Provincia, il PD: Hofmann non è civica, segue logiche di partito

La corsa alla poltrona di presidente della Provincia di Lecco si sta infiammando. Nel disinteresse dei cittadini, ovviamente, essendo una partita tutta riservata agli amministratori comunali, unici a cui è riconosciuto il diritto di voto.
Il PD - nelle figure del Segretario provinciale Manuel Tropenscovino e del Responsabile enti locali Marco Passoni (in corsa, quattro anni fa, in prima persona, per il ruolo, uscito poi sconfitto dalle consultazioni) - attaccano a viso aperto Alessandra Hofmann, dettasi pronta a tentare il bis (pur non spalleggiata, in questo momento, nemmeno da tutta la sua maggioranza) ri-presentandosi come volto civico in seno al centrodestra. Una autodescrizione che, sottolineano i dem, non ricalca il profilo tenuto fino ad oggi dalla presidente uscente, ritenuta, nella prova dei fatti, braccio operativo della Lega di Mauro Piazza.  "L’augurio è che invece con le prossime elezioni arrivino figure in grado di tornare a rappresentare seriamente il territorio e i territori della Provincia di Lecco" la chiosa dei due dirigenti del PD. Strizzando l'occhio alla proposta dei Civici?

Di seguito il comunicato integrale:

Presidente della Provincia civica? La più grande presa in giro degli ultimi 4 anni, come la fantomatica “Casa dei Comuni”
Farebbe sorridere sentire l’autoproclamazione di civismo da parte della Presidente della Provincia, se non fosse che l’atteggiamento di questi anni della stessa, o di chi ne ha fatto le veci, lo hanno pagato gli amministratori sul territorio che non condividono lo stesso colore politico.
Basti pensare a quanto accaduto al Parco del Curone un anno fa, quando la Provincia ha deciso per la prima volta di votare esclusivamente per sostenere il candidato Presidente della Lega, ribaltando la maggioranza espressa dai Comuni. O a quanto successo con il Quarto ponte di Lecco, dove per interesse di partito la Presidenza ha ostacolato la normalissima richiesta del Comune di Lecco di ottenere due corsie. Oppure ancora al silenzio nei confronti dei Comuni lasciati soli di fronte alle decisioni della Regione sul Ponte di Paderno. 
Sono solo alcuni esempi della scorrettezza istituzionale che ha caratterizzato questi anni, guidata unicamente da logiche di parte della filiera leghista sul territorio. Per non parlare delle iniziative e delle campagne della Lega a cui la Presidente ha partecipato. Non c’è nulla di male a riconoscersi in un partito, ma non si prendano in giro gli amministratori lecchesi.
Hofmann è una Presidente lontana dalle esigenze del territorio. Abbiamo un Comune che vuole lasciare la Provincia di Lecco. Rischiamo di svendere un’eccellenza della Valsassina come l’Alberghiero di Casargo, perché questa amministrazione provinciale considera l’istruzione un costo e non un investimento. I Comuni del Lago sono stati completamente abbandonati nella gestione degli assalti turistici.  Lo stesso vale per la Lecco–Bergamo, infrastruttura strategica che avrebbe dovuto rappresentare la priorità assoluta per questa Presidenza. Battersi per una progettazione fino al ponte Cantù, se non addirittura fino a Cisano, avrebbe significato offrire una risposta concreta non solo ai cittadini, ma soprattutto al tessuto imprenditoriale. Le aziende, nonostante le difficoltà e l’assenza di visione istituzionale, continuano a investire sul territorio, dimostrando un attaccamento che meriterebbe ben altra attenzione. La Provincia invece non ha organizzato nemmeno un incontro di confronto con comitati e amministrazioni per l’opera più ingente e complessa del territorio. Si è perso più di un anno senza neppure verificare un possibile studio di fattibilità in variante del tracciato, come richiesto da migliaia di cittadini firmatari di una petizione.
Sono stati anni di una gestione inadeguata per una Provincia che invece avrebbe dovuto dettare le strategie per il futuro del territorio, fungere da cabina di regia per le grandi scelte di sviluppo delle infrastrutture, del lavoro e dell’istruzione e rappresentare i Sindaci sulle sfide dei trasporti, della sicurezza, dei servizi e dell’ambiente. Su tutto questo, in questi anni, non abbiamo sentito una sola parola. 
L’augurio è che invece con le prossime elezioni arrivino figure in grado di tornare a rappresentare seriamente il territorio e i territori della Provincia di Lecco. Non serve avere una tessera in tasca per svolgere questo ruolo, ma almeno non ci si nasconda dietro un civismo finto, inconsistente e di facciata.

Manuel Tropenscovino, Segretario provinciale PD Lecco
Marco Passoni, Responsabile enti locali PD Lecco
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