CAI: tre giorni dedicati alla pietra a secco tra Lecco e Carenno
Bilancio positivo per la tre giorni dedicata agli Antichi sentieri e alla pietra a secco promossa dal CAI Lecco in collaborazione con l'Associazione Muratori e Amici di Ca Martì di Carenno, Fondazione Clerici e Itla Italia.


Per iniziare, venerdì mattina una classe del Corso per Operatori Edili del Clerici si è cimentata nel restauro e nella ricostruzione dei muretti crollati da tempo, lungo l'antica "Strada mandria" di Lecco (mulattiera Cereda-Montalbano), grazie ai loro insegnanti e agli esperti carennesi che hanno avvicinato i ragazzi a questo mondo "di pietre".

Sabato mattina poi, presso Officina Badoni, un bellissimo convegno dove partendo dall'esperienza del CAI Lecco sulla mulattiera stessa si è viaggiato nei paesaggi terrazzati d'Italia e del mondo, tra antropologia e comunità, tra memoria e presente.

Nel pomeriggio il gruppo si è spostato a Carenno per una visita guidata presso il Museo di Cà Marti. Un luogo che ha stupito per la passione dei volontari, la cura degli spazi espositivi e il grande valore di archivio della memoria materiale e immateriale di un intero paese. Dopo il tour, i partecipanti hanno potuto osservare il cantiere-scuola in località Fracetta, parte del percorso ecomuseale che attraversa il territorio di Carenno.

Domenica una trentina di volontari, grazie alla presenza di diversi soci esperti di Ca Martì, hanno potuto cimentarsi nella ricostruzione di molti tratti di muri lungo la mulattiera. In qualche ora di lavoro sono stati smontati e ricostruiti, poche e semplici regole e la voglia di mettersi in gioco hanno fatto cambiare faccia alla parte centrale della strada, proprio quella che nel 2022 risultava ormai impercorribile per rovi e metri cubi di materiale depositato.


Ora è possibile percorrere questo antico tracciato con tranquillità, osservando i muri, i gradini e l'acciottolato, riflettendo sul fatto che ognuna di quelle migliaia di pietre è stata scelta, raccolta, portata in loco e messa al suo posto. Ma l'invito è anche quello di farsi parte attiva del "progetto", spostare un ramo d'intralcio, raccogliere un sasso caduto e metterlo sulla testa dei muri laterali, per diventare custodi di questo bene collettivo.


Con questa giornata sono oltre 200 le persone che hanno lavorato per la "Strada Mandria": un sogno che con fatica, impegno e passione si sta trasformando in realtà, restituendo alla città un manufatto straordinario colmo di storia e significati.


Per iniziare, venerdì mattina una classe del Corso per Operatori Edili del Clerici si è cimentata nel restauro e nella ricostruzione dei muretti crollati da tempo, lungo l'antica "Strada mandria" di Lecco (mulattiera Cereda-Montalbano), grazie ai loro insegnanti e agli esperti carennesi che hanno avvicinato i ragazzi a questo mondo "di pietre".

Sabato mattina poi, presso Officina Badoni, un bellissimo convegno dove partendo dall'esperienza del CAI Lecco sulla mulattiera stessa si è viaggiato nei paesaggi terrazzati d'Italia e del mondo, tra antropologia e comunità, tra memoria e presente.





La mulattiera prima e dopo i lavori
Dopo la pausa pranzo organizzata dagli Alpini di Bressanella, il pomeriggio è proseguito sotto l'occhio attento ed esperto di Gianni Carsana, uno degli ultimi muratori storici di Carenno.



Con questa giornata sono oltre 200 le persone che hanno lavorato per la "Strada Mandria": un sogno che con fatica, impegno e passione si sta trasformando in realtà, restituendo alla città un manufatto straordinario colmo di storia e significati.
