Olginate: il Progetto ‘Io Tifo Positivo’ si è chiuso con un grande evento-gioco in palestra

Si è concluso con una mattinata all’insegna dello sport e del divertimento il Progetto “Io Tifo Positivo - Nel segno di Candido”, che ha visto protagonisti – per il quinto anno consecutivo – i  bambini delle classi quinte delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo “G. Carducci” di Olginate, Garlate e Valgreghentino.

“Si tratta di un’iniziativa pensata con l’obiettivo di educare i ragazzi al rispetto reciproco e alla tolleranza, proponendo i valori dello sport come principi ispiratori delle relazioni umane e ridimensionando il fenomeno del tifo all’interno dei limiti di un modello sostenibile e corretto” hanno spiegato Claudia Cecini e Toni Supino, i due educatori responsabili del Progetto portato avanti a Olginate.

“Con la convinzione che solo attraverso un significativo intervento educativo-formativo sia possibile arginare il problema del tifo improprio, negli stadi di calcio ma non solo, abbiamo proposto ai ragazzi due incontri “interattivi” nelle loro classi, basati sulla visione di alcuni filmati e simulazioni, nonché su semplici giochi di squadra, punto di partenza di una riflessione condivisa e di un confronto sulle proprie esperienze personali. La mattinata di oggi, invece, intende coinvolgere gli studenti e i loro genitori – protagonisti tra l’altro di un percorso parallelo a quello dei loro figli – in un grande “evento-gioco”, in grado di tramutarsi nella dimostrazione concreta dei valori di cui abbiamo precedentemente discusso a livello “teorico”, ovvero il rispetto delle regole e dell’avversario, la collaborazione tra compagni di squadra, la lealtà e l’inclusione. Lo sport, quindi, non è presentato solo nei termini di una pratica salutare, ma soprattutto in quelli di una vera e propria “palestra di vita”, fonte di importanti valori e ideali”.

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Nella mattinata di oggi, venerdì 11 novembre, quindi, i bambini dell’Istituto Comprensivo “G. Carducci” hanno letteralmente “invaso” con la loro allegria e i loro coloratissimi striscioni il campo del Palazzetto dello Sport “Iginio Ravasio”, dove è andato in scena il grande “evento-gioco” finale, alla presenza di numerosi genitori: questi ultimi infatti – nei panni di arbitri, scatenati tifosi e giocatori – sono stati i veri protagonisti, insieme ai loro figli, del Progetto “Io Tifo Positivo”, che ancora una volta è riuscito a trasmettere ai ragazzi l’importanza di “tifare per lo sport”, prima ancora che per la propria squadra del cuore.
“Come ogni anno, anche durante questa edizione del Progetto abbiamo proposto ai bambini dell’Istituto Comprensivo la partecipazione a un “evento-partita”, durante il quale hanno avuto la possibilità di mettere in pratica tutto ciò che hanno imparato, o consolidato, durante questo percorso” hanno concluso Claudia Cecini e Toni Supino.

“Il 22 ottobre scorso, quindi, siamo andati “in trasferta” a Seveso, per assistere a una partita di basket in carrozzina della Briantea 84, all’interno del campionato di Serie A1. I veri protagonisti del match sono stati proprio i nostri ragazzi, che hanno potuto scatenarsi in un tifo corretto e leale, davvero “nel segno di Candido””.
A sostenere fin dal suo avvio il Progetto “Io Tifo Positivo”, infatti, è stato Candido Cannavò, storico direttore della “Gazzetta dello Sport” scomparso nel febbraio 2009, che ne appoggiò intenti, contenuti e metodologia, nel sogno di uno sport finalizzato alla crescita e all’educazione umana.

“Quei bambini sono venuti a darci una lezione che potrebbe avere diversi titoli: la bellezza dello sport, il divertimento dello sport, lo sport come rivalità e amicizia, il tifo è passione mai violenza” affermò Candido soltanto un mese prima della sua scomparsa.
“E mentre li ascoltavo, con tenera ammirazione, io guardavo al di là, al pericolo che grava su queste creature: che gli adulti li guastino.”
B.P.
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