Sala al Barro: in CC il presente e il futuro della Primaria. Minoranze critiche
La situazione della Scuola Primaria "Don Milani" di Sala al Barro - attualmente "vuota", con tutte le attività didattiche spostate nel plesso di Galbiate che porta il nome di Antonio Stoppani - è tornata al centro del dibattito anche in Consiglio comunale. Mentre le preoccupazioni delle famiglie aumentano, come testimoniato da vari "sfoghi" sui principali social e da alcune lettere condivise anche con la nostra redazione, il tema è stato affrontato durante la seduta in Aula di ieri, mercoledì 26 novembre, grazie a un'interpellanza - risalente in realtà a un paio di mesi fa - presentata dai gruppi di minoranza e illustrata dal consigliere Attilio Tentori di "Galbiate Riparte".

"Abbiamo segnalato più volte le problematiche degli edifici scolastici – con cinque tra interrogazioni e interpellanze solo negli ultimi mesi – ma abbiamo sempre ricevuto rassicurazioni", ha affermato quest'ultimo. "A un certo punto ci è stato detto che la Primaria di Sala si sarebbe dovuta spostare nello stabile parrocchiale, ma senza una visione strategica reale. Abbiamo sempre ottenuto risposte evasive e oggi ci ritroviamo ancora in una fase di disorientamento".

Tentori è quindi tornato a sollecitare l'organizzazione di un'assemblea pubblica aperta alle famiglie e ha elencato una serie di domande rimaste inevase: "Perché si è optato per il trasferimento "last minute" (di fatto dopo il primo giorno di scuola, lo scorso settembre, ndr)? Quali interventi sono stati fatti a Sala? Quando è previsto il rientro degli alunni? Quali sono le intenzioni per il futuro? Come sono stati reperiti gli spazi alla Stoppani e come sono organizzati trasporto e refezione?".

A prendere la parola è stata quindi l'assessore alle Opere pubbliche Esmeralda Geraci, che ha ricordato come parte delle informazioni fosse già stata condivisa nel Consiglio del 29 settembre scorso e ha confermato la posizione dell’Amministrazione: "L’intenzione è quella di mantenere la Scuola Primaria a Sala. È una scelta politica che ora dovrà tradursi negli atti", ha spiegato, ribadendo poi che il trasferimento temporaneo in centro è stato inevitabile: "Abbiamo interloquito più volte con la Parrocchia, ma alla "Don Milani" c’erano problemi evidenti legati al maltempo e alle infiltrazioni, per cui ci siamo trovati costretti a chiudere gli spazi in fretta, dal lunedì al venerdì. Da lì la necessità di spostare le classi a Galbiate, dove erano disponibili ambienti adeguati. Non è stata una fusione: ora abbiamo due scuole in una, con mensa e trasporti garantiti".
"Prendere decisioni su due piedi non è possibile" ha proseguito Geraci. "Abbiamo chiesto dati e preventivi, valutando anche l'ipotesi dei container, ma i costi e i tempi non la rendevano praticabile. Per quanto riguarda l'edificio parrocchiale, don Erasmo e anche il suo successore don Alessandro hanno subito mostrato disponibilità. Lo stabile ha un piano completamente libero, ma "contiene" già l'Oratorio e la Materna: resta quindi da valutare se possa ospitare tre funzioni insieme, servono uno studio tecnico-economico e verifiche strutturali. Innanzitutto sarà necessaria un'analisi dimensionale, per capire se lo spazio è idoneo secondo le norme; poi, se la risposta sarà positiva, si passerà a quella impiantistica, con Soprintendenza e Vigili del Fuoco. Per tutto ciò, ovviamente, dobbiamo capire costi e tempi".
Guardando oltre l’emergenza, intanto, il Comune intende partecipare al "Conto Termico 3.0", un incentivo statale che potrebbe rendere possibile la demolizione e ricostruzione ex novo della Scuola Primaria di Sala, che attualmente - è stato detto - non ha i presupposti per una ristrutturazione.
Non soddisfatto il consigliere Tentori (così come gli altri colleghi dei due gruppi di minoranza, con Reginella Riva che in conclusione ha parlato apertamente di "presa in giro" lamentando anche la mancata apertura dell'Amministrazione a un sopralluogo alla Stoppani), il quale ha detto di non aver ricevuto le risposte puntuali che si aspettava: "Così si creano solo nuove domande e preoccupazioni. Che cosa potrà capire un genitore all'imminente open day del 12 dicembre? Bisogna parlare con la gente, anche senza certezze".

"È sicuramente importante comunicare che cosa si sta facendo, ma dare risposte e tempistiche precise oggi è complicato" ha replicato il sindaco Piergiovanni Montanelli. "Che cosa diremo all'open day? Che a settembre 2026, molto probabilmente, non ci saranno ancora i locali pronti a Sala: i tecnici non si sono sbilanciati, di conseguenza non possiamo farlo nemmeno noi. Il nostro obiettivo rimane quello di creare un nuovo edificio che chiamiamo "scuola", ma che potrebbe essere anche uno spazio polifunzionale, qualcosa che oggi nel nostro paese manca. Però servono soldi, tempo e pazienza. Intanto possiamo assicurare che le attività didattiche procedono regolarmente a Galbiate, con tutti i servizi garantiti come sempre dal Comune".

"Abbiamo segnalato più volte le problematiche degli edifici scolastici – con cinque tra interrogazioni e interpellanze solo negli ultimi mesi – ma abbiamo sempre ricevuto rassicurazioni", ha affermato quest'ultimo. "A un certo punto ci è stato detto che la Primaria di Sala si sarebbe dovuta spostare nello stabile parrocchiale, ma senza una visione strategica reale. Abbiamo sempre ottenuto risposte evasive e oggi ci ritroviamo ancora in una fase di disorientamento".

La Scuola Primaria "Don Milani"
Tentori è quindi tornato a sollecitare l'organizzazione di un'assemblea pubblica aperta alle famiglie e ha elencato una serie di domande rimaste inevase: "Perché si è optato per il trasferimento "last minute" (di fatto dopo il primo giorno di scuola, lo scorso settembre, ndr)? Quali interventi sono stati fatti a Sala? Quando è previsto il rientro degli alunni? Quali sono le intenzioni per il futuro? Come sono stati reperiti gli spazi alla Stoppani e come sono organizzati trasporto e refezione?".

A prendere la parola è stata quindi l'assessore alle Opere pubbliche Esmeralda Geraci, che ha ricordato come parte delle informazioni fosse già stata condivisa nel Consiglio del 29 settembre scorso e ha confermato la posizione dell’Amministrazione: "L’intenzione è quella di mantenere la Scuola Primaria a Sala. È una scelta politica che ora dovrà tradursi negli atti", ha spiegato, ribadendo poi che il trasferimento temporaneo in centro è stato inevitabile: "Abbiamo interloquito più volte con la Parrocchia, ma alla "Don Milani" c’erano problemi evidenti legati al maltempo e alle infiltrazioni, per cui ci siamo trovati costretti a chiudere gli spazi in fretta, dal lunedì al venerdì. Da lì la necessità di spostare le classi a Galbiate, dove erano disponibili ambienti adeguati. Non è stata una fusione: ora abbiamo due scuole in una, con mensa e trasporti garantiti".
"Prendere decisioni su due piedi non è possibile" ha proseguito Geraci. "Abbiamo chiesto dati e preventivi, valutando anche l'ipotesi dei container, ma i costi e i tempi non la rendevano praticabile. Per quanto riguarda l'edificio parrocchiale, don Erasmo e anche il suo successore don Alessandro hanno subito mostrato disponibilità. Lo stabile ha un piano completamente libero, ma "contiene" già l'Oratorio e la Materna: resta quindi da valutare se possa ospitare tre funzioni insieme, servono uno studio tecnico-economico e verifiche strutturali. Innanzitutto sarà necessaria un'analisi dimensionale, per capire se lo spazio è idoneo secondo le norme; poi, se la risposta sarà positiva, si passerà a quella impiantistica, con Soprintendenza e Vigili del Fuoco. Per tutto ciò, ovviamente, dobbiamo capire costi e tempi".
Guardando oltre l’emergenza, intanto, il Comune intende partecipare al "Conto Termico 3.0", un incentivo statale che potrebbe rendere possibile la demolizione e ricostruzione ex novo della Scuola Primaria di Sala, che attualmente - è stato detto - non ha i presupposti per una ristrutturazione.
Non soddisfatto il consigliere Tentori (così come gli altri colleghi dei due gruppi di minoranza, con Reginella Riva che in conclusione ha parlato apertamente di "presa in giro" lamentando anche la mancata apertura dell'Amministrazione a un sopralluogo alla Stoppani), il quale ha detto di non aver ricevuto le risposte puntuali che si aspettava: "Così si creano solo nuove domande e preoccupazioni. Che cosa potrà capire un genitore all'imminente open day del 12 dicembre? Bisogna parlare con la gente, anche senza certezze".

"È sicuramente importante comunicare che cosa si sta facendo, ma dare risposte e tempistiche precise oggi è complicato" ha replicato il sindaco Piergiovanni Montanelli. "Che cosa diremo all'open day? Che a settembre 2026, molto probabilmente, non ci saranno ancora i locali pronti a Sala: i tecnici non si sono sbilanciati, di conseguenza non possiamo farlo nemmeno noi. Il nostro obiettivo rimane quello di creare un nuovo edificio che chiamiamo "scuola", ma che potrebbe essere anche uno spazio polifunzionale, qualcosa che oggi nel nostro paese manca. Però servono soldi, tempo e pazienza. Intanto possiamo assicurare che le attività didattiche procedono regolarmente a Galbiate, con tutti i servizi garantiti come sempre dal Comune".














