Olginate: scappo' dopo l'investimento mortale, a fine mese dal giudice

La Procura ha chiesto il giudizio immediato, evitando dunque il filtro dell'udienza prelimiare; la difesa ha presentato istanza per un rito alternativo, tentando quindi la strada del patteggiamento, con la "palla" tornata così nel campo del GUP Salvatore Catalano che ha fissato l'udienza già per il prossimo 30 gennaio, in considerazione anche della misura cautela - gli arresti domiciliari - ancora in essere a carico della donna. Comparirà in Aula a fine mese la 35enne di Barzanò che, alla guida di una Volkswagen Polo, all'alba di domenica 8 ottobre ha travolto Boukare Guebre, 39enne originario del Burkina Faso con casa a Garlate, in transito, in sella alla sua bici, sulla sp72 per raggiungere Valgreghentino, dove alle 6 avrebbe dovuto timbrare il cartellino.
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Una foto dei soccorsi in azione

In azienda, l'uomo - padre di tre figli - non è mai arrivato, venendo trovato esanime attorno alle 5 all'altezza dell'ex Fonderia San Martino. A parecchi metri dalla sua due ruote, abbandonata in prossimità della rotonda che conduce a Valgreghentino, dopo essere stata trascinata fin lì dall'auto investitrice, non presente sul luogo dell'incidente all'arrivo dei soccorritori e dei Carabinieri della Stazione di Olginate, arrivati poi a identificare a stretto giro - grazie alla testimonianza di un passante e ai filmati di diversi "occhi elettronici" - la barzanese, già incappata, in altra circostanza, in un inciampo con la Giustizia. La giovane, sottoposta a alcotest, era risultata positiva, da qui la contastazione aggiuntiva della guida in stato d'ebbrezza, oltre che di omicidio stradale con fuga del conducente. Assistita dall'avvocato Alessandra Carsana, come detto, il 30 sarà in Tribunale, provando dunque a definire in quella sede la propria posizione.
A.M.
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