Lecco: il consiglio va avanti con il progetto dell'hub in via Balicco

Dopo un lungo dibattito, il consiglio comunale di lunedì sera ha approvato la delibera che permetterà al Comune di portare avanti il progetto dell’hub del trasporto pubblico locale in via Balicco e, quindi, di espropriare quel pezzo di terreno necessario alla sua realizzazione. Il documento è stato presentato, come già fatto nella commissione Quinta della scorsa settimana, dall’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi e prevede la modifica del Piano dei servizi del Pgt per apporre un “vincolo preordinato all’esproprio delle aree non di proprietà comunale”.
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I condomini in presidio la scorsa settimana

Un’operazione contestata fin dall’inizio dai residenti del condominio Monte Legnone di Lecco e che in aula è stata avversata anche dalle opposizioni. Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ha ribadito alcune perplessità già avanzate nei giorni scorsi rispetto ad alcuni requisiti della candidatura lecchese al bando regionale che ha approvato e finanziato il progetto chiedendosi: “È il caso di imbarcarci in un’avventura di questo genere? Siamo ancora in tempo a ripensarci”. Anche Clara Fusi (Gruppo Misto) ha sottolineato che “serve una riflessione seria, perché del progetto non sappiamo quasi nulla e non possiamo arrivare a un esproprio senza certezze e senza garanzie per i cittadini”. Ha aggiunto un pezzo in più Stefano Parolari (Lega) ricordando che “questo progetto non affronta i problemi che servirebbe affrontare, come ad esempio la cesura dell’asse viario cittadino Nord/Sud provocata dalla ferrovia”. 
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Come potrebbe apparire l'hub

Di diverso avviso la maggioranza: “Sono dispiaciuto per i cittadini che vengono illusi che esista un’alternativa a questo progetto - ha detto Mattia Bernasconi (Fattore Lecco) - L’unico modo per analizzare con serietà il progetto è capire che i suoi vantaggi vanno ben più in là dei confini di Lecco e che non dipendo solo dal nostro Comune”. Anche Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) ha spostato l’attenzione sul tema del beneficio pubblico: “È chiaro che per un residente è meglio avere un prato sotto casa che una stazione degli autobus ma c’è anche un interesse collettivo che è quello di ridurre gli autobus che gravitano attorno alla stazione e di spostare alcune linee sopra la ferrovia. Il nostro compito è di portare avanti il progetto riducendo al massimo i disagi”. 
Pietro Regazzoni, capogruppo dem, ha puntato il dito contro l’opposizione citando dei comunicati dei consiglieri regionali Mauro Piazza e Giacomo Zamperini, rispettivamente Lega e Fratelli d’Italia, che hanno rivendicato il progetto: “A me non piace che si prendano in giro le persone, che vengano usati i cittadini e delle situazioni complicate per fare campagna elettorale. Nessuno crede che il progetto sia perfetto, l’impatto ci sarà e noi faremo di tutto per limitarlo ma noi qui dobbiamo decidere non per una via bensì per un’intera provincia, per studenti, lavoratori e turisti”. 
Intervento che ha suscitato la reazione di Emilio Minuzzo del centrodestra: “Il progetto è stato finanziato dalla Regione ma l’area dove implementarlo è stata scelta dall’amministrazione comunale. Se avessimo preso strade diverse quattro anni fa, una su tutte spostando il municipio in via Marco d’Oggiono, non saremmo qui a parlarne. Questo progetto è una bomba a orologeria messa lì in un’area critica senza analisi e studi sufficienti”.
Della stessa idea la leghista Cinzia Bettega: “Noi siamo vicini a dei cittadini che reclamano per una iniziativa che è vostra, non di Regione, non di Rfi e non dell’Agenzia per il Tpl. Questa scelta va nella direzione che voi avete deciso di dare”.
Di diverso avviso Paolo Galli di Ambientalmente: “Rfi e l’Agenzia per il Tpl hanno fatto sopralluoghi e condiviso il progetto. Forse i problemi di quest’area sono nati quando è stata deturpata la città con delle speculazioni edilizie senza considerare le zone in cui si andava a intervenire. Certi errori del passato si pagano e bisogna sistemarli piano piano e questo progetto è un punto di partenza anche se non può risolvere tutti i problemi”. 
A chiudere il dibattito, il sindaco Mauro Gattinoni: “A Lecco c’è un problema di sicurezza e di congestione con i bus in stazione che si ripercuote sulla viabilità ordinaria. Questa situazione sarà ulteriormente aggravata con l’arrivo dei nuovi treni che passeranno da Lecco per l’aeroporto di Orio al Serio e per il Ticino. Abbiamo la possibilità di agganciare flussi europei e ora abbiamo le risorse perché questi problemi possano trovare una soluzione rispettosa di tutti. Attualmente abbiamo presentato un progetto di fattibilità che è stato discusso con tutti i soggetti interessati. Da qui in avanti si pone il tema della progettualità, che può essere migliorata dialogando con tutti quei soggetti che hanno degli interessi e possono portare degli elementi di miglioria a un progetto che è tutto da costruire”.
M.V.
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