Anna Airoldi tra Tel Aviv e la Cisgiordania, tra case centrate dai missili e bruciate dai coloni. E di Gaza parla un ostaggio
“Mi piacerebbe diventare inviata di guerra”. Così aveva detto presentandosi per un primo, informale, colloquio, da studentessa universitaria che, per approcciare il mondo del giornalismo, aveva inviato la sua candidatura a Leccoonline. A distanza di anni (pochi) e con un ulteriore titolo accademico in tasca, conseguito dopo aver partecipato ad un corso internazionale, ritroviamo Anna Airoldi, valmadrerese, classe 1997, a Tel Aviv, di fatto in
