Galbiate: un corso di manovre salvavita pediatriche con 'CRI'
Sicurezza, tempismo e competenze: sono state queste le parole d'ordine del corso di manovre pediatriche salvavita tenutosi nel pomeriggio di sabato presso l'auditorium C. Golfari di Galbiate. Organizzata dal Comitato CRI della provincia di Lecco con sede in paese, l'iniziativa formativa è stata divisa in una prima parte introduttiva di teoria - riguardante la disostruzione e la rianimazione pediatrica su lattanti e bambini fino all'età della pubertà - e una successiva dedicata alla pratica delle nozioni spiegate.

"Il progetto nasce nel 2008 e sta avendo molto riscontro, sia nella sede che nelle scuole e anche nei punti gioco" ha spiegato Lucio Riva, istruttore di manovre pediatriche salvavita che dal 2011 si occupa di diffondere queste essenziali conoscenze tecniche attraverso corsi e lezioni frontali. "Le manovre salvavita sono indispensabili per tutti coloro che hanno a che fare con l'ambito dell'infanzia, e quindi non solo genitori ma anche fratelli, nonni, babysitter ed insegnanti". Queste tecniche, tanto semplici quanto efficaci, permettono infatti di risolvere in modo puntale un problema respiratorio che, occludendo le vie aeree, rischierebbe di portare a drammatiche evoluzioni tra cui perdita di conoscenza, arresto respiratorio e arresto cardiaco.

La regola aurea è una sola: prima si interviene, minori saranno i danni invalidanti. La percentuale di successo infatti si riduce del 7-10% per ogni minuto lasciato passare senza fare niente, e a parlare a gran voce circa l'importanza di queste manovre sono i numeri: ogni anno in Italia più di 400 bambini sono colpiti da arresto extra-ospedaliero e il 27% delle morti accidentali negli infanti sono dovute ad ostruzione da corpo estraneo. Nel 67% dei casi si tratta di cibi, nel 20% di giocattoli e per il restante 13% la colpa è attribuibile agli oggetti più disparati e insospettabili come biglie, palline, cappucci di penne, piccole batterie, pastiglie, palloncini sgonfi, farmaci e mozziconi.

"Il progetto nasce nel 2008 e sta avendo molto riscontro, sia nella sede che nelle scuole e anche nei punti gioco" ha spiegato Lucio Riva, istruttore di manovre pediatriche salvavita che dal 2011 si occupa di diffondere queste essenziali conoscenze tecniche attraverso corsi e lezioni frontali. "Le manovre salvavita sono indispensabili per tutti coloro che hanno a che fare con l'ambito dell'infanzia, e quindi non solo genitori ma anche fratelli, nonni, babysitter ed insegnanti". Queste tecniche, tanto semplici quanto efficaci, permettono infatti di risolvere in modo puntale un problema respiratorio che, occludendo le vie aeree, rischierebbe di portare a drammatiche evoluzioni tra cui perdita di conoscenza, arresto respiratorio e arresto cardiaco.

La regola aurea è una sola: prima si interviene, minori saranno i danni invalidanti. La percentuale di successo infatti si riduce del 7-10% per ogni minuto lasciato passare senza fare niente, e a parlare a gran voce circa l'importanza di queste manovre sono i numeri: ogni anno in Italia più di 400 bambini sono colpiti da arresto extra-ospedaliero e il 27% delle morti accidentali negli infanti sono dovute ad ostruzione da corpo estraneo. Nel 67% dei casi si tratta di cibi, nel 20% di giocattoli e per il restante 13% la colpa è attribuibile agli oggetti più disparati e insospettabili come biglie, palline, cappucci di penne, piccole batterie, pastiglie, palloncini sgonfi, farmaci e mozziconi.
F.A.