Lecco: due dipendenti licenziati alla clinica Mangioni, chiude il laboratorio per le analisi
Un “fulmine a ciel sereno”, come è stato definito dal funzionario Fp Cisl Franca Bodega, che si è abbattuto senza preavviso su due dipendenti della casa di Cura Mangioni di Lecco licenziati nella giornata di ieri, determinando la chiusura del laboratorio di analisi interno alla struttura sanitaria.
A denunciare il provvedimento preso dalla direzione ai fini di una “ristrutturazione per riequilibrio economico” sono i funzionari sindacali della Funzione Pubblica Cgil, Cisl e Uil, che dopo la lunga trattativa affrontata per la chiusura del punto nascita (che ha consentito di salvaguardare i posti di lavoro) si trovano ad affrontare una ulteriore decisione a svantaggio di dipendenti e utenza. Ma le similitudini finiscono qui.
Il tutto, come viene sottolineato nel comunicato sindacale, a fronte di dati economici – per la holding di cui la struttura sanitaria lecchese fa parte – pari nel 2014 ad un fatturato di 462 milioni di euro, un utile di 9 milioni e 2500 dipendenti.
“I due lavoratori hanno chiesto alla direzione territoriale lavoro una conciliazione, invochiamo l’intervento dell’ATS per verificare la correttezza del provvedimento”.
Questo il comunicato:
A denunciare il provvedimento preso dalla direzione ai fini di una “ristrutturazione per riequilibrio economico” sono i funzionari sindacali della Funzione Pubblica Cgil, Cisl e Uil, che dopo la lunga trattativa affrontata per la chiusura del punto nascita (che ha consentito di salvaguardare i posti di lavoro) si trovano ad affrontare una ulteriore decisione a svantaggio di dipendenti e utenza. Ma le similitudini finiscono qui.
La Clinica Mangioni
“Nel caso del punto nascita il provvedimento era di carattere regionale, legato al numero di parti. Per il laboratorio di analisi non ne comprendiamo davvero le ragioni, non c’è stato un confronto o una comunicazione trasparente nei nostri confronti” ha spiegato il funzionario Cisl. “Si tratta della direttrice biologa e del tecnico biologo in servizio, caratterizzati da una certa competenza nel settore. L’attività dello scorso anno è stata infatti pari a 130.000 esami, tra sangue e urine. A seguito della chiusura i prelievi continueranno a essere fatti alla Mangioni, ma il materiale dovrà essere portato altrove per le analisi. Con un peggioramento del servizio per gli ospiti e l’utenza esterna”.Il tutto, come viene sottolineato nel comunicato sindacale, a fronte di dati economici – per la holding di cui la struttura sanitaria lecchese fa parte – pari nel 2014 ad un fatturato di 462 milioni di euro, un utile di 9 milioni e 2500 dipendenti.
“I due lavoratori hanno chiesto alla direzione territoriale lavoro una conciliazione, invochiamo l’intervento dell’ATS per verificare la correttezza del provvedimento”.
Questo il comunicato:
CASA DI CURA MANGIONI: DA OGGI CHIUSO IL LABORATORIO DI ANALISI e DUE DIPENDENTI A CASA
Oggi apprendiamo dai lavoratori interessati una notizia che lascia basiti: da oggi è chiuso il laboratorio di analisi della casa di Cura Mangioni con conseguente licenziamento in tronco di due lavoratori ( la direttrice ed il tecnico) per motivi di riequilibrio economico .
Le OS non hanno avuto da parte della direzione alcuna comunicazione in merito, né durante le trattative sindacali avvenute nel corso del 2016 si è mai fatto cenno a problematiche legate al laboratorio.
Abbiamo chiesto un incontro urgente con la Direzione, ma non ci è stato ancora risposto nulla.
Dopo la chiusura del punto nascita faticosamente gestito attraverso un accordo sindacale che ha salvaguardato i posti di lavoro (chiusura peraltro imposta da regione Lombardia) siamo ovviamente preoccupati per il livello occupazionale dell'azienda che questa volta a deciso il taglio in maniera unilaterale.
Vale però la pena ricordare che la “ristrutturazione per riequilibrio economico” viene imposta da una Casa di Cura facente parte di una holding, il Gruppo Villa Maria , terzo gruppo di sanità privata in Italia con diverse sedi all'estero che nel 2014 ha dichiarato un fatturato di 462 milioni di euro, un utile di 9 milioni e 2500 dipendenti, in continua espansione.
La chiusura del laboratorio, dunque, è un ulteriore segnale negativo parte della proprietà che aveva garantito il rilancio della struttura storica del lecchese.
Sulla vicenda invochiamo l'intervento dell'ATS per verificare la correttezza dell'operazione , soprattutto riguardo la sicurezza dei pazienti.
E' inoltre del tutto evidente che ci batteremo nelle sedi opportune per i lavoratori licenziati.
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Catello Tramparulo Franca Bodega Italo Bonacina
Oggi apprendiamo dai lavoratori interessati una notizia che lascia basiti: da oggi è chiuso il laboratorio di analisi della casa di Cura Mangioni con conseguente licenziamento in tronco di due lavoratori ( la direttrice ed il tecnico) per motivi di riequilibrio economico .
Le OS non hanno avuto da parte della direzione alcuna comunicazione in merito, né durante le trattative sindacali avvenute nel corso del 2016 si è mai fatto cenno a problematiche legate al laboratorio.
Abbiamo chiesto un incontro urgente con la Direzione, ma non ci è stato ancora risposto nulla.
Dopo la chiusura del punto nascita faticosamente gestito attraverso un accordo sindacale che ha salvaguardato i posti di lavoro (chiusura peraltro imposta da regione Lombardia) siamo ovviamente preoccupati per il livello occupazionale dell'azienda che questa volta a deciso il taglio in maniera unilaterale.
Vale però la pena ricordare che la “ristrutturazione per riequilibrio economico” viene imposta da una Casa di Cura facente parte di una holding, il Gruppo Villa Maria , terzo gruppo di sanità privata in Italia con diverse sedi all'estero che nel 2014 ha dichiarato un fatturato di 462 milioni di euro, un utile di 9 milioni e 2500 dipendenti, in continua espansione.
La chiusura del laboratorio, dunque, è un ulteriore segnale negativo parte della proprietà che aveva garantito il rilancio della struttura storica del lecchese.
Sulla vicenda invochiamo l'intervento dell'ATS per verificare la correttezza dell'operazione , soprattutto riguardo la sicurezza dei pazienti.
E' inoltre del tutto evidente che ci batteremo nelle sedi opportune per i lavoratori licenziati.
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Catello Tramparulo Franca Bodega Italo Bonacina
