Dispiaciuto per la proiezione del film ''Il Testimone'' a Malgrate. Su questi temi va posta la massima attenzione

Apprendo ora della proiezione ''Il Testimone'' presso la sala della Parrocchia di Malgrate. Non conosco il film, ma il fatto che sia prodotto dal Ministero della Cultura Russo la dice tutta sul contenuto “Filorusso” della pellicola, altrimenti non sarebbe mai potuto arrivare in Italia. Sappiamo tutti che in Russia è contro legge solamente dire che è in atto una guerra contro l’Ucraina, rischiando di finire in carcere.
Negli anni Novanta ho avuto la fortuna di visitare molte volte la Russia, ho conosciuto “La Casa della Cultura” di Mosca con la quale il nostro Comune di Cassago (in quegli anni ero assessore alla cultura) ha conosciuto la proverbiale accoglienza e cultura russa, con l’invito in Italia anche di un loro gruppo folcloristico. Credo che oltre a me, tutto l'occidente si domandi, dopo questa guerra: dove è finita la perestroika della grande Russia di allora?
Vincenzo Lorusso come può giustificare, proiettando questo film, l’invasione a larga scale di uno stato sovrano per risolvere il problema del Donbass? In oltre due anni di guerra ha causato decine e decine di migliaia di vittime, per lo più civili e bambini, senza contare le migliaia di famiglie fuggite nei paesi occidentali. Conosco molto bene i cittadini Ucraini, in special modo quelli della Regione di Chernihiv, con la quale siamo legati fin dal 1996 da vincoli di amicizia mediante l’ospitalità dei bambini di Chernobyl. Voglio segnalare solo l’ennesimo bombardamento dello scorso mercoledì 17/04, con 3 missili lanciati dal vicino confine russo hanno deliberatamente colpito l’inerme città di Chernihiv causando la morte di 17 civili tra i quali 2 bambini e oltre 70 feriti. Di queste atrocità ci vengono date notizie ogni giorno purtroppo, come possono essere giustificate con il problema dei secessionisti del Donbass?
Questo film rappresenta anche un'offesa a mio parere, alle migliaia di cittadini lecchesi e non solo che all’indomani dell’invasione all’Ucraina hanno spontaneamente consegnato aiuti di ogni genere nelle due postazioni a Lecco e La Valletta Brianza che abbiamo aperto, consentendoci di inviare in Ucraina oltre 300 tonnellate tra alimentari e beni di prima necessità.
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Ultima considerazione per Don Andrea, parroco di Malgrate, il quale ha concesso l’utilizzo della sala per la proiezione del film pensando magari fosse un invito alla pace oppure l’auspicio di un cessate il fuoco: bisogna porre la massima attenzione perché come dice “Stand for Ukraine” non è per ora fuori legge, ma forse è proprio questo lo scopo del film, generare molta confusione. Anziché denunciare le atrocità che la Russia sta perpetrando alla popolazione civile, tende quasi a giustificarne l’intervento di normalizzazione in Ucraina, come Putin dichiara alla sua popolazione.
Armando Crippa - Cassago chiama Chernobyl
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