Lecco: Durante presenta le dimissioni ma il sindaco ci pensa. Centrodestra abbandona l'aula
E alla fine le dimissioni dell’assessore Alessandra Durante sono arrivate. A comunicarlo è stato il sindaco Mauro Gattinoni in apertura del consiglio comunale di lunedì sera: “Come noto, all’interno di un dibattito social lo scorso fine settimana, l’assessore Durante ha commesso un errore grave nel merito e nel metodo, intervenendo in maniera impropria in un dibattito su sollecitazione di alcuni cittadini e in forme che il codice della comunicazione online ritiene improprio. Per questo motivo, l’assessore ha chiesto scusa utilizzando lo stesso strumento dei social, soprattutto perché l’educazione all’uso di dispositivi e strumenti sono proprio nella sua delega e nelle sue competenze ed è questo un un tema su cui si è molto impegnata. Però, l’errore commesso e il suo senso dell’istituzione, l’hanno portata a rassegnare le sue dimissioni perché pur a fronte di un errore personale non è facile scindere la persona dall’incarico che ricopre. Questo fatto mi ha portato molto a riflettere su quanto i personaggi pubblici siano bersagliati e mi sono preso alcuni giorni di riflessione rispetto a questo episodio per sciogliere la mia riserva in merito alle dimissioni”.Le opposizioni non sono rimaste esattamente soddisfatte di questo tempo di riflessione che si è preso il primo cittadino, così come molto criticato, nel dibattito in aula, è stato il comunicato di “difesa d’ufficio” diffuso da Fattore Lecco.
“L’assessore ha sbagliato, ha chiesto scusa e si è dimessa. È così che si fa - ha commentato Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) - Il mondo dei social va usato con grande cura e rispetto e con quel comunicato non avete fatto un buon servizio”.
La leghista Cinzia Bettega ha definito quello di Durante un “comportamento grave da parte di chi ha la delega alle Politiche per bambini, giovani e famiglie, la Comunicazione e i Rapporti con i cittadini. Dando le dimissioni ha fatto un piacere innanzitutto a se stessa, qui stiamo parlando della correttezza di un ruolo istituzionale. Il sindaco non ci prenda un giro”.
Un’espressione, quest’ultima, ripresa anche dal capogruppo di Fratelli d’Italia Filippo Boscagli: “La posizione del sindaco sembra una presa in giro, la gravità del fatto è evidente a tutti. Stiamo attenti a non confondere il piano personale e quello istituzionale. Quello che successo è inaccettabile anche considerando le energie e i soldi che l’amministrazione investe in progetti che vogliono combattere proprio quei comportamenti messi in atto dall’assessore”.
“Non c’è nulla su cui riflettere - ha aggiunto Emilio Minuzzo di Lecco ideale - Lecco merita di più -, chi attacca le persone invece che le idee non è tollerabile. Ci sembra inadeguata la difesa di Fatto Lecco e anche il fatto che il sindaco non accetti subito le dimissioni”.
Proprio per questo, i gruppi del centro destra hanno deciso di abbandonare i lavori del consiglio comunale dopo la discussione dei primi due punti dell’ordine del giorno (comunicazioni e domande di attualità). Il numero legale non è comunque venuto meno e la seduta è continuata con la maggioranza al completo, o quasi, e il compito di svolgere opposizione affidato ad Appello e a Giovanni Tagliaferri e Clara Fusi del Gruppo per Lecco.
In questa singolare formazione l’assise ha licenziato alcune importante decisioni. Innanzitutto la costituzione della "Fondazione Tearte Lecco”, il soggetto che gestirà il rinnovato Teatro della società dopo la sua riapertura. Sono stati questa sera approvati lo statuto e adesione del Comune in qualità di socio fondatore, così come stabilito dal percorso svolto dalla commissione IV in maniera condivisa e trasversale a tutti i gruppi politici.
È stata anche votata la delibera sulla salvaguardia degli equilibri e l’assestamento generale di bilancio 2025-2026-2027, la quale, come ha spiegato l’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli, contiene in parte corrente un’importante riduzione di un milione di euro del fondo crediti di dubbia esigibilità a seguito del chiarimento sulla posizione debitoria di Linee Lecco e della definizione dei residui attivi e, in conto capitale, un accantonamento di cinque milioni per la riqualificazione di impianti sportivi.
Si tratta, ha spiegato Pietrobelli, di “un accantonamento prudenziale” in attesa che termini l’approfondimento sul progetto presentato da una cordata di privati a Palazzo Bovara per la riqualificazione e la gestione del centro sportivo del Bione. “La cifra - ha chiarito l’assessore - è il minimo indispensabile affinché l’operazione non forzi gli equilibri di bilancio attuali e futuri. Non si tratta di un lusso ma della condizione di cogliere un’opportunità che la città aspetta da vent’anni”.
A questo provvedimento era stato presentato da Corrado Valsecchi un emendamento che chiedeva di destinare parte di quei soldi per la manutenzione di altri centri sportivi comunali e in particolare per la realizzazione della cabina elettrica dello stadio: “Noi abbiamo la Gal in una situazione drammatica, lo stadio in una situazione drammatica, le palestre comunali a cui pensare e abbiamo cinque milioni fermi lì per un project leasing che si sta esplorando ma che nessuno sa di che cosa si tratta”.
Il sindaco ha assicurato che il Comune sta portando avanti con la Calcio Lecco un “lavoro di approfondito di revisione della convenzione e di sopralluogo dei luoghi e abbiamo convenuto che anche se ci fossero i soldi per la cabina elettrica, l’opera non sarebbe pronta per la prossima stagione. Stiamo quindi cercando una formula per sostenere comunque la società su delle priorità che concordiamo” ha detto spiegando perché l’emendamento non sarebbe stato accolto.
Ha ricevuto, infine, il voto favorevole unanime l’affidamento in house providing della gestione dei servizi di sosta a Linee Lecco. Una delibera che arriva al termine di un percorso avviato quasi un anno fa, quando ad agosto il consiglio comunale approvò un ordine del giorno che impegnava il sindaco a rimettere in ordine una serie di questioni che si erano incancrenite con la partecipata: la questione della palazzina abusiva alla Piccola, quella della situazione debitoria tra i due enti e infine proprio la gestione in house dei parcheggi cittadini. Come aveva già spiegato il sindaco in commissione, è stato fatto un grosso lavoro per motivare, come chiede la normativa, la scelta di procedere con un affidamento in house invece che di rivolgersi al mercato. Nella documentazione allegata alla delibera si descrivono quindi tutte le ragioni che giustificano questo affidamento: il piano di investimenti di 1,2 milioni di euro in cinque anni presentato da Linee Lecco, i vantaggiosi aggi che deriveranno al Comune dalle tariffe e infine il mantenimento della redditività per l’azienda. Una scelta che soddisfa tutti.
Il dem Casto Pattarini l’ha definita una “delibera molto importante per il suo significato politico che porta a conclusione un percorso avviato di un anno fa”; Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) ha ricordato che “il posteggio è un pezzo delle politiche di trasporto e mobilità che come amministrazione portiamo avanti ed è ottimo che la gestione di questo servizio venga condotta in house”; Paolo Galli di Ambientalmente ha sottolineato che si tratta di una scelta che “mette in sicurezza la nostra partecipata” mentre Andrea Frigerio (eletto con Fattore Lecco ma passato al Gruppo misto in quanto portavoce locale di Italia viva) l’ha definita la “soluzione migliore per garantire un servizio efficiente ai cittadini”.
Più tiepido l’entusiasmo di Corrado Valsecchi: “La montagna ha partorito il topolino”, ha detto per indicare il fatto che dopo un anno di discussioni si sia rimasti nel solco già tracciato dalla precedente amministrazione.