UP - seconda stagione/18: un giro ad anello tutto intorno al Monte Barro

Il Monte Barro è una delle montagne più frequentate del territorio lecchese. A dispetto dell’altitudine modesta (922m slm), la sua posizione incredibilmente panoramica attira in vetta tantissime persone. Inoltre è una montagna relativamente isolata e questo ha consentito di sviluppare caratteristiche naturalistiche molto peculiari, al punto da portare all’istituzione negli anni Ottanta del Parco regionale del Monte Barro.
Questa nuova puntata di UP – Un Percorso è dedicata proprio alla montagna che sorveglia la Brianza. Non saliremo in cima, però: come la settimana scorsa per il Resegone, quest’oggi vedremo un giro ad anello che percorre l’intero periplo del Monte Barro. La partenza è dall’Eremo del Monte Barro (che costituisce anche il punto più alto di tutto il giro), a Galbiate, e l’escursione ha uno sviluppo di circa 10 chilometri per un dislivello positivo di 620 metri.

Partenza e arrivo: Eremo del Monte Barro (710m slm)
Lunghezza totale: 10,2 km
Dislivello: 620 metri
Durata totale: 3 ore 45 minuti
Difficoltà: Medio
Adatto ai bambini: da 7 anni in su



Come dicevamo, la partenza della nostra escursione è l’Eremo del Monte Barro, raggiungibile in auto. Nei giorni festivi durante l’estate la strada è chiusa al traffico ed è istituito un servizio di navetta. Lasciata l’auto nel parcheggio, iniziamo a camminare. Il primo tratto lo percorriamo in discesa sulla strada asfaltata, tornando verso Galbiate.
Dopo circa una decina di minuti, arriviamo al “Cappello dell’Alpino”, uno splendido punto panoramico che si affaccia sulla Brianza.
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Qui prendiamo la mulattiera che scende a fianco del monumento dedicato agli alpini e in breve raggiungiamo l’area archeologica dei Piani di Barra, dove troviamo i resti di un insediamento di origine romana e poi gotica. All’altezza dell’edificio più grande, svoltiamo a sinistra e proseguiamo su sentiero fino a raggiungere una panchina in legno in splendida posizione panoramica (circa 20 minuti dalla partenza).
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Qui pieghiamo nettamente a sinistra e iniziamo a percorrere un sentiero nel bosco in discesa, con un tratto leggermente ripido. Proseguiamo per circa 15 minuti, quando giungiamo a un incrocio. Ignoriamo il sentiero che scende a destra e proseguiamo dritti per altri 15 minuti, con un andamento di discesa leggera. A questo punto incrociamo una strada, che attraversiamo proseguendo sempre nella stessa direzione da cui arriviamo.
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Proseguiamo per una decina di minuti ancora, ignoriamo a sinistra il sentiero per Roncaccio e con una breve salita arriviamo in località Moia (1 ora dalla partenza). 
Qui troviamo una strada asfaltata. Proseguiamo per qualche metro fino a incrociare Via Balassi, ovvero la strada che da Galbiate sale all’Eremo. La prendiamo in salita e percorriamo un tratto di strada di circa 500 metri. Nei pressi di un’abitazione troviamo sulla destra un sentiero che si stacca dalla strada. Lo seguiamo inoltrandoci nel bosco, anche qui con un andamento di moderata salita. Ignoriamo tutte le deviazioni e rimaniamo sul sentiero principale, sempre nel bosco. Dopo un tratto pianeggiante, il sentiero inizia a scendere (sempre con pendenze molto morbide) e dopo circa 20 minuti sbuchiamo nuovamente su una strada asfaltata. Siamo in Via dell’Oliva, che è anche punto di partenza del “Sentiero delle Creste” per il Monte Barro (1 ora 30 minuti dalla partenza).

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Ora procediamo in piano su un largo tracciato sterrato. Dopo 10 minuti arriviamo a una fontana, dove troviamo il bivio per il “Sentiero delle Creste”. Ignoriamo la deviazione e procediamo sullo stesso tracciato da cui proveniamo. Inizia ora il “Sentiero di Mezzo” che percorre tutto il versante orientale del Monte Barro con un andamento pressoché pianeggiante. Dopo alcuni minuti di cammino il tracciato diventa un sentiero che, sebbene sia più stretto, comunque non presenta pericoli particolari.
Non troviamo deviazioni, così continuiamo a camminare mentre tra gli alberi compare una bella vista sul Lago di Garlate, la Valle dell’Adda e, verso nord, in lontananza, l’anfiteatro di Lecco. In questo tratto, infatti, ci troviamo proprio sopra l’abitato di Pescate. Continuiamo per circa 45 minuti senza trovare altri sentieri e sempre in piano, finché sulla destra non troviamo una deviazione per San Michele. Possiamo ignorare e proseguire oltre, oppure concederci una deviazione.
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Pieghiamo a destra e, con una breve discesa un po’ ripida, arriviamo al Santuario di San Michele, una grande chiesa rimasta incompiuta e oggi utilizzata per eventi culturali. Dalla partenza sono passate circa 2 ore e 30 minuti.
Riprendiamo il cammino. La nostra prossima tappa sarà la località Pian Sciresa. Dalla chiesa percorriamo alcuni metri su strada, poi svoltiamo a sinistra su sentiero leggermente ripido che in breve ci riporta su quello che stavamo percorrendo prima della deviazione per San Michele. Continuiamo a camminare in piano e in pochi minuti arriviamo ai prati di Pian Sciresa. Li superiamo e, piegando a sinistra, con una breve salita arriviamo alla baita, dove è possibile pranzare (nei fine settimana e il giovedì). Dietro alla baita c’è una grande terrazza dove ammirare una bellissima vista sul lago e su Lecco.
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Riprendiamo il cammino e ora ci attende la parte più faticosa di tutta l’escursione: infatti dai 420 metri di quota a Pian Sciresa dobbiamo risalire ai 710 dell’Eremo.
La salita è breve ma abbastanza intensa. Seguiamo il sentiero (ci sono varie ramificazioni ma conducono tutte allo stesso punto) finché dopo circa 30 minuti arriviamo al Sasso della Vecchia (circa 3 ore dalla partenza). Da qui possiamo godere di una bella vista su Valmadrera e sul ramo lecchese del Lario. Qui ignoriamo la deviazione per la vetta del Monte Barro e proseguiamo oltre. Ora le pendenze si addolciscono e tornano pressoché pianeggianti.
Inizia ora l’ultimo tratto di escursione, lungo il versante nord del Monte Barro, quello che affaccia su Valmadrera. Ci immergiamo gradualmente in un bel bosco di faggi (questa è la zona più umida del Monte Barro) nella Valle del Faè. Ignoriamo ogni deviazione e continuiamo sempre sul nostro sentiero. Affrontiamo un breve tratto leggermente esposto, dove è stato posizionato un parapetto. Infine sbuchiamo nuovamente sulla strada asfaltata. Svoltiamo a sinistra, procediamo in leggera salita per pochi metri e davanti a noi ecco ricomparire nuovamente l’Eremo del Monte Barro, termine del nostro giro (circa 3 ore e 45 minuti totali).
Michele Castelnovo – Guida ambientale escursionistica – www.trekkinglecco.com
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