A spasso per i paesi del Monte di Brianza alla scoperta di angoli e sentieri nascosti
Una giornata intera passata a girare i paesi, come solo i carrettieri o gli ambulanti di una volta sapevano fare. Un po’ per il gusto infantile di camminare senza fretta e senza meta, scegliendo ad ogni incrocio quale strada seguire; un po’ perché ci faceva piacere – in questi giorni di festa – tornare a scoprire gli angoli più nascosti e dimenticati della nostra grande collina, coperta di boschi e chiazzata di prati.
Per un giorno, e per uno soltanto, siamo tornati a misurare le distanze con il solo metro dei nostri passi, lasciandoci alle spalle ogni grumo di case con l’animo di chi parte per un lungo viaggio, gettando lo sguardo oltre tutte le balze, dietro ogni svolta di sentiero, aspettando di veder apparire, come atolli nella bonaccia, i primi tetti del paese successivo.
Per un giorno, e per uno soltanto, siamo tornati a misurare le distanze con il solo metro dei nostri passi, lasciandoci alle spalle ogni grumo di case con l’animo di chi parte per un lungo viaggio, gettando lo sguardo oltre tutte le balze, dietro ogni svolta di sentiero, aspettando di veder apparire, come atolli nella bonaccia, i primi tetti del paese successivo.
Riccardo Gilardi