UP - seconda stagione/25: le 5 migliori escursioni in zona per il foliage autunnale
La stagione autunnale sta entrando nel vivo e in questi giorni i boschi stanno tingendosi di giallo, arancione e rosso. C’è un albero, in particolare, che a cavallo tra ottobre e novembre offre il meglio di sé: il faggio. È una delle specie arboree più diffuse in assoluto in Italia, perché trova il suo habitat ideale su quote a cavallo dei 1.000 metri di altitudine. In particolare, è un albero che possiede una grande quantità di foglie e, di conseguenza, in autunno, quando si tinge di un arancione scuro, regala emozioni intense.
In questa nuova puntata di UP – Un Percorso vediamo allora quali sono le migliori escursioni in faggeta nei dintorni di Lecco, per un autunno all’insegna del foliage. 1) Il Sentiero dei Grandi Alberi a Morterone
Il versante orientale del Resegone è ricoperto da un vasto bosco dove il faggio è padrone incontrastato. È la Foresta Regionale del Resegone e si sviluppa prevalentemente nel territorio comunale di Morterone. ERSAF – l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste – ha creato un percorso escursionistico per scoprire questo bellissimo bosco: è il Sentiero dei Grandi Alberi (https://www.leccoonline.com/notizie/90129/up-ndash-seconda-stagione-3-alla-scoperta-dei-ldquo-giganti-verdi-rdquo-di-morterone-con-il-sentiero-dei-grandi-alberi). Lungo all’incirca 10 chilometri, con un dislivello intorno ai 400 metri (a seconda delle varianti), parte da Morterone ed è un percorso abbastanza facile e adatto ai più, ideale da percorrere in questo periodo per ammirare i colori dell’autunno.
2) Il Sentiero dei Faggi sul Bolettone
Ci spostiamo ora nel Triangolo Lariano, sul Monte Bolettone. Il versante settentrionale della montagna è interamente ricoperto da una splendida faggeta e, al suo interno, corre un sentiero perlopiù pianeggiante che si presta molto bene per il foliage. Il Sentiero dei Faggi (così si chiama) va dalla Bocchetta di Lemna, vicino alla Capanna Mara, fino alla Bocchetta di Molina, in direzione Brunate. Consigliamo di partire dall’Alpe del Viceré, seguire la mulattiera per la Capanna Mara, percorrere il Sentiero dei Faggi e, una volta arrivati alla Bocchetta di Molina, scendere alla Baita Patrizi e chiudere un ampio anello tornando all’Alpe del Viceré (lunghezza 12 chilometri, dislivello 450 metri).
3) La strada militare per il Rifugio Griera
In Valvarrone, a metà tra il paese di Pagnona e la vetta del Monte Legnone, troviamo il Rifugio Griera (https://www.leccoonline.com/notizie/70961/up-amp-ndash-un-percorso-65-alla-scoperta-del-rifugio-griera-con-un-giro-ad-anello-da-pagnona). In particolare, per salire al rifugio con l’antica strada militare che conduceva alle postazioni della linea Cadorna poco lontano dalla vetta più alta della provincia di Lecco, attraversiamo uno splendido bosco di faggi. Il percorso per il rifugio è abbastanza lungo e faticoso, ma i bellissimi colori fanno pesare meno lo sforzo. Poi, salendo di quota, troviamo anche qualche larice – altro albero che in autunno regala un bellissimo spettacolo! L’escursione parte dall’Alpe Gallino, poco lontano dall’abitato di Pagnona. Per arrivare al rifugio la distanza da percorrere è di 8 chilometri (16 andata e ritorno) con un dislivello di 750 metri.
4) La traversata bassa delle Grigne
Uno degli itinerari più conosciuti e frequentati della Valsassina. La traversata bassa delle Grigne va dai Piani Resinelli al Pialeral e, come suggerisce il suo nome, taglia il fianco delle due montagne simbolo del lecchese: Grignetta e Grignone. Larga parte del percorso si svolge in faggeta. Il sentiero non presenta particolari difficoltà tecniche, ma è un po’ lungo e il dislivello, sebbene non eccessivo, alla fine si sente. La lunghezza è di circa 7 chilometri (14 andata e ritorno), quasi tutti a sali e scendi. Il dislivello complessivo, tra andata e ritorno, è all’incirca di 650 metri.
5) Il Parco del Valentino ai Piani Resinelli
Restiamo ai Piani Resinelli per un’altra escursione in faggeta. Il Parco del Valentino è conosciuto dai più per la famosa passerella panoramica a sbalzo. Ma oltre a quello c’è molto di più. In particolare, tutto intorno al sentiero per la passerella, si apre uno splendido bosco che offre diverse escursioni. Un giro che consigliamo è il seguente: dai Piani Resinelli scendere in direzione Campelli, quindi risalire al Prato della Nave. Dal Prato della Nave saliamo verso i Piani Resinelli ma, poco prima di arrivarci, prendiamo un sentiero che segue in parallelo, ma più in basso, quello della passerella. Alla fine sbuchiamo alla passerella, ma ci arriviamo in un modo un po’ diverso dal solito, per ricordarci che questa porzione di territorio è molto di più di una grata di metallo sospesa nel vuoto. L’escursione è lunga circa 8,5 chilometri con un dislivello di circa 450 metri.