Galbiate: "Le Querce di Mamre" in festa per i suoi 15 anni

Sono stati quindici anni di attività, attenzione al sociale e umanità quelli festeggiati giovedì 19 dicembre dal Centro Diurno Integrato per anziani “Le Querce di Mamre” di Galbiate, che sotto la gestione della Cooperativa L’Arcobaleno ha deciso di celebrare l’importante anniversario tra le mura della propria struttua in Via Caduti di Via Fani n° 12.


Il Centro Diurno Integrato per anziani “Le Querce di Mamre”, inaugurato nel 2004, è un bene sequestrato alla n’drangheta locale e riconsegnato alla società civile “sottoforma” di servizio per anziani. Nei quindici anni di attività il centro ha ospitato più di 250 anziani di Galbiate e dei comuni limitrofi. Attualmente ospita circa 25 anziani e dà lavoro a 10 operatori.


Inoltre, attraverso il Progetto Memo- Memorie in Movimento, si sono raggiunti, oggi, più di 500 studenti di terza media e scuole superiori. Il Centro a distanza di 15 anni dall’apertura, testimonia la reale e tangibile riconversione di un bene confiscato, diventando un luogo Comunitario, aperto e disponibile ai cittadini.

Durante il pomeriggio di festeggiamenti – con i quali si sono ufficialmente chiusi gli appuntamenti del Ventennale della Cooperativa L’Arcobaleno - oltre ai rituali saluti da parte delle autorità è stata altresì presentata la raccolta “Il pescatore di ricordi” con la lettura di alcuni racconti da parte degli ospiti del Centro. La raccolta delle “Storie di Vita”, che nasce nell’ambito di un progetto trasversale ai Centri dell’Area Anziani della Cooperativa, è il frutto di un lavoro intenso e prezioso, perché colmo del desiderio di raccontarsi degli anziani e della bellezza della condivisione delle esperienze di vita vissuta. Questo lavoro rappresenta un’esperienza molto significativa perché resa possibile grazie alla collaborazione delle diverse componenti che animano il Centro: operatori, volontari, parenti e ospiti, veri protagonisti delle storie.


Il messaggio di auguri del Presidente Renato Ferrario ha trovato pieno compimento nelle azioni quotidiane del Centro dimostrando come si possa contribuire a migliorare la comunità, nella convinzione che le relazioni umane debbano rimanere al centro delle priorità dell’agire.
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