Galbiate: il Parco Ludico e il Centro Sportivo del Barro intitolato a Padre Gianni Corti, missionario in America Latina

"Tutti sappiamo cosa significa essere lontani dalla propria terra, dalle proprie abitudini, dalla propria famiglia. Quando una persona lascia il suo paese pur con grande nostalgia e dedica la vita intera al servizio degli altri è una persona speciale, un eroe. Merita rispetto, riconoscenza, gratitudine, merita di essere ricordato. Proprio per questo, ricordare una persona di cuore come Padre Corti è per me un onore" ha esordito il sindaco di Galbiate Benedetto Negri accogliendo quanti sono intervenuti nel pomeriggio di ieri, sabato 23 maggio, alla cerimonia ufficiale di intitolazione del Parco Ludico e del Centro Sportivo del Barro alla memoria del missionario.

Di origine galbiatese, dal 1952 Padre Gianni Corti ha svolto la sua opera di bene in America Latina e in particolare nella regione argentina della Patagonia, dove è riuscito a far costruire scuole, consultori medici, chiese e oratori; il salesiano è rimasto però sempre profondamente legato alla comunità natia, tanto che i concittadini galbiatesi hanno fondato un'associazione di supporto alla sua attività missionaria, il "Gruppo Amici di Padre Corti".
Proprio per questo, in seguito alla morte del religioso nel 2013, l'amministrazione comunale ha deciso di intitolare due importanti luoghi di aggregazione per giovani come il centro sportivo e il parco ludico alla sua memoria, in segno di riconoscenza per l'instancabile opera di solidarietà svolta a favore della gioventù argentina, dando lustro alla collettività galbiatese.

"Le opere che ha ideato, le attività che ha portato avanti in Patagonia sono un esempio di come può essere prezioso un uomo. Grande e nello stesso tempo umile, povero in mezzo ai poveri, Padre Corti era una persona eccezionale. La sua vita è come un faro per tutti noi, un sentiero su cui riflettere per renderci conto che noi essere umani siamo tutti sulla stessa barca, facciamo parte di un'unica umanità. Dobbiamo far nostri i valori della tolleranza, del rispetto e della solidarietà e impegnarci in questo senso perché solo così potremo salvaguardare la nostra vita e quella dei nostri figli" ha concluso il primo cittadino, dedicando al missionario una poesia di Don Primo Mazzolari.

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"Prima di tutto Padre Gianni è stato un uomo. Come uomo che credeva in quello che faceva, come uomo di fede è stato un tutt'uno anche con il ministero che ha svolto, in un paese così lontano che quando è partito molti neanche sapevano dove si trovasse sul globo terrestre. Per quelle popolazioni Padre Gianni è stata un'anima veramente preziosa perché, guidato dall'idealità salesiana, non si è curato solo dei bisogni più impellenti ma ha pensato anche al bene globale di queste persone, con un'istruzione che comprendesse anche le manifestazioni sportive. Ed ecco perché trovo perfettamente indovinata l'intitolazione del Centro Sportivo del Barro e del Parco Ludico, che oggi meritano di essere posti sotto la sua protezione: padre Gianni sicuramente da lassù non guarda solo la Patagonia ma anche Galbiate, che è sempre rimasta nel suo cuore" ha commentato il parroco don Enrico Panzeri prima di impartire la benedizione.

Al centro il sindaco e il parroco

Presenti alla cerimonia anche la sorella e il cugino del missionario, i rappresentanti delle associazioni locali, dell'attuale amministrazione, delle forze dell'ordine, il Comandante di Polizia Locale Danilo Bolis, Angelo Agostani dell'associazione "Amici di Padre Corti", Luigi Panzeri del gruppo sportivo Galbiate 1974, la giovane Elisa del Parco Ludico, l'assessore valmadrerese Antonio Rusconi e l'ex sindaco di Galbiate Livio Bonacina.

Di seguito la poesia con cui il sindaco Negri ha voluto concludere la cerimonia:
"La civiltà non è né il numero,
né la forza,
né il denaro.
La civiltà è il desiderio paziente,
appassionato,
ostinato,
che vi siano sulla terra meno ingiustizie,
meno dolori,
meno sventure.
La civiltà è amarsi."

Don Primo Mazzolari
E.T.
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