Galbiate: il Parco Ludico e il Centro Sportivo del Barro intitolato a Padre Gianni Corti, missionario in America Latina
"Tutti sappiamo cosa significa essere lontani dalla propria terra, dalle proprie abitudini, dalla propria famiglia. Quando una persona lascia il suo paese pur con grande nostalgia e dedica la vita intera al servizio degli altri è una persona speciale, un eroe. Merita rispetto, riconoscenza, gratitudine, merita di essere ricordato. Proprio per questo, ricordare una persona di cuore come Padre Corti è per me un onore" ha esordito il sindaco di Galbiate Benedetto Negri accogliendo quanti sono intervenuti nel pomeriggio di ieri, sabato 23 maggio, alla cerimonia ufficiale di intitolazione del Parco Ludico e del Centro Sportivo del Barro alla memoria del missionario.
Proprio per questo, in seguito alla morte del religioso nel 2013, l'amministrazione comunale ha deciso di intitolare due importanti luoghi di aggregazione per giovani come il centro sportivo e il parco ludico alla sua memoria, in segno di riconoscenza per l'instancabile opera di solidarietà svolta a favore della gioventù argentina, dando lustro alla collettività galbiatese.
"Prima di tutto Padre Gianni è stato un uomo. Come uomo che credeva in quello che faceva, come uomo di fede è stato un tutt'uno anche con il ministero che ha svolto, in un paese così lontano che quando è partito molti neanche sapevano dove si trovasse sul globo terrestre. Per quelle popolazioni Padre Gianni è stata un'anima veramente preziosa perché, guidato dall'idealità salesiana, non si è curato solo dei bisogni più impellenti ma ha pensato anche al bene globale di queste persone, con un'istruzione che comprendesse anche le manifestazioni sportive. Ed ecco perché trovo perfettamente indovinata l'intitolazione del Centro Sportivo del Barro e del Parco Ludico, che oggi meritano di essere posti sotto la sua protezione: padre Gianni sicuramente da lassù non guarda solo la Patagonia ma anche Galbiate, che è sempre rimasta nel suo cuore" ha commentato il parroco don Enrico Panzeri prima di impartire la benedizione.
Di seguito la poesia con cui il sindaco Negri ha voluto concludere la cerimonia:
"La civiltà non è né il numero,
né la forza,
né il denaro.
La civiltà è il desiderio paziente,
appassionato,
ostinato,
che vi siano sulla terra meno ingiustizie,
meno dolori,
meno sventure.
La civiltà è amarsi."
Don Primo Mazzolari
Proprio per questo, in seguito alla morte del religioso nel 2013, l'amministrazione comunale ha deciso di intitolare due importanti luoghi di aggregazione per giovani come il centro sportivo e il parco ludico alla sua memoria, in segno di riconoscenza per l'instancabile opera di solidarietà svolta a favore della gioventù argentina, dando lustro alla collettività galbiatese.
"Prima di tutto Padre Gianni è stato un uomo. Come uomo che credeva in quello che faceva, come uomo di fede è stato un tutt'uno anche con il ministero che ha svolto, in un paese così lontano che quando è partito molti neanche sapevano dove si trovasse sul globo terrestre. Per quelle popolazioni Padre Gianni è stata un'anima veramente preziosa perché, guidato dall'idealità salesiana, non si è curato solo dei bisogni più impellenti ma ha pensato anche al bene globale di queste persone, con un'istruzione che comprendesse anche le manifestazioni sportive. Ed ecco perché trovo perfettamente indovinata l'intitolazione del Centro Sportivo del Barro e del Parco Ludico, che oggi meritano di essere posti sotto la sua protezione: padre Gianni sicuramente da lassù non guarda solo la Patagonia ma anche Galbiate, che è sempre rimasta nel suo cuore" ha commentato il parroco don Enrico Panzeri prima di impartire la benedizione.
Al centro il sindaco e il parroco
Presenti alla cerimonia anche la sorella e il cugino del missionario, i rappresentanti delle associazioni locali, dell'attuale amministrazione, delle forze dell'ordine, il Comandante di Polizia Locale Danilo Bolis, Angelo Agostani dell'associazione "Amici di Padre Corti", Luigi Panzeri del gruppo sportivo Galbiate 1974, la giovane Elisa del Parco Ludico, l'assessore valmadrerese Antonio Rusconi e l'ex sindaco di Galbiate Livio Bonacina.Di seguito la poesia con cui il sindaco Negri ha voluto concludere la cerimonia:
"La civiltà non è né il numero,
né la forza,
né il denaro.
La civiltà è il desiderio paziente,
appassionato,
ostinato,
che vi siano sulla terra meno ingiustizie,
meno dolori,
meno sventure.
La civiltà è amarsi."
Don Primo Mazzolari
E.T.