Galbiate: in oltre 150 per l’escursione notturna tra le località del Monte di Brianza

Oltre due ore di camminata, illuminati esclusivamente da qualche torcia e dal chiaro di una luna che – man mano che si procedeva in salita – diventava sempre più grande e luminosa: questa è stata la suggestiva atmosfera creata dall’escursione notturna proposta nel solstizio d’inverno dall’Associazione Monte di Brianza, dal Club Alpino Italiano di Calco e dall’Associazione Volontari Antincendi boschivi di Olgiate Molgora.

Alle ore 20 di domenica sera, ben 150 persone coordinate da una decina di volontari si sono infatti date appuntamento presso il parcheggio di Piazza Giovanni XXII a Galbiate pronti ad inaugurare un itinerario tanto impegnativo quanto emozionante, che partendo da Villa Vergano avrebbe fatto tappa tra le località dei Morti del Pescallo, Polgina, fino alla costiera di Figina, dove ad attendere le decine di escursionisti c’era un gustoso intervallo a base di panettone e vin brulè.

Ad accogliere i partecipanti dopo la prima parte del lungo percorso ad anello sono stati proprio i membri dei sodalizi coinvolti nell’organizzazione, che – oltre a contribuire a livello logistico e ad essersi occupati del ristoro – avevano precedentemente verificato che il tutto si svolgesse in sicurezza con un’ispezione mattutina lungo il sentiero n°1 del San Genesio.

Dopo la salita immersa nei sentieri verdeggianti, è invece venuto il momento della discesa su strada, che dalla località Toscio si è conclusa con il ritorno a Vergano intorno alla mezzanotte della Vigilia.

L’appuntamento notturno – riproposto dall’Associazione Monte di Brianza per il secondo anno consecutivo, dopo il successo di quello passato organizzato dalla località di Nava fino a San Genesio – si è così inserito in quella kermesse di fiaccolate che nella notte del solstizio invernale illuminano le montagne lecchesi, ricordando l’importanza di salvaguardare la bellezza del nostro territorio, spesso e volentieri visibile in tutta la sua maestosità solo “a luci spente”.

Si ringrazia Alessia Spalma per il contributo fotografico
F.A.
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