Galbiate: 50° anniversario per l’AVIS, festa coi ringraziamenti e gli omaggi ai donatori

Ha tagliato il traguardo del “mezzo secolo” l’AVIS di Galbiate che nella mattinata di oggi, domenica 5 maggio, ha chiamato a raccolta soci, amici e simpatizzanti – oltre che l’intera comunità – per celebrare il proprio 50° anniversario di fondazione, avvenuta appunto nel 1969 su iniziativa di Ignazio Donizzetti, Aldo Riva, Ezio Magni, Silvestro (Rino) Tentori, Luigi Colombo, Giuseppe Corti, Luigi Sala, Angelo Pennati, Giuseppe Riva, don Giovanni Caloni e il medico responsabile dr. Oreste Scandola.

Il monumento nel piazzale delle scuole

Una grande festa quella organizzata per l’occasione dal Consiglio Direttivo guidato dal presidente Franco Riva, che ha avuto due momenti particolarmente significativi: l’inaugurazione di un monumento targato AVIS – progettato dall’architetto Bruno Colombo e collocato nel piazzale delle scuole – seguita dalla premiazione, al termine dei discorsi ufficiali, dei soci che hanno raggiunto un numero consistente di donazioni. Pochi (ma buoni) quelli effettivamente presenti al Teatro “Cardinal Ferrari” dove si è svolta la cerimonia, che hanno avuto modo di ritirare personalmente il loro distintivo e di ricevere l’applauso collettivo della comunità galbiatese: si tratta di Andrea Riva, Frediano Colombo, Massimo Riva, Amedeo Dell’Oro, Damiano Strada e Ivano Spreafico.

Il sindaco Benedetto Negri e il vice presidente regionale Elio D’Onofrio

Il vice presidente Franco Panzeri e il presidente provinciale Giorgio Grassi

“Gli anni trascorrono, il mondo cambia, l’individuo tende sempre più a guardare ai propri interessi preoccupandosi sempre meno degli altri, soprattutto di chi ha bisogno: lo spirito di AVIS, invece, non si lascia trascinare dal vortice egoista dei nostri giorni” ha esordito il presidente Franco Riva, visibilmente emozionato, che ha assunto la guida della sezione locale dopo Ignazio Donizzetti, Aldo Riva, Franco Panzeri e Luigi Spreafico. “Il nostro statuto narra di un atto volontario, gratuito e disinteressato: queste parole, dedicate al dono del sangue, vengono però interpretate in qualsiasi attività svolta dagli avisini, per il piacere di fare qualcosa per gli altri senza ricevere nulla in cambio. Dopo cinquant’anni la nostra sezione, sull’esempio dei nostri soci fondatori, continua ad essere molto attiva in paese con innumerevoli iniziative di “propaganda”, collaborando con tutte le altre associazioni del nostro territorio: molti cittadini, spesso giovani, si presentano spontaneamente presso la nostra sede o ai nostri gazebi chiedendo di diventare donatori di sangue, e tutto ciò ci fa pensare di essere sulla strada giusta. Il mio augurio in questa importante occasione, quindi, è che la storia della nostra associazione possa continuare ad essere florida e proficua come nei cinquant’anni appena trascorsi. Rivolgo infine un doveroso ringraziamento ai nostri consiglieri e volontari, allo staff del centro trasfusionale, ma soprattutto ai tanti donatori che con il loro piccolo grande gesto di solidarietà contribuiscono a mantenere in vita l’AVIS e a trasmettere speranza a chi è in difficoltà”.

Il socio fondatore Giuseppe Riva e il presidente Franco Riva

Nelle prime file i rappresentanti di altre sezioni AVIS del territorio

A ricordare bene la storia della sezione locale è indubbiamente Giuseppe Riva, uno dei soci fondatori, che nel corso della cerimonia ne ha riportato alla luce i primi passi, “mossi nei locali della Parrocchia messi a disposizione dal nostro don Giovanni, tra i primi a credere in noi”.
Molto sentito anche il discorso del sindaco di Galbiate Benedetto Negri, dettosi orgoglioso di poter condividere con l’associazione un traguardo così importante. “La donazione del sangue è uno dei gesti di “eroismo” più nobili e generosi che ciascuno di noi può fare, in quanto rappresenta un aiuto concreto che ci fa credere ancora nel valore della solidarietà” ha dichiarato il borgomastro.

“Pensando a quante donazioni sono state effettuate dal 1969 ad oggi, tutti noi non possiamo che provare un forte sentimento di riconoscenza verso i fondatori di questo sodalizio, che con entusiasmo riuscirono a coinvolgere numerose persone in un così alto progetto di solidarietà: a nome dell’intera cittadinanza ringrazio dunque tutti coloro che rendono viva questa associazione, che lavorano in silenzio anche per dare il loro contributo ad altre iniziative che animano il paese e per far conoscere l’esperienza della donazione ai più giovani, con interventi nelle scuole che rendono partecipi le menti più “fresche” del senso di comunità e di vicinanza agli altri, a persone che, seppur sconosciute, sono come noi, senza alcuna distinzione, e di noi potrebbero avere bisogno in un momento di difficoltà. Da qui anche la scelta di collocare il nuovo monumento AVIS proprio nel piazzale delle scuole, affinché sia per tutti i ragazzi, che d’ora in avanti lo vedranno ogni giorno, un segno tangibile della presenza e dell’operato dell’associazione sul territorio”.

Più viva e attiva che mai, al 31 dicembre scorso la sezione galbiatese conta un totale di 470 soci (312 uomini e 158 donne), di cui cinque collaboratori impegnati nel Direttivo: 854 le donazioni complessivamente effettuate lo scorso anno, in aumento del 20% rispetto al 2017, 797 di sangue intero e le restanti 57 di plasmaferesi.
“Far parte di AVIS è un grande onore, perché è sinonimo di una felicità che scaturisce nel donare una parte di sé agli altri” ha poi aggiunto il presidente provinciale Giorgio Grassi, sottolineando come “questo traguardo del 50° anniversario non sia di certo la conclusione di un cammino, ma la tappa di un percorso nel segno della generosità e della gratuità”. Quest’ultimo è intervenuto alla cerimonia insieme ai rappresentanti di decine di sezioni del territorio, tutti omaggiati dal Direttivo galbiatese che ha poi riservato speciali riconoscimenti anche agli “amici” delle altre associazioni locali, con una menzione per il parroco don Erasmo Rebecchi e i volontari del Teatro “Cardinal Ferrari”, “che hanno sempre messo volentieri a nostra disposizione questa bellissima sala”.

Giuseppe Riva

Franco Riva e Benedetto Negri

Spazio, infine, al vice presidente regionale Elio D’Onofrio, che a sua volta ha commentato: “AVIS funziona, è sempre più forte: è una bellissima realtà, che ha insegnato a tutti noi il valore del dono, di un gesto di amore per cui è importante dire grazie”.
Terminate le celebrazioni ufficiali, i festeggiamenti sono proseguiti con un pranzo in compagnia.
B.P.
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