UP - seconda stagione/22: cinque escursioni perfette per raccogliere castagne
Ottobre, si sa, è tempo di castagne. E cosa c’è di meglio di mangiare qualcosa che si è raccolto con le proprie mani? In questa nuova puntata di UP – Un Percorso vi presentiamo cinque itinerari perfetti per queste settimane, dove unire i benefici di una salutare passeggiata in natura alla possibilità di raccogliere castagne.
Prima, però, una premessa è d’obbligo: ad eccezione di dove è espressamente indicato, generalmente i boschi di castagno insistono su proprietà private e quindi non possiamo raccogliere le castagne. Quello che possiamo fare, però, è rimanere sui sentieri (dove il passaggio pubblico è sempre garantito) e raccogliere quelle che si trovano a terra, senza invadere le proprietà altrui.
Vediamo insieme allora alcune escursioni perfette per raccogliere castagne!

1) Camposecco a Lecco
Una delle più conosciute e frequentate località della media montagna di Lecco è Camposecco. Qui troviamo un caratteristico rifugio, in una zona fitta di castagni. Possiamo partire da Maggianico e salire direttamente a Camposecco oppure un’interessante alternativa è di raggiungere il Castello dell’Innominato da Chiuso o da Vercurago e da lì, in circa 20/30 minuti, arrivare al rifugio.
2) Sempre a Lecco, i boschi di San Giovanni
Uno dei quartieri più grandi e popolosi di Lecco è San Giovanni. Il cui nome, in origine, prima di diventare parte della città di Lecco, era San Giovanni alla Castagna. Come si suol dire, nomen omen! Possiamo partire dalla località Varigione e salire verso Cereda. Qui prendiamo Via Monterobbio che dalla città ci porta nei boschi. Tutta la zona intorno alla Baita degli Alpini in località Bressanella offre tantissime castagne da raccogliere rimanendo comodamente sulla larga strada.
3) Baiedo a Pasturo
Ci spostiamo ora in Valsassina, per l’esattezza a Baiedo, frazione di Pasturo. Qui possiamo prendere la strada agrosilvopastorale che porta ai Piani di Nava. È un tracciato largo e comodo, sebbene un po’ ripido. Lungo il percorso possiamo trovare numerose castagne. Una volta arrivati ai Piani di Nava possiamo continuare fino al Rifugio Riva dove gustarci un bel pranzo tipico valsassinese. In alternativa, sempre a Pasturo, possiamo percorrere la mulattiera che dal paese porta in località Cornisella.
4) Da Vestreno alla Madonna di Bondo, in Val Varrone
Se quello che cerchiamo è una passeggiata che, oltre a darci la possibilità di raccogliere castagne, sia anche panoramica, allora possiamo spostarci a Vestreno, all’imbocco della Val Varrone, poco sopra Dervio. Dal paese possiamo seguire una strada agrosilvopastorale larga e praticamente pianeggiante che ci porta al Santuario della Madonna di Bondo. Lungo il percorso troviamo numerosi castagneti. Possiamo inoltre proseguire fino alle baite di Monte Piazzo, altro luogo dove troviamo tante castagne.
5) I castagneti secolari del Triangolo Lariano
Cambiando zona, ci spostiamo di qualche chilometro e raggiungiamo il cuore del Triangolo Lariano. Andiamo a Rezzago, poco distante da Asso. Sopra al paese si stende uno splendido castagneto secolare, conosciuto con il nome di Selva d’Enco, dove troviamo anche un ristoro. La particolarità, qui, è che è ancora in vigore lo “Ius Plantandi”: il terreno è di proprietà comunale, mentre gli alberi sono dei privati. Come “gentile concessione” dei proprietari delle piante, ognuno può raccogliere fino a un massimo di 5 chili di castagne.
Ovviamente nel nostro territorio ci sono tanti altri luoghi (alcuni anche molto conosciuti) dove poter andare a raccogliere le castagne. Basti tenere presente che il castagno è un albero che vive in una quota compresa generalmente tra i 500 e gli 800 metri di altitudine – e di località a queste quote ce ne sono davvero tante anche nel nostro territorio!
Prima, però, una premessa è d’obbligo: ad eccezione di dove è espressamente indicato, generalmente i boschi di castagno insistono su proprietà private e quindi non possiamo raccogliere le castagne. Quello che possiamo fare, però, è rimanere sui sentieri (dove il passaggio pubblico è sempre garantito) e raccogliere quelle che si trovano a terra, senza invadere le proprietà altrui.
Vediamo insieme allora alcune escursioni perfette per raccogliere castagne!

1) Camposecco a Lecco
Una delle più conosciute e frequentate località della media montagna di Lecco è Camposecco. Qui troviamo un caratteristico rifugio, in una zona fitta di castagni. Possiamo partire da Maggianico e salire direttamente a Camposecco oppure un’interessante alternativa è di raggiungere il Castello dell’Innominato da Chiuso o da Vercurago e da lì, in circa 20/30 minuti, arrivare al rifugio.
2) Sempre a Lecco, i boschi di San Giovanni
Uno dei quartieri più grandi e popolosi di Lecco è San Giovanni. Il cui nome, in origine, prima di diventare parte della città di Lecco, era San Giovanni alla Castagna. Come si suol dire, nomen omen! Possiamo partire dalla località Varigione e salire verso Cereda. Qui prendiamo Via Monterobbio che dalla città ci porta nei boschi. Tutta la zona intorno alla Baita degli Alpini in località Bressanella offre tantissime castagne da raccogliere rimanendo comodamente sulla larga strada.
3) Baiedo a Pasturo
Ci spostiamo ora in Valsassina, per l’esattezza a Baiedo, frazione di Pasturo. Qui possiamo prendere la strada agrosilvopastorale che porta ai Piani di Nava. È un tracciato largo e comodo, sebbene un po’ ripido. Lungo il percorso possiamo trovare numerose castagne. Una volta arrivati ai Piani di Nava possiamo continuare fino al Rifugio Riva dove gustarci un bel pranzo tipico valsassinese. In alternativa, sempre a Pasturo, possiamo percorrere la mulattiera che dal paese porta in località Cornisella.
4) Da Vestreno alla Madonna di Bondo, in Val Varrone
Se quello che cerchiamo è una passeggiata che, oltre a darci la possibilità di raccogliere castagne, sia anche panoramica, allora possiamo spostarci a Vestreno, all’imbocco della Val Varrone, poco sopra Dervio. Dal paese possiamo seguire una strada agrosilvopastorale larga e praticamente pianeggiante che ci porta al Santuario della Madonna di Bondo. Lungo il percorso troviamo numerosi castagneti. Possiamo inoltre proseguire fino alle baite di Monte Piazzo, altro luogo dove troviamo tante castagne.
5) I castagneti secolari del Triangolo Lariano
Cambiando zona, ci spostiamo di qualche chilometro e raggiungiamo il cuore del Triangolo Lariano. Andiamo a Rezzago, poco distante da Asso. Sopra al paese si stende uno splendido castagneto secolare, conosciuto con il nome di Selva d’Enco, dove troviamo anche un ristoro. La particolarità, qui, è che è ancora in vigore lo “Ius Plantandi”: il terreno è di proprietà comunale, mentre gli alberi sono dei privati. Come “gentile concessione” dei proprietari delle piante, ognuno può raccogliere fino a un massimo di 5 chili di castagne.
Ovviamente nel nostro territorio ci sono tanti altri luoghi (alcuni anche molto conosciuti) dove poter andare a raccogliere le castagne. Basti tenere presente che il castagno è un albero che vive in una quota compresa generalmente tra i 500 e gli 800 metri di altitudine – e di località a queste quote ce ne sono davvero tante anche nel nostro territorio!
Michele Castelnovo – Guida ambientale escursionistica – www.trekkinglecco.com