Galbiate: in biblioteca inaugurata la sezione dedicata agli in-book

Inaugurata anche presso la Biblioteca Civica di Galbiate "Giuseppe Panzeri" la nuova sezione di libri in-book, dopo l'analoga cerimonia tenutasi a Lecco la scorsa settimana. Nell'attesa che nei prossimi giorni anche a Cernusco si possa usufruire di questi libri innovativi, la Commissione Biblioteca di Galbiate ha voluto mostrare ai numerosi presenti "alla prima" di sabato il lavoro svolto per raggiungere l'obiettivo dell'inclusione alla lettura. "Si è trattato di un progetto regionale che ha coinvolto dieci biblioteche. Noi ci abbiamo creduto fino in fondo perché dare a tutti la possibilità di godere del piacere della lettura è stato il nostro obiettivo fin da subito. Grazie anche a tutti voi che con la vostra presenza dimostrate l'interesse che l'iniziativa ha saputo suscitare" hanno esordito le rappresentanti della commissione biblioteca. Molti i relatori del pomeriggio: primo fra tutti, il sindaco del paese Benedetto Negri, che si è complimentato per il duro ma soddisfacente lavoro svolto. "Gli in-book saranno sicuramente un successo anche nelle nostre scuole: sono strumenti per potenziare e diffondere a tutti la lettura e la cultura. Danno infatti un valore aggiunto a chi ha esigenze di comunicare in maniera diversa".

Alcuni degli intervenuti


Anche il responsabile dell'Avis di Galbiate, Franco Riva, ha sottolineato l'importante spunto offerto dagli in-book per aiutare chi ha bisogno: "Anche se non sembrerebbe, poter leggere significa difendere e rinforzare la propria salute. Con l'Avis di Merate e di Lecco abbiamo quindi sposato questa causa molto volentieri, in nome del sostegno a chi ha più bisogno". Dopodiché la consulente pedagogica, insegnante e mamma Laura De Meglio ha illustrato le difficoltà di lettura e decodificazione che alcuni libri e illustrazioni possono comportare a chi ha problemi di vista o dislessia: "È importantissimo curare i libri in ogni loro aspetto, tenendo conto che ci sono lettori che hanno esigenze particolari per decifrare testo e immagini. Alcune case editrici hanno infatti pubblicato libri con illustrazioni molto ricche di dettagli, che vengono meno ai principi di chiarezza, nitidezza o contrasto. In altri casi, è possibile che invece non vengano rispettate alcune funzioni delle illustrazioni: quella estetica, quella di accompagnamento, quando si verifica uno scollamento tra testo e disegno, o quella pedagogica, che si trova nei libri di denominazione. La lettura aumentata sfrutta proprio la capacità delle immagini di integrarsi profondamente al testo, approfittando della forte carica esplicativa che i due piani comunicativi sanno trasmettere". Gli in-book sono quindi libri già in commercio, che vengono scansionati e poi tradotti in simboli, affiancando all'immagine originale, sulla pagina sinistra, alcuni riquadri sulla pagina di destra, dove simboli in bianco e nero sono sovrastati dalla parola cui fanno riferimento. "Gli in-book sono in grado di favorire lo sviluppo linguistico, emotivo e conoscitivo del bambino. Inizialmente, però, lettere e riquadri venivano intervallati, rendendo la lettura complicata. A questa modalità si è poi sostituita la scrittura interna al riquadro, ma le lettere venivano poste sotto l'immagine. Ciò non era funzionale perché per leggere gli in-book si usa il metodo del modeling: un adulto funge da mediatore e accompagna alla lettura a voce alta l'indicazione costante dei simboli corrispondenti, passandoli con il dito indice da sinistra a destra", ha continuato l'esperta. Il suo intervento è stato seguito da quello di una maestra elementare, Eugenia Ratti, che ha adottato gli in-book per un suo allievo straniero. "Elia non è tuttora in grado di comunicare articolando parole inserite in un contesto: per facilitare il suo apprendimento, grazie anche all'appoggio della madre e della cooperativa sociale Empiria, abbiamo deciso di usufruire gli in-book e di crearne alcuni per studiare materie come l'inglese o la storia. I libri di Elia sono poi diventati patrimonio comune: spesso con il resto della classe usiamo libri personalizzati, modificati o tradotti in simboli per studiare e comunicare in maniera non tradizionale". Inoltre, gli in-book favoriscono l'attenzione e possono essere integrati a strumenti didattici digitali come la LIM. "La preziosa collaborazione tra tutte le maestre, l'educatrice, l'insegnante di sostegno e la cooperativa ci ha permesso anche di creare una nostra versione sintetizzata del bellissimo romanzo di Sepulveda "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare". Ogni giorno è una scoperta nuova; lavorare in questo campo è davvero stimolante" ha concluso la docente. Prima di un appetitoso rinfresco offerto dalla panetteria che ha sostenuto l'iniziativa, la referente della cooperativa Empiria, Antonella Rossi, ha ricordato i progetti di comunicazione aumentata e inclusiva che hanno coinvolto il territorio, per venire incontro a un bisogno sociale. "Sono stati pubblicati due bandi nel 2013 e nel 2014, cui ha partecipato una rete pubblica e privata molto unita. Dobbiamo tutto, infatti, alla Fondazione di Monza e Brianza, che ha finanziato il 50% dell'iniziativa, e ad altri cofinanziatori che ci hanno permesso di portare avanti la prospettiva di integrazione sociale offerta dalla comunicazione aumentata". Anche la provincia di Lecco, insomma, avrà d'ora in poi la possibilità di sperimentare le emozioni inedite suscitate dagli in-book, libri tutti da gustare in compagnia.

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