nell’articolo stesso “contestato” dall’attore, sempre come riferito questa mattina dal suo legale, si farebbe riferimento – in maniera errata a suo dire – a una causa che avrebbe visto Capparoni nei panni dell’imputato.
“Un articolo che mistifica la realtà” ha asserito l’avvocato, “fermato” poi dal dottor De Vincenzi che ha ricordato come ciò sarà poi appurato in sede dibattimentale. Oggi infatti si veniva solo per le questioni preliminari.
Il legale che assiste l’ex compagna del vip ha così esposto come, a suo avviso, il decreto che dispone il giudizio contenga fatti diversi da quelli per i quali c’è stato il rinvio a giudizio, un’eccezione, quella sollevata, etichettata come “tardiva” dal viceprocuratore onorario Mattia Mascaro e poi rigettata dal giudice.
E’ stato quindi il momento della deposizione delle liste testi (presentate solo dall’accusa e dalla parte civile) e infine delle prime produzioni documentali. Il legale che assiste Capparoni ha infatti chiesto di inserire nel fascicolo alcune sentenze di assoluzione pronunciate nei confronti dell’uomo a seguito di denuncie a firma dell’ex moglie e contestualmente un’ulteriore pronuncia di condanna a carico invece della donna per “sottrazione di corrispondenza”.  Inutile il tentativo di opposizione dell’avvocato della signora: il giudice ha ammesso le prove, fissando poi la prossima udienza per il 29 ottobre, data in cui è stata calendarizzata l’escussione dell’attore e dalla sua nuova compagna.
A.M.
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