ASST Lecco: la Chirurgia Toracica sarà a valenza interaziendale e la dirigerà chi ha vinto regolare concorso
Montata la panna, l’ASST di Lecco interviene per ciò che ovvio dovrebbe essere ma che, il tam tam social ha distorto.
“Rispetto all’esito del concorso espletato lunedì 17 novembre per la selezione del direttore della neonata Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” e alle reazioni da esso suscitate, la direzione generale intende precisare in primo luogo che il concorso si è svolto secondo i criteri della normativa vigente. Questa prevede che la scelta del direttore della struttura sia affidata in via esclusiva ad una commissione composta da professionisti sorteggiati dall’elenco nazionale dei primari della stessa specialità e dal direttore sanitario aziendale. La valutazione avviene sulla base della carriera, della complessità quali-quantitativa della casistica chirurgica e della prova orale. La commissione del concorso per la selezione del direttore della Struttura della Chirurgia Toracica è stata presieduta dal direttore di Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano” si legge in una nota diffusa quest’oggi, dopo giorni di polemiche innescate dalla lettera aperta pubblicata dalle figlie del dottor Giuseppe Vertemati, fino ad oggi “guida” della Chirurgia Toracica lecchese, risultato terzo classificato all’esito della prova espletata per assegnare, ex novo, il primariato di una struttura ora etichettata come “Complessa”, essendo stata elevata di livello.
La commissione, come avevamo anticipato, ha individuato come primo in graduatoria il dottor Paolo Scanagatta, attuale direttore della Struttura Complessa in ASST Valtellina e Alto Lario, professionista di riconosciuta esperienza sia nella chirurgia oncologica polmonare sia nella capacità di coordinamento organizzativo.
Nel dettaglio, Scanagatta, mandellese, ha totalizzato ben 85,020 punti (di cui 28,020) per “titoli”, mentre Vertemati si è fermato a 78,459 punti (di cui 22,459), superato anche da altro partecipante al concorso, con cocente delusione in famiglia, con collaboratori e pazienti che si sono uniti poi al coro per esprimere apprezzamento e riconoscenza ad un medico indubbiamente stimato, tanto per le doti professionali tanto per quelle umane, avendo dato prova nel tempo di attaccamento alla “sua” Chirurgia Toracica, anche a scapito della propria vita privata, anche dovendo egli stesso affrontare un periodo di malattia.
C'è chi ha proposto il camice bianco lecchese per una civica benemerenza, ma anche chi, nell'esprimere la sua "preferenza" per "Beppe", ha passato il segno, arrivando a parlare di brogli, raccomandazioni, mancanza di meritocrazia...
Facilmente confrontabili, però, con un click, i CV dei due medici – QUI quello di Scanagatta e QUI quello di Vertemati – posti a base del “delta” tra il punteggio ottenuto da uno e dall’altro, a fronte di prove orali sovrapponibili.
“La direzione generale – prosegue dunque la nota dell’ASST di Lecco - ritiene che il candidato identificato dalla commissione sia assolutamente confacente alla evoluzione dell’attività prevista della nuova SC di Chirurgia Toracica, istituita con il via libera di Regione Lombardia come struttura a valenza interaziendale con ASST Lariana. Il nuovo direttore dovrà pertanto coordinare anche le attività elettive del territorio comasco: è la prima realtà di questo tipo tra le tredici chirurgie toraciche lombarde. La nuova configurazione della Chirurgia Toracica si colloca nel percorso di sviluppo di un polo lecchese per la cura delle patologie polmonari intrapreso da ASST nell’ultimo anno, di cui sono stati realizzati diversi passaggi: l’acquisizione di un secondo robot per ampliare la chirurgia robotica anche in ambito toracico; l’assunzione di quattro pneumologi al Manzoni; il sostegno dato al servizio di pneumologia gestito da INRCA nel presidio Mandic e che vede in prospettiva l’internalizzazione della unità semintensiva respiratoria.
“Al dottor Paolo Scanagatta il benvenuto e l’augurio di proseguire la crescita della chirurgia toracica grazie a un’équipe consolidata e alla cooperazione con i Dipartimenti Cardio-Toraco-Vascolare e Oncologico di grande valore” le parole di Marco Trivelli, Direttore Generale di ASST Lecco. “Ringrazio il dottor Giuseppe Vertemati, professionista speciale per dedizione e sensibilità umana, verso il quale siamo debitori per avere creato negli anni il presente della chirurgia toracica. Sono sicuro che la sua particolare attenzione nel rapporto con i pazienti sia una ricchezza per il Manzoni e potrà pienamente esprimersi anche nel futuro”.
“Rispetto all’esito del concorso espletato lunedì 17 novembre per la selezione del direttore della neonata Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” e alle reazioni da esso suscitate, la direzione generale intende precisare in primo luogo che il concorso si è svolto secondo i criteri della normativa vigente. Questa prevede che la scelta del direttore della struttura sia affidata in via esclusiva ad una commissione composta da professionisti sorteggiati dall’elenco nazionale dei primari della stessa specialità e dal direttore sanitario aziendale. La valutazione avviene sulla base della carriera, della complessità quali-quantitativa della casistica chirurgica e della prova orale. La commissione del concorso per la selezione del direttore della Struttura della Chirurgia Toracica è stata presieduta dal direttore di Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano” si legge in una nota diffusa quest’oggi, dopo giorni di polemiche innescate dalla lettera aperta pubblicata dalle figlie del dottor Giuseppe Vertemati, fino ad oggi “guida” della Chirurgia Toracica lecchese, risultato terzo classificato all’esito della prova espletata per assegnare, ex novo, il primariato di una struttura ora etichettata come “Complessa”, essendo stata elevata di livello.

Paolo Scanagatta
La commissione, come avevamo anticipato, ha individuato come primo in graduatoria il dottor Paolo Scanagatta, attuale direttore della Struttura Complessa in ASST Valtellina e Alto Lario, professionista di riconosciuta esperienza sia nella chirurgia oncologica polmonare sia nella capacità di coordinamento organizzativo.
Nel dettaglio, Scanagatta, mandellese, ha totalizzato ben 85,020 punti (di cui 28,020) per “titoli”, mentre Vertemati si è fermato a 78,459 punti (di cui 22,459), superato anche da altro partecipante al concorso, con cocente delusione in famiglia, con collaboratori e pazienti che si sono uniti poi al coro per esprimere apprezzamento e riconoscenza ad un medico indubbiamente stimato, tanto per le doti professionali tanto per quelle umane, avendo dato prova nel tempo di attaccamento alla “sua” Chirurgia Toracica, anche a scapito della propria vita privata, anche dovendo egli stesso affrontare un periodo di malattia.

Giuseppe Vertemati
C'è chi ha proposto il camice bianco lecchese per una civica benemerenza, ma anche chi, nell'esprimere la sua "preferenza" per "Beppe", ha passato il segno, arrivando a parlare di brogli, raccomandazioni, mancanza di meritocrazia...
Facilmente confrontabili, però, con un click, i CV dei due medici – QUI quello di Scanagatta e QUI quello di Vertemati – posti a base del “delta” tra il punteggio ottenuto da uno e dall’altro, a fronte di prove orali sovrapponibili.
“La direzione generale – prosegue dunque la nota dell’ASST di Lecco - ritiene che il candidato identificato dalla commissione sia assolutamente confacente alla evoluzione dell’attività prevista della nuova SC di Chirurgia Toracica, istituita con il via libera di Regione Lombardia come struttura a valenza interaziendale con ASST Lariana. Il nuovo direttore dovrà pertanto coordinare anche le attività elettive del territorio comasco: è la prima realtà di questo tipo tra le tredici chirurgie toraciche lombarde. La nuova configurazione della Chirurgia Toracica si colloca nel percorso di sviluppo di un polo lecchese per la cura delle patologie polmonari intrapreso da ASST nell’ultimo anno, di cui sono stati realizzati diversi passaggi: l’acquisizione di un secondo robot per ampliare la chirurgia robotica anche in ambito toracico; l’assunzione di quattro pneumologi al Manzoni; il sostegno dato al servizio di pneumologia gestito da INRCA nel presidio Mandic e che vede in prospettiva l’internalizzazione della unità semintensiva respiratoria.
“Al dottor Paolo Scanagatta il benvenuto e l’augurio di proseguire la crescita della chirurgia toracica grazie a un’équipe consolidata e alla cooperazione con i Dipartimenti Cardio-Toraco-Vascolare e Oncologico di grande valore” le parole di Marco Trivelli, Direttore Generale di ASST Lecco. “Ringrazio il dottor Giuseppe Vertemati, professionista speciale per dedizione e sensibilità umana, verso il quale siamo debitori per avere creato negli anni il presente della chirurgia toracica. Sono sicuro che la sua particolare attenzione nel rapporto con i pazienti sia una ricchezza per il Manzoni e potrà pienamente esprimersi anche nel futuro”.














