Carenno-Erve: 11 giovani coltivano il bene comune con il progetto 'sempre più in alto'
A volte capita la fortuna di poter raccontare storie di quotidianità che sanno nascondere grandi significati e grandi insegnamenti.
E' il caso ad esempio degli 11 ragazzi di Carenno e Erve che hanno deciso di mettersi in gioco per le loro comunità, offrendo le proprie competenze, il proprio entusiasmo, le proprie curiosità per contribuire alla vita dei loro paesi.
Si tratta dei giovani che hanno aderito al progetto "Sempre più in alto 2.0" promosso da Workstation e Comunità Montana dedicando il loro tempo e le loro energie ai concittadini, in una serie di iniziative che raccontano innanzitutto la loro voglia di esserci, di contribuire a far crescere e a curare l'albero della propria comunità.
Michele, Paolo, Alessandro, Beatrice, Beatrice, Chiara, Clara, Elena, Anna e Ilaria hanno animato Carenno ed Erve svolgendo laboratori, creando eventi, allenando, lavorando nelle biblioteche, nei comuni e nelle associazioni.
Il gruppo dei 5 ragazzi di Erve ha organizzato una serie di attività di promozione del paese, della sua storia e del suo territorio, ha fatto partire una serie di laboratori pensati per i più piccoli e - durante la notte di Natale - ha organizzato un divertentissimo shooting fotografico.
Ogni ragazzo ha lavorato un totale di 50 ore e giovedì sera, al termine del progetto, gli 11 ragazzi sono stati premiati con una carta prepagata del valore di 150 euro.
Un legame testimoniato in modo indelebile anche dal carennese Michele Gamba, uno dei giovani coinvolti del progetto, studente al primo anno di storia all'Università Statale che si è occupato delle guide del museo e del suo archivio: è il bisnipote di Biagio Rossetti, muratore e ultimo campanaro del paese, cui è dedicata una delle stanze di Ca' Martì.
"E' stato un gran bel lavoro!" ha commentato la vicesindaco di Carenno Gabriella Zaina. "Il progetto sta crescendo di anno in anno e sta portando sempre maggiori risultati, anche grazie ai ragazzi che si sono dimostrati particolarmente motivati e interessati".
"E' da progetti come questi - ha continuato il sindaco di Erve Giancarlo Valsecchi - che nasce la futura classe amministrativa dei nostri piccoli paesi: hanno dimostrato di avere a cuore la comunità e di avere voglia di darsi da fare, con tante buone idee che si sono trasformate in ottimi risultati".
Dietro i risultati concreti raggiunti ci sono poi i sorrisi strappati, le amicizie consolidate, le ansie superate, le soddisfazioni inaspettate... che rimarranno nei ricordi dei ragazzi.
E' il caso ad esempio degli 11 ragazzi di Carenno e Erve che hanno deciso di mettersi in gioco per le loro comunità, offrendo le proprie competenze, il proprio entusiasmo, le proprie curiosità per contribuire alla vita dei loro paesi.
Si tratta dei giovani che hanno aderito al progetto "Sempre più in alto 2.0" promosso da Workstation e Comunità Montana dedicando il loro tempo e le loro energie ai concittadini, in una serie di iniziative che raccontano innanzitutto la loro voglia di esserci, di contribuire a far crescere e a curare l'albero della propria comunità.
Il gruppo di Erve
Il gruppo di Carenno
Mandando in frantumi le facili semplificazioni che descrivono i giovani d'oggi come individualisti, egoisti, concentrati solo su se stessi e sui propri smartphone, indifferenti a tutto e a tutti.Michele, Paolo, Alessandro, Beatrice, Beatrice, Chiara, Clara, Elena, Anna e Ilaria hanno animato Carenno ed Erve svolgendo laboratori, creando eventi, allenando, lavorando nelle biblioteche, nei comuni e nelle associazioni.
Il gruppo dei 5 ragazzi di Erve ha organizzato una serie di attività di promozione del paese, della sua storia e del suo territorio, ha fatto partire una serie di laboratori pensati per i più piccoli e - durante la notte di Natale - ha organizzato un divertentissimo shooting fotografico.
Michele Gamba
I 6 giovani di Carenno sono stati invece impiegati in diverse attività: c'è chi ha insegnato pallavolo e chi ginnastica artistica, chi ha seguito la biblioteca comunale, chi il museo di Ca' Martì e chi gli uffici del municipio. Ognuno ha fatto la sua parte, ha percorso un pezzo di strada, imparando e apprendendo allo stesso tempo, sotto la supervisione degli operatori della cooperativa Liberi Sogni Onlus e in particolare di Daniele Vanoli.Ogni ragazzo ha lavorato un totale di 50 ore e giovedì sera, al termine del progetto, gli 11 ragazzi sono stati premiati con una carta prepagata del valore di 150 euro.
Gabriella Zaina e Giancarlo Valsecchi
La cerimonia è andata in scena proprio nelle sale del museo dei muratori di Ca' Martì a Carenno un luogo dove radici e futuro si incontrano, che ha nel suo dna la collaborazione tra le generazioni: è infatti stato realizzato grazie alla collaborazione tra i giovani studenti dell'Espe e gli anziani muratori del paese che hanno insegnato loro le secolari tecniche di costruzione tradizionali.Un legame testimoniato in modo indelebile anche dal carennese Michele Gamba, uno dei giovani coinvolti del progetto, studente al primo anno di storia all'Università Statale che si è occupato delle guide del museo e del suo archivio: è il bisnipote di Biagio Rossetti, muratore e ultimo campanaro del paese, cui è dedicata una delle stanze di Ca' Martì.
A sinistra Lisa Rotasperti (consigliere di Carenno), a destra Maurizio Noris (Workstation)
"E' stato un gran bel lavoro!" ha commentato la vicesindaco di Carenno Gabriella Zaina. "Il progetto sta crescendo di anno in anno e sta portando sempre maggiori risultati, anche grazie ai ragazzi che si sono dimostrati particolarmente motivati e interessati".
"E' da progetti come questi - ha continuato il sindaco di Erve Giancarlo Valsecchi - che nasce la futura classe amministrativa dei nostri piccoli paesi: hanno dimostrato di avere a cuore la comunità e di avere voglia di darsi da fare, con tante buone idee che si sono trasformate in ottimi risultati".
Dietro i risultati concreti raggiunti ci sono poi i sorrisi strappati, le amicizie consolidate, le ansie superate, le soddisfazioni inaspettate... che rimarranno nei ricordi dei ragazzi.
P.V.