Lecco: il cc a maggioranza chiede più sicurezza, dubbi sull'esercito

È stata approvata a larghissima maggioranza dal consiglio comunale di Lecco la mozione sulla sicurezza presentata dalla consigliera leghista Cinzia Bettega. Il documento si rifà alla strada già intrapresa dalla Provincia che il 2 aprile scorso ha votato all’unanimità la richiesta della convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza a seguito degli episodi di microcriminalità, spaccio e disordini che si verificano nelle stazioni ferroviarie della tratta Lecco-Milano, richiedendo anche l’attivazione dell’operazione “Strade sicure” che prevede l'impiego di personale militare per supportare le forze di polizia nel controllo del territorio e nella sorveglianza di obiettivi sensibili.
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“La sicurezza è un dovere dello Stato ed è una esigenza sentita da tutto il territorio perché i problemi che nascono nelle stazioni si riflettono poi nei vari paesi e nella nostra città - ha spiegato Bettega - Il comitato deve sapere che c’è un mandato dei cittadini per mantenere un’attenzione completa su questo tema”.
La rappresentante del Carroccio ha anche aggiunto che “l’operazione ‘Strade sicure’ ha una valenza preventiva e di rinforzo del senso di sicurezza dei cittadini” e che già hanno mostrato efficacia le “misure adottate con l’effettuazione dei servizi ad alto impatto che hanno portato a significativi risultati nel presidio delle aree comunali interessate da illegalità diffusa, degrado e marginalità”.
Quello che si chiede in concreto al sindaco con la mozione è dunque di proporre al comitato un potenziamento strutturato della presenza delle forze dell’ordine valutando la richiesta di implementazione dell’organico in servizio al capoluogo, di valutare la richiesta di attivazione dell’operazione ‘Strade sicure’, di rafforzare la video sorveglianza all’interno di treni e stazioni e di sottoscrivere degli accordi con RFI e Trenord per migliorare la sicurezza di questi luoghi.
“La sicurezza è un tema fondamentale per tutti, la giunta si è già mossa nella direzione indicata dalla mozione e quindi non possiamo che votare a favore” ha dichiarato il capogruppo del Partito democratico Pietro Regazzoni.
Voto nello stesso senso anche da parte di Fattore Lecco: “La sicurezza è un diritto dei cittadini e l’amministrazione ha già ottenuto buoni risultati con i servizi ad alto impatto - ha detto Saulo Sangalli - Ricordiamo però che ciò che alimenta insicurezza e marginalità sono cause strutturali come povertà ed esclusione e che da anni le amministrazioni lecchesi combattono questi fenomeni con politiche sociali inclusive. Infine, non siamo convinti che l’impiego di miliari sia la risposta più adeguata, sarebbe forse più opportuno il potenziamento della presenza di agenti di polizia e carabinieri e la costruzione di una comunità inclusiva e solidale”.
Posizione condivisa da Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): “Sulla sicurezza non possiamo dividerci, certo è che i militari, che sono pochi, andrebbero impiegati in maniera più propria e non per fare la guerra ai balordi. Se servono più agenti bisogna potenziare quelli che già ci sono”.
Anche Filippo Boscagli (Fratelli d’Italia) ha sottolineato come questa possa essere solo una parte della risposta: “Il tema della sicurezza è molto sentito e servono dei deterrenti, la vera emergenza però è quella educativa che porta i ragazzi minorenni a delinquere. Le forze dell’ordine arrivano quando il danno è fatto e Lecco non può tollerare di avere una situazione del genere, serve maggiore attenzione per il futuro dei nostri ragazzi”.
Tra le voci fuori dal coro quella di Con la sinistra cambia Lecco che ha votato contro e quella di Ambientalmente. Il gruppo ambientalista di maggioranza si è astenuto motivando questa scelta col fatto che “a livello preventivo molto stiamo già facendo” e che “l’insicurezza sui treni e in stazione non si risolve con l’esercito”.
Anche il sindaco Mauro Gattinoni si è astenuto non per ragioni politiche ma tecniche: “La sicurezza va garantita ai cittadini a qualsiasi livello e mi faccio carico di quanto emerso. Tuttavia, per correttezza e trasparenza, devo rilevare che la discussione in prefettura su questo tema è già avvenuta il 24 giugno scorso. In questo incontro è stata fatta una analisi del fabbisogno del territorio e il prefetto si è incaricato di relazionare dettagliatamente al ministero dell’Interno che ora dovrà valutare se è opportuna l’assegnazione di un contingente militare al territorio di Lecco”.
M.V.
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